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PRIMA
SFIDA- ARTE
“Benvenuti
in questa nuova puntata di A Tutto Reality: Vita da Vip!
Negli episodi precedenti abbiamo presentato le nostre 22 vittime e
spiegato la
situazione generale, ma oggi, miei cari telespettatori, passeremo
finalmente
all'azione!
Come se la caveranno i nostri concorrenti alle prese con la loro prima
sfida?
Saranno delle squadre unite? Si spera di no!
Ci saranno risse? Magari!
Morirà qualcuno?” disse il conduttore
ininterrottamente, fino a quando Damon
non scoppiò a ridere.
“Oddio, morirà qualcuno… È
da tanto che non assisto ad un omicidio! È stato uno
spettacolo bellissimo! Allora, in pratica c'era mia madre
che-“ il corvino
venne zittito da Chef, che ancora adirato per dover condividere il
posto di
lavoro con un adolescente, non perdeva occasione per colpirlo con la
mazza da
baseball rubata a Chris.
Intanto Chris si ricomponeva, ringraziando mentalmente il nuovo per
avergli
impedito di dire in mondovisione che voleva quei ragazzi morti.
Si rischiarò la voce e riprese a parlare.
“Morirà qualcuno? Ovvio che no! Che terribili
perdite sarebbero…” disse
seccato.
“in ogni caso, rimanete sintonizzati per scoprire come
finirà il primo episodio
di: A Tutto Reality- Vita da Vip!”
I
22 concorrenti si trovavano nella prima classe, godendosi le
comodità fin
quanto potevano. Era l’ultimo giorno della settimana prima
dell’inizio delle
sfide, ovvero l’unico giorno in cui potevano stare tutti su
quel piano, e
invece di studiare già delle strategie come proponeva
qualcuno, se ne stavano
tutti raccolti in gruppetti a parlare del più e del meno.
“Allora
ragazzi, qualcuno di voi sa dirmi com’è Chris? Non
guardavo le scorse stagioni”
Domandò Harlequin sdraiata su un letto e circondata da
cuscini.
“Da
quel che mi hanno detto alcuni amici, Satana in persona,
zuccherino” rispose
Skylar armeggiando seccata con un mp3 che si trovava già
nella stanza
“Possibile che ci sia la Marcia Turca e nemmeno una canzone
rap?!”
“l’avrà
fatto apposta… comunque, quando Chris ci parlava del fattore
Schiavo, ti ho
sentito urlare qualcosa riguardo ad una bambina. Sei madre?”
domandò la bionda
girandosi a pancia in giù, e appoggiando il mento sulle mani.
“Io…
sì”
“Non
ti pare che tu sia un po’ giovane? E come si
chiama?”
“Si
chiama “Impara a farti gli affari tuoi,
bambolina!”” disse quasi urlando e
andando via
Conf.
Skylar
“Quella
ragazza deve imparare a farsi i fatti suoi. Se stava provando a farmi
innervosire con la prima domanda, beh, ci è riuscita alla
grande” gridò
gesticolando.
“Oh, comunque la mia nina* si chiama Angel. Ciao
tesorino!” finì salutando verso
la telecamera
Fine Conf. Skylar
“Non potrà
essere
così malvagio, no? Non così tanto
almeno” disse Torys accigliandosi, dietro una
tela “No Alex non muoverti! Sei perfetta in questa
posa!”
La sottintesa, che
si stava allungando per appoggiare la tazza di the, si
bloccò con il braccio a
mezz’aria “Okay, ma sbrigati per
favore…” disse sorridendo.
“Sai, in questa
settimana ho notato che se praticamente quasi indipendente”
mentre parlava, il
pittore continuava a tracciare linee sul foglio.
“Sì, voglio
dimostrare di essere in grado di fare tutto
nonostante…” e si indicò gli occhi
sorridendo “Purtroppo però, per alcune cose ho
bisogno di una mano” enunciò
scendendo dal letto, ma inciampando in un lembo di lenzuola. La rossa
si
ritrovò a faccia a terra, con tutte le coperte del letto su
cui si trovava
addosso.
“Alex! Stai
bene?”
domandò il castano appoggiando la sua tavolozza e aiutandola
a rialzarsi.
La ceca sbuffò e
soffio via una ciocca di capelli dal viso “Sì.
Sì, sto bene. Comunque era
proprio a questo genere di aiuto a cui mi riferivo”
“Wow,
questo quadro è a dir poco stupendo”
commentò Farlan arrivato in quel momento.
“Grazie,
sono contento che ti piaccia” gli sorrise “Se vuoi
ne faccio uno anche a te,
sembri avere il fisico adatto”
“Oh,
beh, sarebbe un onore…” cominciò il
biondo appoggiandosi al tavolino. La gamba
del mobile, però, si piegò rompendosi e facendo
cadere il ragazzo sopra i
colori del pittore.
“Ma
sono io che vi faccio cadere tutti inconsapevolmente
o…?” commentò facendo
ridere la cieca.
Conf.
Farlan
“Mon
Dieu! Santo cielo! Comme ce qu’il est embarassant*1!”
Imprecò con il
viso, sporco di vernice blu, tra le mani, verdi
“Perché ovunque vada devo fare
una figura del genere?”
Fine
Conf. Farlan
Dall’altra
parte della stanza, si trovava Hisam seduta su una poltrona intenta a
scrivere
qualcosa sul suo quadernino.
Conf.
Hisam
La
ragazza osservava il suo schema con un evidenziatore in mano.
“Finora
ho osservato in modo più attento degli altri solo Mattia,
Alexandra e Ashley.
Mattia
mi sembra un grande punto di forza per la nostra squadra, sportivo,
leale,… ma appunto
per questo, se saremo ancora in gioco quando si scioglieranno le
squadre sarà
una possibile minaccia.
Ashley
non l’ho ancora inquadrata bene, è così
silenziosa, non capisco se sia buona,
diciamo, o doppiogiochista…
Alex
invece, beh, non mi convince. È da tenere
d’occhio”
Fine
Conf. Hisam
Mentre
lei era concentrata ad osservare i comportamenti di Seshi, una ragazza
le mise
le mani sulle spalle all’improvviso, facendola spaventare.
“Bunny!
Cosa fai?!” disse con gli occhi sbarrati guardando la ragazza.
“Oh,
scusa, non volevo spaventarti. Squick” rispose ridacchiando.
La
prima prese un respiro e si sistemò gli occhiali.
“Comunque…
cosa c’è?” domandò.
“Niente,
volevo solo farti una domanda: sei vergine?” chiese con un
sorriso inquietante
e ingenuo allo stesso tempo.
La
diretta interessata assunse un’aria stranita e un
po’ spaventata.
Conf.
Bunny
“Non
capisco, perché fanno tutti questa faccia quando glielo
chiedo? Ho
semplicemente bisogno di questa informazione! Non vorrei di certo
sacrificare
una non-pura per sbaglio…”
Fine
Conf. Bunny
“Bunny,
Bunny, Bunny, te l’ho sempre detto di non fare queste
domande… o almeno non in
modo così diretto” proferì Fabio
avvicinandosi alla suddetta.
“Ma
poi non mi diverto!- ridacchiò- ci guardiamo
L’Esorcista?”
Conf.
