cap
Salve gente..
Lo so sono in un ritardo clamoroso.
Ecco comunque il penultimo capitolo di questa storia.
Buona lettura e scusatemi :)
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-Mi dite perché ci troviamo in posti sempre più
inquietanti?- chiese Kitty guardandosi in giro abbastanza agitata in
quel vicolo buio in cui si erano date appuntamento con Santana.
-Dobbiamo evitare che ci scopra la Sylvester!- disse ovvia Sugar mentre la detective Lopez roteava gli occhi annoiata.
-Se non ci scoprono prima qualche pazzo psicopatico o qualche gang del
posto e ci fa fanno fuori loro !- disse di nuovo Kitty
Era passato un giorno da quando Quinn era corsa via con la notizia
dell’arresto di Karofsky e da allora Santana non ebbe più
nessuna informazione. Aveva cercato di chiamare la sua migliore amica e
Puck ma entrambi non rispondevano o chiudevano la chiamata.
-Allora avete quello che vi ho chiesto?- tagliò corto Santana
-Si- disse allegra Sugar indicando poi Kitty che estrasse dalla sua giacca un cellulare che poi porse a Santana
-Ti rendi conto che quello che ci hai chiesto di fare infrange almeno
dieci leggi del codice etico e disciplinare della polizia?-
-Lo so!- disse Santana guardando il cellulare e non prestando più di tanta attenzione al discorso fatto da Kitty
-E ti rendi conto che se ci scoprono possono darci anche cinque anni di carcere?- continuò la bionda
-Lo so!- disse ancora Santana
-Bene perché io non voglio andare in prigione!- disse Kitty
-Io in arancione sto davvero bene però!- disse Sugar ricevendo un’ occhiataccia da parte di Kitty
Santana avviò il video che aspettava di vedere da ore:
Karofsky era seduto scomposto e spaventato nella sala degli interrogatori guardandosi in giro di tanto in tanto spaesato.
-Potevi tenere la mano più ferma però! Mi sta venendo il
mal di mare..- si lamentò Santana continuando a vedere il video
-E poi? Volevi anche una super ripresa in HD?- rispose di tono Kitty
Santana roteò gli occhi e ritornò a vedere il video:
Finalmente dalla porta della stanza entrò Quinn seguita da Marley ed entrambe si sedettero davanti a lui.
-Signor Karofsky finalmente ci
incontriamo!- disse seria Quinn mentre apriva il suo fascicolo
–Ci ha fatto veramente penare per trovarla!-
Dave non rispose, abbassò la testa con fare colpevole.
-Perché non ci racconta tutto
Dave?- cominciò Quinn –Sappiamo quello che ha cercato di
fare e vogliamo solo sapere perché…-
-Io non volevo farlo.. mi sono pentito e ho rinunciato..- disse vago il ragazzo
-Perché non ci racconta tutto dall’inizio?- chiese calma Quinn
-Ci sa proprio fare la Detective Fabrey!- disse ammirata Sugar guardando pure lei il video.
Dave annuì ed iniziò a raccontare:
-Un paio di mesi fa, dopo essere
stato cacciato dall’università, ho iniziato a frequentare
questo gruppo di persone, gente poco raccomandabile, e dato mi
mancavano i soldi, ho accettato di fare piccoli lavoretti di strada in
cambio di qualche quattrino. Soprattutto io lavoravo per lei.-
-Chi?- chiese Quinn
-Bree Westbrook- disse lui mentre Marley prendeva nota del nome
-Bree? Dove ho già sentito questo nome?- chiese allora Santana fermando il video
-E’ una dipendente della signora Evans! Lavora al Lord Tubbington
Café!- disse Kitty che sapeva ormai tutte le informazioni
Santana annuì e riavviò il video:
-Un giorno però lei mi chiese
se volevo guadagnare di più.. ventimila dollari per
l’esattezza. In cambio però avrei dovuto uccidere una
persona!- disse Dave
-La signora Evans?- chiese Quinn
Dave annuì –Mi disse
cosa avrei dovuto fare e io ero talmente disperato, accettai!- Dave si
fermò un attimo esitando –Quando arrivai quel giorno al
Cafè oltre essere agitato per quel che dovevo fare ero pure
strafatto di roba che spacciavo e quando provai a premere il grilletto
mi accorsi che la pistola non aveva i proiettili. Ero stupito ma
ringrazio ogni giorno di essermi dimenticato di inserirli – disse
con sollievo –Spaventato quindi spintonai la signora Evans e
scappai fuori. Non mi importava che mi avesse visto. Me lo meritavo.
