E ritorno da te

di Afros
(/viewuser.php?uid=796119)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Va bene, devo decisamente dire qualcosa. 
Cerco di riprendermi e deciso che devo assolutamente smetterla di fissarlo in questo  modo 
"Ciao Goku"
Mi sorride e apre la bocca per dire qualcosa, ma in quel momento Toru, che era rimasto in disparte fino a quel momento, si avvicina a me e mi mette una mano sul fianco con fare possessivo e porge l'altra a Goku
"Piacere di conoscerti, sono Toru. Il compagno di Chichi"
La situazione non potrebbe essere più imbarazzante di così
Goku guarda prima la mano sul fianco e poi quella tesa verso di lui, capisco che è confuso, ignora Toru e mi guarda 
"Compagno?", sussurra
"Bene, noi andiamo ad iscriverci", interviene Bulma per smorzare la tensione "Ci vediamo dopo. Venite con noi, ragazzi? Così i vostri genitori parlano" 
Gohan capisce che la situazione deve essere chiarita così annuisce 
"Ma io voglio stare con papà", si lamenta Goten
"Non preoccuparti, piccolino, abbiamo tanti giorni per stare insieme. Mi dai un minuto per parlare con la mamma?", gli chiede Goku
Goten ci pensa, sembra molto contrariato ma alla fine annuisce e si incammina con Gohan e il resto del gruppo
"Goku...", comincio
"Che significa che è il tuo compagno?", sbotta lui
"Significa che adesso sta insieme a me, amico, e non usare quel tono", si inserisce Toru
"Io uso il tono che mi pare, lei è mia moglie"
Dovrei davvero intervenire e dirgli di smetterla, ma provo troppe emozioni contrastanti adesso
"Moglie? Ma non farmi ridere. Tu sei morto. Morto. Ma nemmeno da vivo sei stato un gran marito da quello che so"
Quelle parole mi ridestano dal torpore
"Adesso basta! Toru, lasciaci soli", dico mettendo le braccia conserte
"No, tesoro, non ti lascio da sola", mi dice lui stringendomi più forte
Goku stringe i pugni e so che prima o poi perderà la pazienza
"Ti prego, devo solo chiarire alcune cose con lui. Vai a controllare Goten" 
Lui acconsente, lancia un'occhiataccia a Goku e si allontana
"Allora, che sta succedendo?", attacca 
"Io... è come ti ha detto". Grande spiegazione. Complimenti a me.
"Sei sposata, ricordi? Guardami, io sono qui"
"Io sono una vedova, Goku, sono libera", gli ricordo
Lui abbassa per un attimo lo sguardo e quando lo rialza nei suoi occhi leggo la tristezza e la rabbia
Oh, Goku. Sei sempre stato un libro aperto per me, incapace di nascondere qualsiasi emozione, incapace di mascherare il dolore 
"Come hai potuto?", mi chiede 
Al che, il mio solito caratteraccio prende il sopravvento
"Come ho potuto? Come ho potuto?", grido ignorando gli sguardi curiosi della gente "Non osare! Ero sola, con due bambini da crescere, spaventata. Tu hai deciso di andartene, tu hai deciso di non tornare, tu hai deciso di non prenderti cura di me, tu  hai scelto di non crescere i tuoi figli!", a queste parole trasalisce, ma ormai non mi ferma più nessuno "Tu come hai potuto! Lui è il mio compagno, l'uomo che amo, l'uomo che si sta prendendo cura dei miei figli!"
"Goten e Gohan sono miei! Non permetterò mai che un altro uomo prenda il mio posto", dice mentre le mani cominciano a tremargli
"Ha già preso il tuo posto!", gli dico
Lui si zittisce e io mi sento dannatamente in colpa. Vorrei dirgli che non è vero, che nessuno mai potrà prendere il suo posto, ma sono troppo arrabbiata e troppo ferita per rimangiarmi tutto
"Se devi rimanere con noi questa settimana va bene, stai con i tuoi figli, parla con Gohan, conosci Goten, ma non intrometterti più nella mia vita, hai perso quel diritto cinque anni fa"
Gli volto le spalle e me ne vado.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3622201