Fabio
“sì,
io e Bunny ci conosciamo già. Io sono amico del suo ragazzo
Tauman, e lei è
amica della mia Lily” spiegò
“è una ragazza molto…
interessante… diciamo… spero
solo che non uccida qualcuno che potrebbe tornarmi utile”
Fine
Conf. Fabio
Dopo
aver declinato l’offerta dell’albina, il moro si
diresse verso il fratello.
“Mattia,
quindi, come trovi i tuoi compagni di squadra?”
“Beh…
non sono male, mi stanno più o meno simpatici
tutti” rispose lui.
“E,
a proposito, non è che mi faresti un favore?”
“Fammi
indovinare: vuoi che chieda a Farlan qualcosa riguardo alla Francia
ogni volta
che tu non puoi?”
“Tu
sì che mi conosci bene, fratello”
Il
minore sorrise “Però vedi di non assillarlo
troppo. Comunque, credo che andrò
nella palestra, anche se vedo che è occupata da
quell’altra ragazza.”
“Quell’altra
ragazza ha un nome!” gridò dalla palestra,
calciando in seguito una palla verso
Mattia, colpendolo allo stomaco.
“oh…
Scusa!” si scusò Rebecca tendendo una mano al
minore, che era caduto a terra.
“Fa
niente, ma credo che tu abbia qualche problema a controllare la
forza” commentò,
senza fiato, accettando
il suo aiuto e
tirandosi su.
“Tu
dici…?” commentò lanciandogli uno
sguardo tra l’offeso e il colpevole.
“Sì,
ma non così tanto – aggiunse accortosi
dell’errore – allora, ti va una partita
a basket?”
Rebecca
non se lo fece ripetere due volte e entrò nella palestra con
lui.
Fuori
nel balcone si trovava Gemini, intenta ad accarezzare le piume di una
piccola
rondine.
“Ehy
piccolina, hai perso il tuo nido?” disse con voce stranamente
dolce, il
contrario del modo in cui aveva parlato ai suoi compagni di squadra per
tutta
la settimana. L’uccellino pigolò.
“Non
ti preoccupare, ti riporterò a casa io” si
arrampicò sulla barriera del
balcone, per avere una visuale migliore del tetto
“Probabilmente è là… ma da
qua non riesco a guardare” mormorò tra
sé e sé. Occupata a cercare di guardare
più in alto, perse l’equilibrio e sporse un piede
troppo in là. La ragazza dai
capelli arancioni sentì per qualche secondo la sensazione di
cadere nel vuoto,
fino a che non percepì una stretta intorno al suo polso. La
persona che l’aveva
afferrata la tirò verso di sé, facendola
atterrare vicino a lui.
“Tutto
ok?” chiese il ragazzo, ovvero Damian. Lei lo
guardò diffidente.
“Spero
che tu non ti sia spaventata…”
“Spaventata?
Per così poco? Io? Mi hai preso per una bambina?”
disse malamente lei.
“No,
non ho detto questo, solo, pensavo che l’idea di cadere nel
vuoto…”
“Pensi
che non fossi stata in grado di salvarmi da sola?”
continuò alzando il tono di
voce.
“No,
non intendevo questo, ma dato il tuo fisico minuto forse
non…”
“Stai
per caso insinuando che sia gracile e non sia in grado di
difendermi?” urlò
stringendo i pugni, come se avesse voglia di sbatterli contro la sua
faccia.
Appena l’arciere provò ad aprire bocca, lei gli
intimò di stare zitto e andò
via.
“Puoi
dirmi che problema hai con me?” le gridò dietro.
Se
ne penti subito dopo, vedendosi arrivare contro un piatto che
schivò
prontamente.
“Tu
dai la caccia agli animali!” e dopo quella frase, gli
sembrò che anche la
piccola rondine lo guardasse con disprezzo.
Conf.
Damian
Nel
confessionale si trovava il rosso con in mano il suo arco.
“Cos’ho
fatto di male?” mormorò, e sembrava proprio che
parlasse all’oggetto.
“Sono
stato gentile, le ho salvato la vita in pratica, e come ringraziamento
ricevo
un piatto?” proseguì sempre più
pensieroso.
“E
poi, io amo la natura. La caccia è solo un hobby! E poi, non
uccide anche lei
dei poveri uccellini mangiando le loro uova?” dal condotto di
aereazione entrò
l’uccellino di prima.
“Tu
mi credi, no?” provò a dirgli. Di risposta, il
piccolo gli beccò il naso e andò
via, facendo sbuffare l’arciere.
Fine
Conf. Damian
Fuori
dalla villa, nella stalla, si sentiva Charlie ridere. Insieme a lui si
trovava
Xavier, che sorrideva, con in mano un piccolo computer. Il figlio del
cantante
si era recato là con lo scopo di accertarsi che i cavalli
venissero trattati
bene, rimanendo sorpreso nel constatare che era così. Il
soldato si trovava lì
da prima di lui e, chiedendosi perché Chris spendesse soldi
per degli animali,
lo domandò ad un assistente, che ridendo gli
passò semplicemente il portatile.
“Non
posso crederci, Chris bullizzato da dei cavalli…”
commentò il biondo
appoggiandosi ad un cavallo, che sembrava assumere un aria sempre
più fiera man
mano che il video avanzava.
“Non
è onorevole ridere delle sventure dei propri
nemici… guarda quello bianco, gli
sta mangiando i capelli!” esclamò il soldato non
potendo far a meno di ridere
con l’altro. Dopo qualche secondo tossì e si
ricompose riprendendo il suo tono
autoritario.
“Disonorevole,
stavo dicendo, disonorevole, già.”
Nell’infermeria,
Claudy si occupava di fasciare il braccio di Seshi e mettere del
ghiaccio
sull’occhio nero di Keegan, mentre Ashley obbediva
silenziosamente e un po’
controvoglia ad occasionali ordini dell’infermiera, lei con
un taglio sulla
guancia.
“Quello
che vorrei capire-disse la curatrice- è come accidenti avete
fatto a ridurvi
così. Vi avevo perso di vista solo due secondi. Keegan, stai fermo!”
ordinò al ragazzo, che si lamentava dicendo di
sentirsi già meglio.
I
due ragazzi guardarono Ashley, che improvvisamente divenne molto
interessata
all’ambiente circostante.
Conf.
Ashley
“Ecco…-l’americana
aveva un tono piuttosto colpevole- diciamo che è stato un
incidente. E forse è
stata colpa mia.”
“Forse?”
disse il suo ragazzo ad fuori la porta.
“Ok,
è stata colpa mia in parte.
C’entri
anche tu!”
Flashback
Ashley
si trovava nel garage della
villa. Annoiata, si era messa ad armeggiare con una moto che aveva
bisogno di
qualche pezzo di ricambio e provvedimenti vari. Appena iniziato,
però, si era
ritrovata già un problema: non c’era nessuna
scala, e degli attrezzi si
trovavano in una mensola in alto.
“Serve
una mano?” domandò Keegan,
passato di là in quel momento. L’avversaria
sospirò e disse un seccato sì,
sapendo di non potercela fare da sola.
Il
biondo si inchinò, unendo le mani e
dicendo di salirci, perché l’avrebbe tirata su.
