Dolce Morte
And so the lion...
eats the lamb.
Uscii dall'aula di biologia, a passo lento e trascinato, mentre
ripensavo a Edward Cullen, alle sue iridi nere come la notte e accese
da un profondo disprezzo e al suo viso serafico, che nulla aveva da
invidiare ai cherubini di Michelangelo. Oltre che alla meraviglia e a
una strana attrazione che provavo, mi chiesi come mai fosse stato tanto
crudele con me. Cosa avevo fatto di male? Non gli avevo nemmeno rivolto
la parola. Forse era seccato perchè lo avevo fissato a
pranzo,
ma che motivo c'era di arrabbiarsi a quel modo? Mentre mi arrovellavo
il cervello per trovare una risposta a quelle domande, mi sentii
chiamare.
- Bella Swan -, disse, una voce melodiosa e così sensuale da
far
perdere la testa. Il mio nome, pronunciato da una voce così
dolce, risultava bellissimo. Mi voltai di scatto, e quando vidi Edward
Cullen appoggiato al muro del corridoio fui travolta dalla sorpresa.
Deglutii e cecai di dire qualcosa di sensato.
- Sì? -, chiesi, con voce tremante. Si avvicinò a
me. Una parte minuscola del mio istinto, per
qualche strana ragione, mi urlava di scappare, mi avvertiva che ero in
pericolo. La ignorai spudoratamente, ipnotizzata dal fascino
sconvolgente di quel ragazzo bellissimo che si faceva sempre
più
vicino. Esalò un sospiro secco, gli occhi accesi da una
strana
eccitazione, ma in qualche modo vacui.
- Salve, sono Edward Cullen. Dovrei parlarti. Ti dispiacerebbe
seguirmi, per favore? -, chiese, educato, la voce intrisa di
gentilezza. Non ci pensai due volte.
- Certo -, acconsentii, sorridendo. Fece cenno di segurlo, e io
obbedii, stregata. Mi condusse nel parcheggio, che era deserto, e ci
fermammo vicino alla Volvo argentata. Probabilmente era sua. Mi si
avvicinò, e, senza preavviso, mi sfiorò una
guancia
con le dita. Erano gelate. Seguì il contorno della mascella,
sfiorandomi il collo e arrivando fino al mento. Una forte scarica
elettrica mi scosse.
- Bella -, ansimò, e mi spinse dolcemente contro la fiancata
dell'auto, le mani ai lati della mia testa. Ero imprigionata, e cercavo
di tenermi in piedi aggrappandomi alla macchina. Avvicinò il
volto al mio, inspirando il mio odore e sospirando.
- C-che cosa vuoi? -, riuscii a dire in un sussurro spezzato. Non avevo
paura, nemmno un po'.
- Te,
piccola e fragile umana -, disse piano. Non riuscii a capire. Come
poteva un dio
bello come lui... Desiderare una piccola
e fragile umana come me?
Con il naso, cominciò a sfiorarmi la fronte, le guance, il
collo. Mi mancò il fiato : stavo veramente perdendo la testa.
- Sei un dio? -, chiesi, la voce ridotta a un sussurro. Sorridevo,
felice. Spalancò gli occhi, e fece scivolare le iridi
violacee
nelle mie.
- Oh, no. Tutt'altro -. Sembrava esitante, ma desideroso di continuare
la frase. Sospirò. - Beh, tanto non potrai mai dirlo a
nessuno -, disse, stringendosi nelle spalle. - Ma te lo
chiedo
comunque : nella insesistente possibilità che tu sopravviva
a
tutto questo, dirai a qualcuno quello che sto per confessarti? -,
sussurrò al mio orecchio. Sopravvivere? A cosa? A che cosa
si
stava riferendo? Avrei voluto chiederglielo, ma persi la concentrazione
quando avvertii le sue labbra di ghiaccio sul mio orecchio.
- C-certo che n-no -, mormorai. Sorrise e ridacchiò.
- Io sono un demone dal viso d'angelo, il predatore più
veloce e potente che
esista. Sono un mostro che non dovrebbe esistere -, disse, con voce
suadente. A sorpresa, posò le labbra
ghiacciate sulle mie. Mi sentii svenire, e mi aggrappai con le mani al
suo petto forte e duro. Mi strinse a sè, così
tanto che
mi parve di sentire lo scricchiolio delle mie ossa che si sbriciolavano.
- Vampiro -, soffiò sulle mie labbra col suo dolce
respiro.
