PROLOGO
Era Maggio inoltrato, ma fuori
pioveva ancora.
Odiavo quel caldo-umido azzeccoso; a casa, sul divano davanti
alla tv, stavo in
pantaloncini e maglietta, ma sudavo comunque.
Vegeta, che ormai conviveva con noi
stabilmente, aveva gli
occhi rivolti allo schermo, ma non lo guardava veramente.
Dal viaggio su Namecc molte cose
erano cambiate, prima tra
tutte ciò che provavo per lui.
L’avrei dovuto odiare per
tutto quello che ci aveva portato
dal suo arrivo e sinceramente una parte, minima, lo considerava ancora
un
nemico. Però c’erano certe volte, come adesso, in
cui il suo volto senza ghigno
e senza quella rabbia che lo accompagnava sempre era di una bellezza
disarmante
e anche un po’ scoraggiante.
Davanti a lui mi sentivo sempre
inferiore, umana.
Tornai con gli occhi sul telefilm che
ormai non stavo più
seguendo. Poi successe tutto molto in fretta.
Fuori rimbombo un tuono pazzesco e
prima che potesse
concludersi fui ricoperta dall’oscurità
più nera.
Un blackout in tutta la
città.
Ma quello che più mi
spaventava non era la pioggia
scrosciante, i tuoni, il buio asfissiante.
Ero sola, senza luce, insieme al
principe dei Sayan.
Ok,
lo ammetto, in questo periodo non posso farne a meno.
Le
storie su Bulma e Vegeta mi vengono così, a scatti continui,
una dopo l’altra senza sosta.
Penso
che potete dare a Russel la colpa…sì, direi di
sì!
-11
Alla fine del calvario e poi passerò le giornate a scrivere
e pubblicare…mi immagino già la scena!
E
poi io per Vegeta ho sempre avuto un debole, è
l’amore della
mia vita, il mio uomo ideale, sogno di essere al posto di Bulma da
quando avevo
sette anni! Forse per questo ho usato la prima persona…che
sognatrice che sono!
Ma
voi che ne dite…lasciate che vi faccia sognare con me??
See
You!
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