Lei lo fece, tenendosi con una
mano al suo braccio e allungando l’altra. Caso volle, il
quale caso molto
probabilmente era Chris, che in quel momento passasse Seshi
accompagnato da
Claudy, che ascoltava interessata le sue conoscenze sulle tradizioni
giapponesi. La bionda si allontanò con la scusa di aver
visto qualcuno
sanguinare, ed in quel momento Seshi notò l’attore
e la sua ragazza, che aveva
uno sguardo arrabbiato. Evidentemente anche lei aveva notato loro.
“Ehy…
cosa fate?” domandò avvicinandosi
con tono poco allegro. La ragazza fece per rispondergli a modo dopo
averlo
visto con l’infermiera, ma avendo in mano tutta la cassa
degli attrezzi,
abbastanza pesante, finì per far perdere
l’equilibrio a lei e al biondo e far
cadere tutti gli attrezzi su di loro.
Fine
flashback-Conf. Ashley
“Siamo
scivolati” risposero all’unisono i due fidanzati,
che si erano seduti vicini.
Ashley non smetteva di guardare Claudy come un gatto guarda un
uccellino,
ricevendo una gomitata da Seshi quando se ne accorse.
“Secondo
te cos’ha contro di me Ashley?” domandò
l’infermiera a Keegan, sottovoce. Lui
la squadrò, si accigliò e la mise di fronte allo
specchio.
“Dovrebbe
bastare come risposta”
Nel
Salotto si trovavano Brad, Sophie, Sheila e Nikolas. I primi due
improvvisavano
una canzone, uno suonando la chitarra e l’altra cantando, la
bionda li
ascoltava cantando tra sé e sé la canzone mentre
l’ultimo si guardava annoiato
in giro.
“È
magnifica! Sembrava che la provaste da tempo!”
commentò la bionda quando
finirono.
“Magnifica,
si… se dovete spaventare gli altri concorrenti”
disse acido il rosso, ricevendo
una occhiataccia dai due musicisti.
“Era
carina, ma hai stonato quella nota alta” disse il chitarrista
senza cattiveria,
non pensando che la cantante potesse rimanerci male. Sheila gli diede
una
gomitata indicando l’espressione della cantante.
“Ma
il resto della canzone l’hai cantata benissimo, canti come
una dea, Sophie.” Si
affrettò ad aggiungere, sempre con un sorriso.
L’albina
arrossì lusingata dal complimento, per poi cominciare a
provare la nota alta
che prima non le riusciva, sotto i consigli dei due amici.
“Oh,
ti prego ragazzina, chiudi quel becco! Le mie orecchie stanno chiedendo
pietà!”
disse l’arciere.
“Se
ti da tanto fastidio sei libero di andartene!”
urlò la cantante stringendo i
pugni e sporgendosi verso di lui, che arretrò. Gli occhi
della ragazza
cambiarono sfumatura, diventando grigi tendenti all’azzurro.
Nikolas la guardò
stranito.
Conf.
Nikolas
“Ammetto
che quella ragazza un po’ mi inquieta.”
Confessò “Ma sembra lo stesso troppo
dolce per risultare una minaccia”
Fine
Conf. Nikolas
“Agli
ordini, Corvo” disse acido andandosene. Al limitare della
porta, però, si
fermò.
“Ci
vediamo in gioco, mia cara Mary Sue” aggiunse sarcastico.
Sheila assunse un
espressione sorpresa e confusa.
Conf.
Sheila
La
ragazza aveva la testa appoggiata su una mano. “Mary
Sue… l’avrà detto solo per
farmi innervosire… però…”
lei sospirò “Se sapesse troppo? Come sarebbe
possibile?”
Fine
Conf. Sheila
“Tutti
i concorrenti sono obbligati a recarsi nel Salotto della mia magnifica
Villa,
chi non sarà lì entro trenta secondi
farà avere ai propri compagni di squadra
una penalità- Damon, per l’amor di me, lo so che
sei in cantina, non fingere di
essere in giardino. Metti giù la mia preziosa bottiglia di
vino!” tuonò la voce
di Chris dagli altoparlanti sparsi per tutta la casa.
I
concorrenti si recarono nel luogo indicato.
“Bene,
bene, bene. Una settimana di riposo. E per farvi cominciare, io e i
nostri cari
telespettatori, abbiamo deciso di farvi affrontare una sfida
semplice” spiegò
il conduttore.
Conf.
Claudy
“Sinceramente
ho paura del suo concetto di “Semplice”.
Probabilmente ci farà solo
nuotare in una piscina. Piena di
squali, piranha e anguille elettriche.”
L’infermiera stette in silenzio, con
una mano sotto al mento, pensando. “Dovrò portare
un set di primo soccorso più
fornito”
Fine
Conf. Claudy
“Le
sfide di oggi riguarderanno l’Arte! La prima sfida
sarà quella legata all’arte
vera e propria: io vi darò un tema, alcuni concorrenti
dovranno fare da
modelli, altri da pittori, e gli altri dovranno procurare pennelli e
colori
agli ultimi. Sì, io non vi darò nessun tipo di
materiale se non una tela, voi
dovrete procurarvi il resto da soli. La sfida si svolgerà
nella mia foresta
personale, dove è tutto molto più… interessante”
Il
conduttore e i due assistenti, che si guardavano in cagnesco (uno per
puro odio
e l’altro solo per imitarlo e far ridere una giovane
cameriera che li seguiva),
li portarono sul limitare del bosco. Lì si trovavano due
tele, due ceppi
abbastanza alti di fronte ad essi, dei piccoli contenitori e una
poltrona con
di fianco due sedie.
“Bene
ragazzi, continuiamo con le spiegazioni, tranquilli, saranno poche, poi
potrete
cominciare.
In ogni squadra ci sono undici
concorrenti, massimo
tre di loro faranno da modelli, mentre solo due potranno fare il
dipinto. Smettetela
di lamentarvi, due bastano. Sì che bastano, ne basterebbe
anche uno! Non fate
finta di non aver visto i disegni che hanno fatto Riccioli
D’Oro e il Figlio di
Papà!” disse Chris corrucciato.
Conf.
Torys
“Riccioli
d’Oro?” disse accigliato, toccandosi i capelli
“Non sono così ricci” si
guardò
nello specchio del confessionale “E non sono nemmeno
biondo”
Fine
Conf. Torys
Conf.
Charlie
“Quindi,
appena mio padre rifiuta di aiutarlo, divento un ‘Figlio di
Papà’ “ il ragazzo
roteo gli occhi “Fantastico”
Fine
Conf. Charlie
“Bene.
Ora zitti finché non scatta il via. I restanti concorrenti
dovranno addentrarsi
nella foresta e creare pennelli e colori con solo ciò che
trovano là, se un
concorrente verrà scoperto mentre ruba dalla villa qualsiasi
cosa che possa
aiutarli, verrà penalizzato di un voto alla prima
eliminazione a cui
parteciperà. Visto che sono buono vi ho lasciato dei
contenitori in cui mettere
o creare i colori. Tutto chiaro? Bene. Il quadro più bello e
con lo stile
migliore vinceranno questa sfida e riceveranno un aiuto nella seconda
parte.”
Disse McLean.
In
seguito prese un clacson, e, senza aggiungere niente, lo fece
squillare. Il
rumore assordante stordì i partecipanti per qualche secondo,
che quando si
ripresero si misero all’opera.
