Note: Felice
Anno Nuovo!
Treat
per VanillaMostly, nella
sua forma originale italiana :3 Scritta per il Yuletide
exchange 2016, posto
qui solo ora perché... mi ero dimenticata che avevo anche
questa versione, haha. Sembra ieri che l'ho finita e invece
è già concluso il periodo delle feste. Aiuto. Spero di
riuscire a rimettermi in carreggiata e aggiornare le fanfic che ancora
ho attive!
Per
ora, eccovi questa novità. Chi non ama Il
Giardino segreto?
Soprattutto dopo il film del 1993 <3
Buona
lettura.
Pubblicata per la prima volta in inglese il 24/12/15 su AO3.
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Nel tuo giardino che
cosa c'è
È nato nella brughiera,
ed è suo figlio com'è figlio di sua madre e di
suo padre. La
distese profumate di erica e nebbia, le rocce consumate dal vento, le
boscaglie che attraversa in groppa al cavallino che ha trovato nei
pressi di Misselthwaite – nulla ha segreti per lui. Gli
animali gli
si avvicinano senza paura e Dickon è felice di essere uno di
loro.
La natura gli rivela
molte cose. E' molto più semplice e schietta delle persone.
Dickon ha undici
fratelli, ciascuno caro e rumoroso e incomprensibile. Amano la
brughiera, ma non come lui. Vogliono la chiesetta e i campi intorno a
casa, amici umani invece che animali; persino Martha, che ammira la
sua energia e le sue scoperte.
Anche Dickon ama quelle
cose, ma non come loro. C'è qualcosa nella comunione con la
brughiera e le bestie che parla alla sua anima. Immagina di essere
nato un po' diverso per un motivo; sue sono le erbe più
belle e le
creature ferite.
La natura canta, sempre.
Dickon ha sentito la sua voce nel vento e nel gorgheggio degli
uccelli fin da quando ha memoria.
Sa che la ode anche Miss
Mary: parlava col pettirosso. Ascoltava il frusciare del vento fra le
siepi, e l'ha seguito.
Ha aperto a Dickon la
porta del giardino.
La vede arrivare
attraverso la brughiera, una mattina di nebbia e freddo.
Il cavallino è caldo
sotto di lui. Solido. La carrozza, invece, sobbalza sulle pietre
della vecchia strada come una lucciola che ha perso la strada.
Dickon sa chi c'è sopra,
oltre a Mrs Medlock; le notizie viaggiano rapide a Misselthwaite, e
la morte dei signori Lennox in India è nota da mesi. Si
chiede come
sia l'India. Lui non sa niente dell'India, e neppure i suoi genitori,
ma forse Martha sentirà presto molte storie.
Martha non ode storie di
elefanti e selvaggi. Ha molto da raccontare lo stesso.
La nipote di Lord Craven
si chiama Mary, dice. E' strana ed energica e imperiosa. Vuole essere
vestita la mattina e svestita la sera, e non sorride mai; Martha
è
convinta che non abbia ricevuto molta gentilezza nella sua vita.
Dickon pensa che potrebbe
offrirgliene quanta ne vuole. Gli piace fare nuove amicizie.
La incontra un pomeriggio
mentre esplora i giardini del maniero. Ciò che vede lo
stupisce: è
così pallida e debole e scontrosa. Non come la immaginava.
Ma molto, molto simile al
nidiaceo denutrito di una gazza. E dotata della vista,
come
Ben Wheatherstaff.
La bambina parla al
pettirosso come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Si fa rincorrere da lei
nel labirinto di siepi. Ride, perché è come esser
seguiti da una
volpe offesa.
Non le parla, quel
giorno. Per farsi seguire dalle creature selvatiche bisogna essere un
po' sfuggenti.
Si presenta giorni dopo
con Fuliggine in spalla. Lui non fugge quando Miss Mary lo carezza.
Fuliggine ha buon
intuito.
Mary Mary la
scontrosa,
nel tuo giardino che
cosa c'è?
Ci son gigli e
boccioli di rosa
e le mie dame intorno
a me...
Quando l'ha conosciuta,
la filastrocca è stato il suo secondo pensiero.
Ma non è poi così
scontrosa. Non la è affatto.
Pochi giorni trascorsi
nel giardino e diventa rosea, forte e allegra.
Dickon non credeva che
avrebbe mai trovato qualcuno che condividesse questo con lui.
Ha esplorato la brughiera
in lungo e in largo, cercandone ogni segreto, svelandone ogni
mistero. Sa fin dove si spinge l'erica, da quali scogliere soffia il
vento della pioggia; conosce la sua imprevedibile nebbia, i suoi
arrivi e le sue fughe davanti al calore del sole. Conosce tutti gli
animali che la abitano e i luoghi dove costruiscono nidi, scavano
tane, vanno a morire; i loro colori; le loro voci. Le piante e i
timidi semi da cui nascono non hanno segreti per lui.
Dickon ha tanta
familiarità con la brughiera da credere, talvolta, di essere
lei.
Eppure non ha mai
scoperto un giardino segreto. Quel cuore sognante, addormentato fra i
muri del parco di Misselthwaite, aspettava Mary. E Mary lo ha
mostrato a lui.
Dickon ricorda il primo
istante in cui lo ha visto...
È onorato di esser stato
accolto fra le sue braccia. È pieno di gioia al pensiero di
farlo
rivivere.
Insieme a Mary –
ridendo, piantando, innaffiando.
Mary è incredibile. Non
ha mai avuto un'amica così, prima di lei. Prima di Colin.
Colin è un
bambino-capretto. È come se fosse appena nato: pieno di
timore e
meraviglia, barcolla sulle gambe malferme. Ma i primi passi diventano
dieci, poi venti, poi trenta, e presto perdono il conto.
Colin cammina. Colin
corre con loro e Capitano e Beccogiallo.
Non è più un'entità
distante e sconosciuta, come lo era Mary. Da piccolo mahrajah
è diventato uccel di brughiera.
Dickon sente di poter
crescere con entrambi ed essere felice. Diventerà anche lui
una
persona più completa.
E tutto, in fondo, grazie
a lei.
Nel tuo giardino che
cosa c'è?
Più passa il tempo e più
Dickon si rende conto che la adora. Il suo primo sorriso è
stato
come trovare la prima tana di ricci. La sua risata, come il primo
volo di Fuliggine.
Mary corre e salta
insieme a lui, agile e rossa quanto Capitano la volpe, e Dickon la
ama come ama tutti i suoi amici speciali.
Forse anche di più.
Le siede accanto,
sull'altalena che dondola, e il giardino scompare; la voce di Colin
si allontana.
Anche lei lo guarda. Nei
suoi occhi brillano un sorriso e un segreto.
Chissà, si chiede
Dickon. Chissà cosa sarà di loro.
Come cambieranno? Saranno
divisi dagli anni e dalle circostanze, oppure...?
È la prima volta che
quelle domande gli fanno visita. Ma certo non l'ultima.
È solo un ragazzetto
della brughiera, coi calzoni troppo alti e le scarpe bucate. Sa a
malapena scrivere – tutto il resto è natura e
istinto e sapere di
popolo.
Insieme a Mary, però, ha
creato qualcosa di inatteso. Ha ridato gioia a due bambini.
Chissà che, un giorno,
non fiorisca un giardino ancora più bello e inatteso.
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