Chi ha tempo non lo aspetti, lui non lo farà.

di Pedio Uichi
(/viewuser.php?uid=645294)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Chi ha tempo non lo aspetti, lui non lo farà.



La mezzanotte del 31 dicembre finalmente è arrivata e a detta di molti dovrebbe essere il punto di partenza per un nuovo anno, una nuova vita. Come se fosse così semplice cambiarla in pochi istanti, come se fosse tutto così naturale e invece no, non lo è proprio.

Tutti, persino il sottoscritto, cerchiamo di tirare le somme di quest’anno che è già trascorso. Il lato positivo è che è trascorso, il che non è un male, ma la domanda più spontanea e quasi sciocca da porre è: “Ma è davvero passato un anno?”.
 

Credo fermamente di no.

Un anno sono un insieme di tanti giorni, un puzzle che pezzo dopo pezzo costruiamo da protagonisti della nostra vita e se non sei tu il protagonista della tua vita allora sei solo un intruso. Nel primo caso l’anno è vita, lo hai vissuto, mentre nel secondo no, direi proprio di no.
 

Tutto ebbe inizio una mattina dell’anno precedente, quando mi accorsi che erano già trascorsi 5 giorni del nuovo anno. Sinceramente non pensavo che il tempo passasse così velocemente senza neanche chiedermi che ore sono. E’ buffo, questa domanda sembra non avere molto senso ma invece lo ha.

 
  • Tempo

Mi dicevano che il tempo passa, il tempo non guarda in faccia nessuno ma senza saperlo ti sta cambiando la faccia. Il tempo cambia le persone, il tempo ci rende maturi, il tempo ci rende consapevoli che se stai fermo lui ti passa comunque davanti e non si volta ad aspettarti.

Il tempo è uno stronzo.

E’ la prima forma di sostanza, di essenza, di apparenza quantificabile come qualcosa che pensa a se stesso, come qualcosa che nella sua totale funzione cambia ciò che gli sta intorno senza chiedere il permesso a nessuno.

 

Ci fu un tempo in cui
mentre stavo seduto
ad aspettarti
Tu passasti davanti a me
Senza dirmi nulla
E voltandoti ti rendesti conto che
Non ero più io
Non ero più io.


Si cambia, anche se stai seduto a pensare che dovresti cambiare e in realtà ti sembra che non stai facendo nulla. Per fortuna, almeno tu, ci sei.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3612111