“Allora-
cominciò Hisam aprendo il suo quaderno e dandogli un
occhiata veloce- credo
siamo tutti d’accordo che Charlie sarà uno dei due
pittori” i Cantanti
annuirono, mentre il suddetto sorrideva mettendosi di fronte alla tela.
La
ragazza sfogliò il proprio quaderno più volte,
poi rivolse nuovamente
l’attenzione ai compagni.
“Qualche
idea per il secondo artista? Chi crede di essere abbastanza
bravo?” domandò
senza ottenere risposta.
“L’unico
che è davvero bravo è lui. Io dico di fargli
scegliere prima i suoi modelli e
poi gli mettiamo affianco il meno peggiore” disse infine
Brad, con approvazione
dell’Enigmista.
Il
pittore guardò i suoi compagni di squadra uno ad uno, mentre
un idea affiorava
nella sua mente.
“Gemini
e Ashley” disse infine. Le due si girarono ad occhi sbarrati
verso di lui.
“No,
mi rifiuto!” urlarono all’unisono.
Il
figlio del cantante sospirò: lo aspettava un impresa molto
dura.
Intanto,
gli Attori Falliti, sembravano scegliere con più pace.
“Credo
che- disse Fabio- Torys sia il più qualificato per la
situazione. E io ammetto
che non me la cavo male”
“Oh,
Sì, Fabio è un bravo artista. Squick!”
confermò Bunny raccogliendo delle erbe
ai piedi di un albero.
“Mi
asterrò dal chiederti a cosa ti servono le cose che stai
raccogliendo, ho paura
della risposta…” commentò Keegan, con
ancora l’occhio nero, guardandola vicino
a Seshi “Comunque io mi propongo per cercare i vostri
attrezzi. Con
quest’occhio nero non credo di essere un modello
adatto”
“Effettivamente
non hai un bell’aspetto. Che ti è
successo?” domandò Torys.
“Lascia
stare. Fidati, è meglio” l’amico lo
guardò corrucciato, e lui si limitò a
scuotere la testa.
L’artista
decise di lasciar perdere e consultò Fabio riguardo al
quadro, che confessò di
non avere ancora nessun’idea.
I
due rivolsero l’attenzione ai propri compagni. Harley aveva
rubato l’arco di
Damian che la guardava cercando di non perdere la pazienza, mentre la
bionda ci
giocherellava lanciando occhiate alla squadra avversaria, Alex stava
animatamente discutendo con un assistente che si rifiutava di portarle
un the,
Keegan cercava di calmare l’animo dell’inglese, che
sembrava più volte sul
punto di pestare l’assistente, Bunny stava saltellando
intorno a Seshi e
Claudy, interrompendo la loro chiacchierata e facendo al giapponese
domande
inappropriate riguardo alla sua ragazza, mentre Xavier ascoltava in
rispettoso
silenzio Sophie cantare.
I
due artisti si lanciarono un’occhiata indecifrabile, poi
guardarono gli
avversari. Non erano molto vicini, ma si potevano distinguere Gemini
che
provava a picchiare Charlie, mentre Skylar, Mattia e Rebecca provavano
a
fermarla. Ashley dava le spalle allo spettacolo e ascoltava seccata
Hisam e
Sheila che provavano a convincerla a posare, Farlan aveva cominciato a
raccogliere rametti che sarebbero potuti risultare utili nella
costruzione di
pennelli, coinvolgendo anche, non si sa come, Nikolas, il tutto
guardato da
lontano da Brad, che voleva andare a calmare tutti, ma intimorito dai
calci
volanti della ragazza dai capelli arancioni.
Fabio
si calmò.
Conf.
Fabio
“La
squadra di mio fratello non è molto pacifica e
unita” disse con un sorrisetto
compiaciuto “nemmeno la mia, ma ha molte più
speranze della loro. Si
rovineranno senza gioco di squadra.”
Il
Genio si sistemò il colletto della giacca “A me
non piace il gioco di squadra,
ma… dovranno credermi ‘Un concorrente che gioca
onestamente e non lascia i
compagni indietro’. Dovrò fare questo piccolo
sacrificio.”
Fine
Conf. Fabio
“Bene,
bene, calmiamoci. Alex, ti prego smettila di minacciare
l’assistente. No, il
fatto che sia francese non ti autorizza a trattarlo male. Andiamo, i
francesi
sono adorabili, smettila!
Bene,
grazie- disse Torys calmando la cieca- a me e Fabio è venuta
un idea, e abbiamo
bisogno di Harlequin, Claudy e Seshi” a sentire
l’ultimo nome, Keegan tossì per
attirare la sua attenzione. Quando la ottenne, indicò con un
cenno della testa
la squadra avversaria. Il castano guardò in quella
direzione, e capì che far
posare Seshi con Claudy mentre Ashley aveva trovato un coltello e li
osservava,
non era una buona idea.
“Volevamo
dire Xavier” disse Fabio, come leggendogli nella mente.
“Ok,
ora che ci siamo tutti calmati- cominciò Brad con un occhio
nero, e che teneva
in spalla Gemini che stava accarezzando un pettirosso- e abbiamo le
nostre
modelle… le abbiamo tutte e due, vero Ashley?”
La
ragazza sbuffò ed annuì, causando molta
soddisfazione in Hisam.
Conf.
Hisam
“Mi
sono serviti mezz’ora, tutta la mia limitata pazienza e le
mie migliori
capacità di oratrice per convincerla” disse
sistemandosi i capelli “Ma alla
fine ce l’ho fatta” la ragazza sospirò
compiaciuta “Sento di poter fare di
tutto dopo questo”
Fine
Conf. Hisam
“Perfetto.
Ora che le abbiamo entrambe, direi di eleggere seconda pittrice Sheila
e di
farla finita. Ci state?”
Dai
compagni venne un mormorio di approvazione, mentre la ragazza si
ritrovava
impossibilitata nel ribattere: non voleva creare nuovi problemi.
“Perfetto!”
Charlie la prese per un polso e la tirò a sé per
dirle un’idea che gli era
venuta. La ragazza ascoltava in silenzio, dando alla fine un consiglio
che
venne approvato dal figlio del cantante.
“Abbiamo
bisogno di un mazzo di fiori, oltre che tutti i colori che riuscite a
trovare”
sentenziarono alla fine. Il biondo prese la matita offerta da Chris, e
cominciò
a disegnare, la bionda sistemò le due ragazze sul ceppo,
sempre con delle
lamentele, lasciando i restanti concorrenti ad organizzarsi da soli.
“Siamo rimasti in
sette… Mattia, Rebecca e Nikolas si
occuperanno dei colori, Skylar, Farlan e Brad dei pennelli di ogni
dimensione,
e io dell’organizzazione e di tutte le istruzioni”
disse con tono professionale
Hisam. Quando non sentì nessuno parlare, alzò lo
sguardo e si rese conto del
tono che doveva
aver tenuto.
“Sempre se siete
d’accordo…” mormorò
aggiustandosi una
ciocca.
“Certo- disse con un
sorriso Mattia- sai, a volte hai
un atteggiamento troppo autoritario”
“Davvero?”
disse la ragazza sorpresa e imbarazzata.
Rebecca si schiaffò una
mano in fronte.
Conf.
Rebecca
La sportiva aveva la fronte
appoggiata al muro “Lo
conosco da solo una settimana, ma so già che nel campo
‘sincerità’ Mattia è
senza speranze. O dovrà lavorarci molto”
Fine
Conf.