Riconsegnai i ventimila dollari a Bree e mi nascosti in un luogo che mi
aveva indicato Azimo.
-Anche lui lavorava per Bree?- chiese Quinn
-Lo trascinai io nel gruppo ma fino
ad allora non aveva mai accettato di fare lavori per loro. Poi mi disse
che aveva accettato il mio stesso incarico. Credo che quei ventimila
dollari erano allettanti pure per lui-
-Ecco perché abbiamo trovato
una valigetta in camera sua con ventimila dollari in contanti!- disse
Marley a Quinn che annuì
-E poi?- chiese allora la bionda
-Quando seppi che Azimo era morto rimasi nascosto fino a quando non mi avete trovato voi oggi- disse quasi il lacrime il ragazzo
Quinn annuì poi fece un cenno ad un agente che entrò, ammanettò Karofsky e lo portò via.
Il video terminò.
-Quindi Bree..- cominciò Santana
-..E’ la probabile responsabile del tentato omicidio. Fra circa un’ora dovrebbe essere interrogata.- disse Kitty
-E me lo dici solo adesso?- disse scioccata la latina cominciando a correre verso la macchina
-Ma scusa!- cominciò Kitty mentre guardava la ragazza correre
via –Prego comunque!- urlò mentre Sugar salutava con la
mano la detective –Io quella non la capisco?-
continuò –E ora che facciamo!- disse rabbrividendo
notando di essere rimaste solo lei e Sugar nel vicolo.
-Ho voglia di un gelato!- disse Sugar mentre l’altra scuoteva la testa affranta
___
Santana arrivò al distretto correndo una mezz’ora
più tardi sotto gli sguardi confusi di tutti. Andò verso
la sua postazione ma un braccio la strattonò trascinandola verso
un corridoio vuoto.
-Che ci fai qui Santana? La sospensione finisce fra due giorni!- disse sottovoce Quinn guardandosi in giro
-Voglio essere presente all’interrogatorio della signorina Westbrook- disse allora la mora decisa
-E tu come fai a… no non voglio saperlo.. non voglio saperlo!-
continuò tra se la bionda –Vai a casa Santana!-
continuò
-No. Devo sapere perché..-
-San..-
-Dovrai spararmi Quinn perché io non mi muovo dal distretto!- disse decisa la latina
-Sono davvero tentata in questo momento!- ammise arrabbiata Quinn –Sei una testarda!-
-Ma tu mi vuoi bene lo stesso!-
-Giuro che se la Sylvester ci scopre..-
-Sarò invisibile!- promise Santana facendo il gesto dei lupetti
Proprio in quell’istante Marley le informò che Bree era stata portata nella sala degli interrogatori.
Quinn annuì e si avviò seguita dalle altre due.
-Signorina Westbrook..- disse Quinn entrando nella sala ed
accomodandosi sulla sedia seguita da Marley. Santana invece rimase al
lato della stanza in piedi.
Bree le squadrò ad una ad una sorridendo poi quando si soffermò su Santana.