Sapevo benissimo cosa voleva dire : conoscevo le storie di vampiri,
dove queste creature fantastiche si nutrivano di sangue umano,
uccidendo. Eppure, non provai un briciolo di paura, anzi, desideravo
solo che mi baciasse di nuovo, che mi stringesse ancora più
forte in quella morsa di ghiaccio.
Quanto orribile poteva
essere la morte, se avveniva per mano di un angelo così
bello?
Con un gesto febbrile e improvviso, posai ancora le labbra sulle sue,
aggrappandomi alle sue spalle : fu un bacio irruento, dato senza
delicatezza come quello di poco prima. Dentro di me non provavo terrore
per la mia morte imminente, sentivo solo un gran desiderio. Ero felice,
inspiegabilmente felice. Dopo poco si staccò, di malavoglia,
ridendo sommessamente.
- Se fai così, però, non riesco più a
resisterti
-, disse, e il suo sguardo magnetico incontrò di nuovo il
mio.
- Non mi interessa -, mormorai, affondando il viso nell'incavo del suo
collo e stringendomi contro il suo petto.
Con una mano mi alzò il viso verso il suo. Il suo volto
perfetto mi fece girare la testa.
- Sai, sei la prima preda che non oppone resistenza. Non urli, non ti
agiti e non chiedi aiuto. Non sembri nemmeno impaurita -,
constatò, meravigliato.
- Non lo sono -, dissi, sincera. Mi sistemò una ciocca dei
capelli dietro l'orecchio, e sorrise. Sentii le sue dita scendere
dall'orecchio e sfiorarmi sotto il mento.
- Sei davvero strana, Bella Swan. E hai un profumo... davvero
meraviglioso -. Finì la frase ansimando.
Mi baciò di nuovo, delicato ma passionale, mentre sentivo il
suo
corpo fremere. Qualcosa mi diceva che stava perdendo il controllo. Si
scostò e socchiuse appena la bocca, e gli sfuggì
un
sussurro incomprensibile. Inclinò la testa di lato, posando
delicatamente le
labbra gelate sul mio collo. Un brivido mi percorse la schiena, quando
sentii
lo schiocco di un bacio. Sorrisi, e aumentando la stretta delle braccia
attorno al suo collo, posai la testa sulla sua spalla, lasciandomi
andare.
- Addio Bella, perdonami -, sussurrò, mentre sentivo i suoi
canini perforanti come lame affondare nella carne.
Sentii un
dolore tremendo nel punto dove mi aveva morsa, poi un bruciore
terribile, come fuoco, divamparmi nelle vene.
Sorrisi felice
e poi tutto diventò nero, mentre perdevo conoscenza tra le
braccia di quel meraviglioso angelo.
Angolino autrice :)
Sì, è vero, avevo promesso che non avrei mai
pubblicato qualcosa su Edward e Bella, ma avevo questa storiella nel
pc, poi non pubblicavo da un po' e ne sentivo la mancanza,
così non ho saputo resistere.
Beh, non che questa sia proprio una Edward/Bella, dato che lui alla
fine se la pappa *smile*
Ora che la rileggo, ammetto che questa Bella è un pochetto
inquietante °__° Buah, metterò l'avviso di
OOC *smile*
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che leggeranno questo obrobrio e
che magari lasceranno anche una recensione :)
Ah, piccola nota: so che sono mesi che non aggiorno la mia fic
Jacob/Bella, "Eyes On Fire", ma è un periodo che non riesco
più a scrivere niente di Twilight, anche perchè,
ad essere sincera, mi sto stufando. Lo vedo dappertutto, e per colpa di
questa stupida commercializzazione non riesco più nemmeno a
godermi i libri -.-"
Comunque, ringrazio tantissimo Sbranina,
matrix, virgi_lycantrope, ryanare, venusia, Fissie e Balenotta per averne
recensito i primi due capitoli e ringranzio infinitamente celia, FRINGLIT, LiLyScorpius4ever, matrix, ninfea_82, Raky, venusia e ysellTheFabulous per
averla inserita tra i preferiti, aggiungendo un ringraziamento a ragazza lupo che
l'ha inserita tra le seguite *^* Sono felicissima, davvero, e spero che
l'ispirazione per questa storia torni a farsi vedere T__T Spero di
riuscire a continuarla quest'estate, anche perchè ho in
cantiere un'altra long fic, questa volta su Death Note *-*
Comunque.. Grazie ancora a tutti <3
Un bacio,
Bea <3
Ah, scusate il titolo di cattivo gusto ^^" Ma non ho proprio resistito,
ho dovuto metterlo :D
*fugge*
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