Rebecca
“Andiamo Mattia,
andiamo” disse prendendogli il
braccio e portandolo all’interno della foresta, mentre si
sentiva lo sportivo
chiedere cos’avesse detto di male.
“Bene…
così, Xavier non ti muovere, Claudy non alzare
la testa… Harley, se rompi l’arco di Damian non
credo continuerà ad essere così
paziente” ordinò Fabio scattando
all’erta ad ogni movimento dei modelli.
“Mi permetto di
lamentarmi della posa scomoda,
signore” disse Xavier che era obbligato a restare in una posa
eroica
effettivamente scomoda, con per giunta Claudy in braccio, che doveva
fingersi
svenuta e alla quale stava venendo un terribile mal di testa.
“Io invece mi permetto di
lamentarmi della noia
mortale, signore” disse Harley imitando il militare e
approfittando della
distrazione del pittore per mettersi sdraiata sul prato. Torys
sbuffò.
“Harley, ti
prego, torna nella tua posa”
“Ma mi annoio, Torys, tu
almeno ti stai muovendo!” i
due si guardarono a lungo con aria di sfida, fino a che la bionda non
scoppiò a
ridere.
“Sei adorabile quando
provi a sembrare arrabbiato”
sentenziò mettendosi in posa. Il castano, confuso dalla
piccola scena, si
limitò a sorride imbarazzato e tornare a lavoro.
All’interno della
foresta, gli Attori Rovinati si
erano assegnati velocemente i compiti e si erano dispersi.
“Con i petali dei fiori
possiamo creare dei colori.
Sophie?” spiegò Alex. La cantante capì
che la cieca non poteva distinguere i
colori da sola, quindi le offrì la sua
disponibilità.
Le due insieme formavano una bella
squadra, se non
fosse che le intenzioni della rossa erano ben lontane da quelle di fare
amicizia.
Conf.
Alex
La ragazza aveva un espressione
indifferente, e stava
strappando i petali di un fiore.
“Sophie mi è
solo utile” disse a voce bassa “Ma il suo
altruismo sarà il suo biglietto di ritorno a casa”
Fine
Conf.
Alex
Sophie era intenta a raccogliere
delle rose, quando
venne raggiunta da Keegan.
“Ehy, Keegan, mi fai
compagnia?” domandò dolcemente, e
il biondo non poté fare a meno di accettare.
“Chi ti ha insegnato a
cantare?” chiese all’improvviso,
perché la sentiva canticchiare a bassa voce.
“Oh, nessuno, ho imparato
da sola… o almeno, mia
sorella dice che non ho dovuto nemmeno imparare, che sono nata con
questo dono-
ridacchiò- dice che quando ero piccola invece di urlare
facevo dei vocalizzi che
rompevano i bicchieri”
Il biondo sorrise, poi si
guardò intorno.
“Come mai sei venuta a
raccogliere fiori proprio qua?”
domandò.
“Alex me l’ha
chiesto- il ragazzo si accigliò- dice
che ha sentito dire dagli assistenti che qui i fiori sono
più belli, ed
effettivamente è così, non trovi?”
Il ragazzo guardò i
fiori e poi il terreno.
“I consigli sono doni
pericolosi, anche se scambiati
fra saggi, e tutte le strade possono finire in un precipizio*2”
disse dopo un lungo silenzio “tu vai a cercare dei pennelli,
ai colori e Alex
ci penso io” finì. Poi si alzò, prese i
fiori che aveva raccolto prima Sophie e
se ne andò, lasciando la ragazza a riflettere sulle parole.
Keegan trovò Alex sulle
rive di un fiume, al limitare
del bosco, mentre stava raccogliendo dei rametti. Si
avvicinò a lei e le mise
in mano il mazzo di fiori.
“Wow Alex, bel gesto,
davvero. Mandare una compagna di
squadra nell’unica parte della foresta che aveva le sabbie
mobili” disse con
tono di rimprovero. La cieca girò la testa verso di lui e
stette in silenzio.
“Non lo sapevo”
disse infine, con un filo di voce.
Conf.
Alex
“Non ne avevo idea,
davvero!” esclamò “Volevo solo
togliermela dai piedi, stava cantando troppo per i miei gusti. Non
sapevo che
c’erano le sabbie mobili, solo che era un percorso difficile,
ecco.”
Fine
Conf.
Alex
Keegan si sedette vicino a lei,
guardandola di
soppiatto, poi roteò gli occhi.
“Allora… come
li facciamo i colori?” chiese, eseguendo
poi gli ordini della rossa.
Conf.
Keegan
“Alex non mi piace-
cominciò- secondo me non ce la
racconta giusta” il ragazzo sospirò.
“Però non mi
sembra cattiva…
C’è qualcosa nel suo comportamento che mi rende
impossibile pensare questo”
Fine
Conf.
Keegan
Intanto, tra i Cantanti Falliti, la
situazione era
uscita un po’ fuori contesto.
In mezzo ad un prato, Mattia e
Rebecca si stavano
sfidando ad una partita di calcio. Perché avessero
cominciato non lo sapevano
nemmeno loro, si erano semplicemente visti una palla rotolare ai loro
piedi.
Conf.
Chef
L’assistente aveva una
palla in mano “Colpa mia”
confessò “Chris mi da soldi in più se
riesco a distrarre i concorrenti
dall’obbiettivo principale” rise lui.
Fine
Conf.
Chef
Nikolas intanto li guardava
irritati.
“Sentite, voi due,
già odio dover fare questo lavoro,
se poi perdiamo la sfida perché voi
non state facendo il vostro lavoro…”
esclamò, venendo interrotto da una
pallonata di Mattia. L’arciere venne lanciato contro un
albero, il quale, per
colpa dell’impatto, fece cadere delle ciliegie dai rami.
“Ecco, il colore rosso. E
poi dici che noi non
lavoriamo.” Rise la sportiva, mentre il ragazzo si scusava
con il rosso
offrendogli una mano, che lui rifiutò. Il ragazzo colpito
fece per andarsene,
ma venne fermato dalla mano di Rebecca.
“Mi spiace, amico, un
po’ hai ragione, non stavamo
lavorando” disse con sincerità “Adesso
smettiamo di giocare e ti aiutiamo”
guardò in su, pensando che effettivamente usare le ciliegie
non era una cattiva
idea. Cominciò ad arrampicarsi sull’albero,
seguita dal moro, mentre il rosso
raccoglieva i frutti da terra.
I due sull’albero,
intanto, si erano messi a
gareggiare anche là: chi avrebbe preso più
ciliegie, si sarebbe aggiudicato il
dolce dell’altro quando avrebbero potuto riposare in prima
classe.
“Rebecca, scendiamo,
direi che possono bastare” la
chiamò Mattia, preoccupato nel vederla salire troppo in
alto. Lei lo liquidò
con un gesto della mano e continuò la sua scalata,
pentendosene poco dopo: la
corvina stava camminando su un ramo troppo sottile, con
l’intenzione di
prendere i suoi frutti. Il ramo però si spezzò,
lasciandola cadere. Lei urlò e
chiuse gli occhi finché non sentì una presa
attorno a sé . Quando riaprì gli
occhi notò di essere stata salvata da Nikolas, che la
guardava con un
espressione terrorizzata.
