Imperfetto

di hane
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IMPERFETTO
Ooooh! L'ho scritta che avevo dodici anni! Non è bella, ma è ricca di significati che forse, alla prima lettura, non riuscirete a comprendere. Ci sono molto affezionata, ed è questo il motivo per cui la pubblico. Trattatela bene, mi raccomando: ha resistito agli anni!

E' strano.
Difficile da credere.
Eppure la conferma arriva dai miei occhi.
I loro visi...
I loro sorrisi...
I loro sguardi...
Tutto vero, reale.

E' strano.
Le loro dita si intrecciavano in una stretta calda.
Le loro labbra si cercavano... si trovavano.
I loro fiati si mischiavano.
Un sentimento così forte, che diventava tangibile.
Odio.
Amore.
E sangue.
Era vero, reale.
Era tanto.
Emanava un sentore nauseante.

Il suo volto si è tinto di bianco per davvero.
L'ultimo ansito è uscito per davvero.
Il suo ultimo sussurro è risuonato nel buio e nel silenzio... per davvero.

L'hanno portato via.
L'hanno attaccato a dei macchinari.
"E' imperfetto," dicevano alcuni.
Eppure nella sua imperfezione c'era la perfezione più totale.
"Da rifare" dicevano altri.
"Lavoro e tempo sprecato" dicevano ancora altri.
"Macchinari sprecati..."

Eppure, se si definisce perfetto qualcuno che ama, mi domando se gli imperfetti non siamo noi umani.
Chi siamo per giudicare?
Chi siamo per porre fine all'unica cosa che di giusto c'è a questo mondo?

E lacrime dagli occhi chiusi...
'L'essere imperfetto' piangeva.
"Cos'è?" domandò qualcuno.


"L'ultima memoria che bloccava il sistema..."

FINE

Beh, è piuttosto scarna, soprattutto se paragonata agli altri miei lavori; ma, come detto prima, per me è un pezzo storico e ha il suo fascino.




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