-Sa perché si trova qui signorina?- chiese allora la bionda guardandola
-Potrei avere un sospetto!- disse ridacchiando la ragazza tornando solo allora a guardare la bionda davanti a lei
-Non solo abbiamo trovato armi e stupefacenti in casa sua ma abbiamo
anche una persona che l'accusa nel coinvolgimento del tentato omicidio
della signora Evans.- continuò Quinn
Bree sorrise guardando poi il suo tatuaggio che aveva sul polso cominciando poi ad accarezzarselo con l’indice.
Santana notò che erano due lettere incastonate tra di loro: BS
-E’ vero.. volevo ucciderla è rimpiango di non averlo
fatto io stessa dato il pessimo lavoro di quei due incompetenti- disse
con disprezzo la ragazza mentre Santana si avvicinava a lei con fare
minaccioso
-Santana no!- disse Quinn mentre Marley si alzava bloccandola e facendola accomodare sulla sedia mentre Bree sorrideva.
-Perché?- chiese allora Santana mentre Quinn chiamava l’agente
-Bree Westbrook la dichiaro in arresto per il tentato omicidio della
signora Evans!- annunciò Quinn mentre il poliziotto faceva
alzare Bree e l'ammanettava come poche ore prima aveva fatto con
Karofsky.
Santana però voleva sapere. Voleva capire il motivo del voler morta una persona dolce e stupenda come Brittany.
-Perché?- chiese di nuovo
Bree guardò un attimo il suo tatuaggio e sorrise –Si fa di
tutto per amore Detective Lopez! Lei lo dovrebbe sapere bene!- disse
prima di essere portata via.
___
Quella stessa sera Puck decise di portare fuori le ragazze e di
festeggiare con il gruppo di amici ad un pub vicino alla centrale.
Tutti sembravano divertirsi e finalmente rilassarsi dopo tutte quelle settimane stressanti appena concluse.
L’unica che non era per niente rilassata e anzi era molto
pensierosa era Santana che continuava a girarsi tra le mani la
bottiglia di birra.
-San che succede? Dovresti essere felice! Abbiamo finalmente risolto il
caso- disse Quinn dandole una pacca sulla spalla mentre tutti le
guardavano curiosi
-Non lo so… L’ultima frase che ha detto Bree! e poi quel
tatuaggio? BS!- disse Santana ripensando alle due lettere incastonate
tra di loro sul braccio della ragazza
-Britney Spears!- disse decisa Sugar facendo si che tutti la
guardassero male –Che c’è? Quando andavo a scuola io
era molto di moda Britney e alcune ragazze si erano fatte tatuare la
sua faccia sul braccio..-
-Adesso mi spiego molte cose… In che scuola di decerebrati sei andata?- chiese Kitty curiosa
-Non significa niente Santana!- disse Quinn tornando a guardare
l'amica mentre Puck alzava la bottiglia e urlava –Al caso
riuscito!- seguito da tutti gli altri
-Certo che è stato proprio un caso strano!- disse il loro amico Artie dopo aver bevuto un sorso di birra
-Classica polvere negli occhi!- disse sorridendo Marley
-Come?- chiese curiosa Santana
-Si come nei libri di Agatha Christie. Alcuni elementi vengono usati
per deviare le indagini quando poi la risposta e proprio davanti agli
occhi. Come per esempio finte lettere o chiamate o..-
-...Una finta rapina andata a male!- disse Santana guardando negli occhi prima Marley poi Quinn
La ragazza si alzò in piedi mettendosi in fretta e furia la sua giacca –So chi vuole veramente uccidere Brittany!
******
Tan tan tannnnnn vi aspettavate questa svolta? e avete capito chi è il colpevole?
Lo so, c'è stata poca Brittana in questo capitolo ma nel prossimo tornerà pure la nostra Brittany.
Fatemi sapere cosa ne pensate .
Grazie a chiunque leggere la storia e continuerà a leggerla
anche se sono passati alcuni mesi. Prometto di non tardare più
così tanto.
E un supergrazie alle persone che recensiscono. <3
#Brittana5ever
A presto. :)
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