Conf.
Nikolas
“Poteva anche evitare di
provare a morire di fronte a
me” commentò a bassa voce con la stessa
espressione.
Fine
Conf.
Nikolas
In poco tempo però,
riprese il suo solito sguardo e
atteggiamento, e la lasciò cadere causandole un gemito di
dolore.
Più lontano, Brad,
Farlan e Skylar avevano deciso di
dividersi.
La ragazza aveva trovato tutti i
rametti che le
avevano chiesto di trovare, ma si era trovata di fronte ad un problema:
come
creava il pennello in sé? Le mancavano le setole, e non
aveva idea di come
procurarsele.
Aveva provato con ogni materiale
che si era ritrovata
intorno a sé, ma niente era adatto: le foglie non riusciva a
spezzarle
finemente come doveva, l’erba era bagnata dalla rugiada e si
mischiava con
altri fili rovinandosi, mentre il fieno (a quanto pare i cavalli di
Chris avevano
avuto un escursione là) era troppo spesso. Ad un certo
punto, presa dallo
sconforto e dalla rabbia, si era messa ad inseguire un coniglietto per
prendere
i suoi peli, ma era scappato.
Stava per andare dai suoi compagni
di squadra per
vedere se loro avessero trovato qualcosa, quando qualcuno, penzolando
da un
albero a testa in giù, le comparve davanti, facendola
sobbalzare.
“Bambolina, avverti la
prossima volta!” esclamò lei.
“Scusa, scusa, non sapevo
come attirare la tua
attenzione” si scusò Harley, scendendo
dall’albero e mettendosi di fronte a
lei. La rapper la guardò con diffidenza.
“Che vuoi
adesso?” chiese scortesemente. La bionda le
prese la mano e ci versò qualcosa, che si dimostrarono dei
crini di cavallo.
“Ho provato prima e sono
ottimi per fare i pennelli”
esclamò con enfasi, prendendole un bastoncino e, con molta
cura e grazie ad uno
dei molti elastici che aveva, ci legò i crini “Ho
già avvertito i miei compagni
di quest’idea, quindi non vi ho mandato nemmeno in vantaggio,
siamo solo allo
stesso punto, come dovremmo essere”
“Ti ho visto in
difficoltà e in realtà volevo solo
darti una mano per scusarmi per stamattina” disse con un tono
di voce basso
“Non intendevo farti arrabbiare con quella domanda,
cioè, in realtà sì, ma non
volevo che te la prendessi troppo.
Non volevo immischiarmi nei tuoi affari, non ci avevo pensato, e ora
volevo
solo scusarmi, ecco tutto” disse tutto d’un fiato.
Skylar la guardò per
qualche secondo, poi scoppiò a
ridere.
“Non importa zuccherino,
ti sei fatta perdonare. Mi hai
tirato fuori da un bel pasticcio con questi” disse prendendo
i crini e il
pennello già fatto, per poi intrappolarla in un forte
abbraccio.
“Sk…
Skylar… mi… mi strozzi…!”
“Giuro che appena torna
gliela faccio pagare” mormorò
con voce molto bassa Fabio, che stava momentaneamente occupando il
posto di
Harlequin nella posa.
“Hai detto
qualcosa?” disse Claudy, che dovendo tenere
la testa rivolta all’indietro, si trovava abbastanza vicino a
lui.
“Ho detto che spero che
Harley torni con qualcosa di
utile” si corresse con un sorriso forzato.
Conf.
Fabio
L’italiano teneva la
testa fra le mani e mormorava
frasi nella sua lingua.
“Sarà una
stagione molto lunga”
Fine
Conf.
Fabio
“Sei sicuro di stare
bene? Sei tutto rosso” domandò
lei accigliandosi.
“Sì,
sì sto bene, sarà solo… il
caldo?” rispose
incerto, per non dover spiegare che era colpa della rabbia nei
confronti
dell’Arlecchina.
“Il caldo?”
scattò lei “Hai bisogno di acqua e di
ghiaccio, ci penso io” disse provando ad alzarsi. Non tenne
conto però di
essere in braccio al soldato che faceva molta fatica nel tenerla e
mantenere la
posizione. Xavier perse l’equilibrio, Claudy si
aggrappò a lui con le braccia,
destabilizzandolo di più. I due caddero molto vicino a
Torys, che, per evitare
di essere trascinato giù con loro, si mosse
all’indietro facendo cadere il suo
quadro.
Ci furono dei minuti di silenzio,
in cui nessuno osava
muoversi o fiatare e tutti guardavano l’artista, che a sua
volta era
pietrificato e fissava il suo dipinto, a terra e sporco di polvere e di
erba.
Poi lo si sentì urlare e inginocchiarsi vicino ad esso.
“Il mio capolavoro!
Rovinato!” gridò con le mani tra i
capelli.
Xavier gli mise incerto una mano
sulla spalla.
“Si rialzi,
soldato” disse tirandolo su. Il castano si
girò verso di lui.
“Rovinato. Avevo appena
finito il disegno, dovevo solo
colorarlo” mormorò.
“Avanti Torys, scommetto
che è recuperabile” aggiunse
Claudy, sentendosi un po’ in colpa.
“Non ho più
tempo per cominciarne un altro” continuava
lui, come in trance.
“Credo non stia molto
bene” disse lei, notando che lui
non reagiva a niente.
“Tu dici?”
commentò il militare scuotendogli una mano davanti
agli occhi. Il ragazzo si riscosse dalla sua trance e alzò
il quadro. Lui e
Fabio lo osservarono per un po’, per costatare alla fine che
non era da
buttare.
“Si può
aggiustare, ma ho bisogno dei colori. Dove
sono i colori?” chiese guardando il Genio, che
alzò le spalle.
“Ti prego coniglietto,
non muoverti” mormorò Damian
avvicinandosi molto lentamente all’animaletto. Esso si
trovava all’estremità di
una trave, che finiva all’inizio del un fiume, alla fine del
pezzo di legno
invece c’erano dei vasetti contenenti i colori fatti da Alex
e Keegan.
“Se ti muovi e i colori
cadono, io sono morto” mormorò
ancora. Dal canto suo, il coniglio lo osservava timoroso.
L’Arciere rimase a lungo
in quella situazione, dato
che al suo minimo movimento l’altro accennava a spostarsi.
Sentì di essere
salvo quando vide in lontananza Bunny.
“Bunny!-
esclamò ad alta voce per attirare la sua
attenzione, per poi abbassarla per non spaventare ulteriormente
l’animale-
Bunny, tu che sembri andare d’accordo con i conigli,
così, ad intuito… aiutami”
L’albina lo guardava
accigliata, si avvicinò
normalmente ai contenitori e li prese, mentre il roditore non si curava
minimamente di lei. Nel vedere le boccette al sicuro, il rosso si
rilassò e
ringraziò ripetutamente la ragazza.
“Non ti preoccupare,
è un piacere aiutare la squadra a
vincere, Squick! Anche perché mi stavo annoiando
molto” disse dandogli gli
oggetti e sedendosi sulla riva del fiume. Damian si sedette di fianco a
lei, e
la osservava giocare con l’acqua. Aveva avuto una piccola
conversazione con
Fabio, che gliel’aveva descritta nei suoi peggiori difetti,
ma a lui sembrava
semplicemente calma e allegra.
