Angel-Angel No Mi

di LevyChan98
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Ace si svegliò con dolori allucinati tra cui petto,testa,torace e altri parti del corpo sia interno che esterno. Non capì nè dove si trovava nè cosa stesse succedendo, cercò di girare la testa per capire che posto è. Era una piccola grotta con un mucchio di pietre giganti in giro, dei tronchi dove c'era il fuoco acceso,un mortaio con pestello affiancato con delle foglie. Vedendo dove si trovava e cosa c'era in giro, si ricordò della tempesta avvenuta sulla Moby Dick e quando era affondato in mare.

-Oh, ti sei svegliato- Disse una voce.

Ace si prese un colpo e girò la testa da dove preveniva quella voce. Vide una ragazza giovane, alta,snella, capelli neri con dei occhi di un colore blu oceano. Non seppe se fosse un nemico o un'amico, ma avendolo salvato poteva scoprirlo.

-Sono felice che stai bene- sorrise la ragazza avvicinandosi al ragazzo. - spero che..-

-Chi sei tu?- disse Ace interrompendola della sua preoccupazione.

 -Sono felice che qualcuno mi abbia salvato la vita, ma ho diritto di sapere con chi sto parlando? Sei amica o nemica?- ,disse con un tono a disagio guardandola dritta negli occhi.
La ragazza lo guardò scioccata, forse non si aspettava un'atteggiamento del genere. Ma fece un sospiro piano sedendosi a terra.

-Va bene,mi chiamo Annabelle ma preferisco "Anna". Contento?!- disse Anna infastidita nell'essere stata interotta.

-Si, decisamente- rispose ace essendosi calmato. - Come sono arrivato qui?-

-Con il mare, ma ti avevo già notato prima quindi mi sono tuffata portandoti sulla terra ferma. Ho fatto la rianimazione per salvarti, ti ho curato e bendato. Ti sei addormentato per due giorni e ora sei sveglio. Non c'è di chè-. La ragazza mise un sorriso di vittoria per aver salvato una persona.

Ace la ringraziò, si mosse per alzarsi ma Anna lo fermò dicendogli che era meglio non sforzare i muscoli altrimenti le ferite si sarebbero aperte. Anna gli preparò la cena, un piatto di carne di cinghiale, ma ci fu un silenzio tra loro due finché Anna non gli chiese...

-Tu invece hai un nome?- gli domandò Anna.

-Oh si, chiedo scusa. Il mio nome è Portgas D Ace- gli rispose sereno, orgoglioso di pronunciare il cognome di sua madre.

Ora il colpo lo prese Anna, lo guardò scioccata di ciò che aveva scoperto... e di ciò su cui l'aveva avvertita suo padre.

-Tutto ok?-gli domandò Ace mangiando la carne che gli aveva servito

-No...Assolutamente niente.-


[TO BE CONTINUED]




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