Schiava

di Lady Hime
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Libertā.

Qualcosa d'irraggiungibile. Una parola che ripeteva nella sua mente, nel suo cuore astratto, tante tante volte.

Annaspava, si lamentava nell'udirla; era ironico, era prigioniera di una parola
ma era una parola carica di significati
come quel Nome

Sesshomaru...

Se fosse stata libera, se quella parola che racchiudeva le sue speranze, i suoi sogni e le sue paure, avrebbe fatto battere il suo cuore, insieme a lui avrebbe iniziato a vivere?
Lei non viveva, era schiava di sogni e di un padrone, che non avevano intenzione di farla diventare come il vento.

Libertā.

Quella parola Kagura la sussurrava tante volte, ogni giorno.
E ogni volta nel sentirla, ne moriva lentamente.




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