Conf.
Fabio
“Che dire, devo tenere
lontani i vari pretendenti da
lei. Tauman non me lo perdonerebbe mai, se la sua ragazza si
innamorasse di un
altro o viceversa” si scusò lui scrollando le
spalle.
Fine
Conf.
Fabio
“Allora, a te cosa piace
fare nel tempo libero?”
Domandò per spezzare il silenzio che era sceso. La ragazza
si girò verso di
lui, sorridendo.
“A me? Adoro i riti
voodoo, a volte mi diverto a
sacrificare animali, quando sento che è un giorno
particolarmente propenso a
questi riti ci provo con delle ragazze, ma è molto difficile
tenerle ferme”
rispose con tono serio, sotto lo sguardo sbalordito e spaventato di
Damian, e
con lo stesso tono chiese “Secondo te funzionano lo stesso
con dei, che so,
ragazzi gay?”
Conf.
Damian
Il concorrente aveva la stessa
espressione di prima, e
sembrava senza parole.
“Io credo…
credo che non farò mai più una domanda del
genere ad una ragazza”
Fine
Conf.
Damian
Alla base dei Cantanti Falliti,
Charlie e Sheila
procedevano l’opera con meno problemi di quanto si
aspettassero.
“Allora… stai
con Seshi, giusto?” chiese Gemini, che
con il coltello in mano, si stava molto annoiando e pensava di poter
passare il
tempo più velocemente parlando con qualcuno.
“Già”
rispose Ashley senza prestarle molta attenzione,
mentre guardava il suo mazzo di fiori. La prima la guardò
per un po’, prima di
decidere di lasciar perdere.
La corvina le lanciò
un’occhiata quando sentì che lei
guardava da un’altra parte, che distolse prontamente quando
l’arancione si girò
di nuovo verso di lei.
“Tu… adori gli
animali, giusto?” azzardò, dato che la
noia stava colpendo anche lei.
“Oh, sì, li
adoro, soprattutto gli uccelli, so tutto
di loro” disse entusiasta “Inoltre sono
vegetariana”
“Davvero?”
chiese alzando un sopracciglio.
“Sì-
annuì- in realtà non riesco nemmeno a vedere la
carne, ne ho quasi paura… credo”
confessò
a bassa voce, sentendosi un po’ in imbarazzo e
pentendosi di
quell’attimo di debolezza: parlava con qualcuno da cinque
minuti e gli rivelava
un suo punto debole?
“oh”
esclamò l’americana, per poi riflettere in
silenzio. L’altra guardava il terreno e non aggiungeva
più niente dopo averle
rivelato il suo segreto così all’improvviso. Cosa
doveva fare?
“Io ho paura dei
conigli” dichiarò all’improvviso, non
sapendo che altro fare.
Conf.
Ashley
La corvina aveva la testa
appoggiata su una mano “Lei
mi aveva rivelato una sua paura, che altro dovevo fare?” si tirò su e
guardò il soffitto.
“Tutti quelli che conosco
vogliono che mi faccia
un’amica, è così che si comincia, no?
Ci si scambiano segreti a vicenda…
immagino… Spero di non aver fatto male”
Fine
Conf.
Ashley
“Sul serio?”
commentò sorridendo Gemini, mentre Ashley
annuiva.
“Allora è un
bene non essere in squadra con Bunny”
continuò ridacchiando, facendo ridere anche
l’altra.
“Mi fa piacere che stiate
facendo amicizia, ma tornate
nelle vostre pose” disse da dietro la tela Charlie.
“Di che
ridete?” chiese Sheila, ricevendo un
‘niente’
seccato da parte di entrambe.
“Lasciale perdere- le
disse il pittore passandole un
pennello portato da Skylar, intinto nel rosso- e concentrati
qua” la bionda
cominciò a dipingere sotto le istruzioni e correzioni
dell’altro, finché non
finirono.
“Per continuare ci serve
che ci portino altri colori-
proferì il biondo sedendosi- quindi possiamo
riposarci”
“Com’è
essere figlio di un cantante famoso?” chiese
lei, mettendosi al suo fianco.
“Abbastanza noioso-
sentenziò- non credo sia molto
diverso che essere un ragazzo normale. A parte che hai una casa molto
più
grande, molti più giocattoli, molti più
‘amici’ e che i tuoi genitori non ci sono
mai perché sono troppo impegnati con il loro
lavoro” dicendo l’ultima frase
roteò gli occhi.
“Capisco… e ti
piace cantare?”
“Sì, mi piace
e me la cavo. Ma adoro anche ballare, e
cavalcare i cavalli e le onde… a proposito, a te piace il
mare?”
“Il mare? Sì,
perché?” disse incerta.
“E nuotare?” a
questa domanda lei non rispose,
guardandolo interrogativo. Lui sorrise e le fece
l’occhiolino, poi si alzò e
continuò il suo lavoro con le tinte appena portate da
Nikolas.
Conf.
Sheila
“Non ce la faccio
più- dichiarò la bionda, che aveva
la testa appoggiata sul tavolino e tra le braccia incrociate
“Siamo solo al
primo episodio e ho già troppa ansia”
Fine
Conf.
Sheila
“Sto seriamente
cominciando ad odiare voi cavalli”
sussurrò Brad salendo in sella ad uno di loro con un paio di
forbici in mano “è
già stato complicato trovarvi fuori dalla stalla, dovete
pure rendermi
impossibile tagliare solo una manciata di questi dannati
crini?” l’animale
rispose disarcionandolo. Il chitarrista si rialzò, con i
pugni stretti attorno
alle forbici e l’espressione tipica di qualcuno che vuole
commettere un
omicidio ma cerca di contenersi. Qualcuno rise, e lui si
girò.
“Credo sia un
no” commentò sempre ridendo. La figura
venne avanti barcollando, e si dimostrò essere Damon, che,
con la solita
bottiglia vuota in mano, girovagava per la foresta, probabilmente per
sfuggire
alle restrizioni di Chris riguardo l’alcol.
“Oh, sei tu” si
limitò a dire il concorrente,
riprendendo la sua impresa: quanto invidiava Farlan in quel momento,
che aveva
incontrato Skylar prima di lui e le aveva preso i crini rimasti.
L’assistente mise una
mano sul muso del cavallo,
accarezzandolo e tenendo la sua attenzione su di lui mentre il rosso
faceva il
suo lavoro.
“Sì! Grazie,
ti devo un favore” esultò questo quando
finì. L’altro lanciò un grido stanco ma
entusiasta, togliendo la mano dal
cavallo. Questo, accortasi nuovamente di Brad, in poco tempo lo
disarcionò
nuovamente.
Damon riprese a ridere, sotto lo
sguardo seccato di
Brad.
“Lo sai che sei molto
sexy quando cadi?” commentò,
ridendo ancora di più nel vedere l’espressione del
concorrente alla sua
affermazione.
“Sai dove
siamo?”
“Moi? Non ne ho la
più pallida idea, tu?”
“Nemmeno.”
“Ci siamo
persi?”
“Esattamente”
“Fantastique”
Il veloce scambio di battute tra
Seshi e Farlan finì
in un silenzio imbarazzante, nella quale tutti e due pensavano alle
persone che
avrebbero potuti minacciarli di morte se non si fossero presentati
prima della
fine della sfida.
Dopo aver consegnato i pennelli
alla sua squadra,
Farlan decise di fare un giro per il bosco, per riposarsi prima
dell’inizio
della seconda sfida. Seshi invece, stava cercando del materiale per la
propria
squadra. Entrambi dopo mezz’ora di cammino, si accorsero di
non sapere dove
fossero, e, incontratasi, decisero di cercare la strada di ritorno
insieme.
“Farlan- lo
chiamò Seshi corrucciato- è la quarta
volta che vediamo questo masso a forma di Chris. Ho
l’impressione che stiamo
girando in tondo”
“Sì, lo credo
anch’io” commentò guardando lo strano
masso, per poi sedersi lì davanti, insieme al giapponese.
Il francese guardava assorto un
punto indefinito della
foresta. Socchiuse gli occhi, poi li sbarrò.
“Seshi, quanto sapete voi
giapponesi su come non farsi
uccidere da un leone?” sussurrò.
“Non molto,
perché?” rispose stranito dalla domanda,
ricevendo come risposta un ruggito proveniente da dietro un albero.
“Ma stiamo
scherzando?” disse con un fil di voce e un
espressione terrorizzata.
“Corriamo?”
propose con lo stesso tono Farlan.
“Prima
allontaniamoci… lentamente” consiglio,
cominciando a camminare in direzione opposta a quella del leone, che
gli puntò
gli occhi addosso.
Conf.
Farlan
“Un leone… un
leone! Mi stai prendendo in giro Chris?
Gli altri li metti contro dei conigli e io… un
leone” urlò il ragazzo.
Fine
Conf. Farlan
Conf.
Chris
Nel confessionale si vedeva il
conduttore che rideva
sguaiatamente insieme a Chef. Chris si fermò sospirando e
asciugandosi una
lacrima, poi guardò l’amico e
ricominciò a ridere.
Fine
Conf.
Chris
Il felino aveva ormai prestato
tutta la sua attenzione
sui due concorrenti, che non sapevano se stare immobili o correre il
più
velocemente possibile, quando Hisam comparve a poca distanza da loro,
mentre
guardava il suo quaderno.
“Farlan, finalmente,
è da ore che ti sto…” la ragazza
si bloccò alzando lo sguardo e notando il feroce animale.
Lui ora stava
guardando lei e aveva preso a ringhiare ferocemente. Il giapponese
afferrò il
francese per un braccio e si mise a correre il più
velocemente possibile, ma
Farlan tornò indietro per recuperare Hisam che era
paralizzata sotto lo sguardo
del leone.
I tre adolescenti correvano
inseguiti dal felino, che
li stava alle calcagna.
I due Cantanti arrivarono per primi
alla base, sotto
lo sguardo stupito dei loro compagni. Hisam si sedette a terra
tartassata dalle
domande preoccupate di Charlie e Sheila, mentre Farlan si appoggiava ad
un
albero riprendendo fiato e guardando nella direzione dalla quale erano
arrivati. Seshi ne uscì poco dopo, senza fiato, dicendo
qualcosa riguardo a
Chef e il leone.
Conf.
Seshi
“Quello che ha fatto Chef
nella foresta- disse con
espressione traumatizzata- deve restare nella foresta”
Fine
Conf.
Seshi
“Bene concorrenti!-
urlò Chris con il suo megafono,
nonostante fossero tutti lì- il tempo è scaduto.
Ho deciso di essere buono
almeno per la prima sfida, infatti nella foresta ho messo solo un
ostacolo… mi
spiace per chi l’abbia incontrato- rise, e ricevette molti
insulti in francese-
calma con le parole, ragazzo! Come siete maleducati voi
francesi… comunque, è
ora di giudicare i quadri e decidere quale squadra riceverà
l’aiuto nella
prossima sfida.”
“Bene, Cantanti Falliti,
prima voi” Charlie e Sheila
portarono il loro dipinto: mostravano Gemini e Ashley, alla prima erano
stati
aggiunti delle ali da angelo e un aureola, aveva un dolce sorriso, ma
dietro la
schiena nascondeva un coltello e sulla sua ombra era disegnata un
espressione
diabolica; la seconda aveva delle ali e coda da diavolo, un espressione
glaciale, ma dietro la schiena nascondeva un mazzo di fiori e la sua
ombra
portava un dolce sorriso e occhi tristi.
Il conduttore lo osservava con
sguardo critico, mentre
Fabio cercava di decifrare le sue espressioni.
Conf.
Fabio
“Ammetto che la loro
opera è affascinante, potrebbero
essere una minaccia dopo tutto” confessò
l’italiano con sguardo preoccupato
“Credo mi toccherà davvero agire di
persona… forse… con un aiuto
dall’interno”
Fabio sembrò riflettere assorto, poi ghignò.
Fine
Conf.
Fabio
“Che dire, un quadro
pieno di significato e molto ben
fatto” commentò con tono professionale mostratemi
il prossimo”
Torys portò il suo:
mostrava Xavier, Harley e Claudy,
tutti e tre in divisa militare, i primi due di colore verde e
l’ultima blu; il
soldato aveva una posa eroica, teneva Claudy che aveva una ferita ben
in vista
tra le sue braccia e sembrava cercare di portarla tra altri soldati in
sfondo
con la divisa del suo stesso colore, mentre Harley, nascosta dietro una
roccia,
le puntava una freccia alla testa.
Chris lo rubò dalle sue
mani e lo guardava con
entusiasmo.
“Fantastico! Sublime! Il
sangue, le armi, la guerra! E
poi adoro il modo in cui tutto ha un’atmosfera
così antica, ditemi, come avete
fatto a creare questo colore? Sembra quasi polvere” tutti si
girarono a
guardare l’artista, che tossì arrossendo.
“Direi che non ci sono
dubbi sul vincitore: Gli Attori
Falliti vincono la prima parte della sfida! Riceverete un aiuto nella
prossima gara”
sentenziò.
La squadra urlò di
gioia, mentre i due artisti
venivano soffocati dagli abbracci di alcuni concorrenti troppo felici.
“Basta gridare, non
è detto che vincerete anche la
prossima parte della competizione!” urlò McLean.
“La prima vera puntata di
A Tutto Reality è finita, e
che dire, questo show è cominciato in bellezza! Non hanno
nemmeno avuto bisogno
del mio aiuti, hanno fatto figuracce e sono quasi morti con le proprie
forze! E
quanti punti interrogativi! Sento l’audience che
sale… cosa nasconde Sheila?
Quali sono le reali intenzioni di Fabio? Chi è e cosa vuole
far Alex? Lo
scoprirete qui, su A Tutto Reality: Vita Da Vip!”
*nina:
piccola bambina
*1:
Comme ce
qu’il est embarassant= com’è stato
imbarazzante
*2:
citazione di
Il Signore degli Anelli
ANGOLO MEH
SALVE
GENTE!
Ho detto
che sarei tornata
ed eccomi qua! Dopo mesi ma… eccomi qua
Mi
stupirei se qualcuno si
ricordasse ancora di questa storia.
In ogni
caso, spero che il
capitolo vi piaccia.
Nel caso
interpreti male
qualcuno o gli dia meno importanza rispetto agli altri, ditemelo.
Fatemi
sapere cosa ne
pensate!
-Vampy
|