VOI, LE STELLE DEL CIELO
E’ buio questo cielo,
frustrato e colpito
dal mostro e dal gelo.
Arriva nel nero più nero,
sbatte, maltratta, trafigge:
cos’altro può fare davvero?
Ma nel cielo, in tutto l’orrore,
spuntano le stelle
senza fare alcun rumore.
E’ vero, ne vorremmo di più
a rischiarar la notte
e brillare in alto lassù.
Puoi pensare che in fondo
non fanno abbastanza
per quel cielo profondo.
Ma rifletti un attimo per favore:
come sarebbe quel cielo
senza il loro debole splendore?
E io dico grazie, ma grazie davvero
a tutti voi che siete le stelle del cielo.
Normalmente lascio il lettore libero di interpretare ciò che scrivo, ma in questo caso permettetemi di spendere due parole sul significato della poesia. E’ nata mentre tornavo dal lavoro, dopo la giornata di venerdì 20 gennaio in cui l’Italia intera è stata con il fiato sospeso in attesa di notizie, a volte positive, a volte negative, provenienti dalle zone colpite da sisma e maltempo. Vedendo le immagini di quanti si stanno spendendo senza sosta per trarre in salvo quante più persone possibile, ho sentito il dovere di ringraziarli in qualche modo, non è abbastanza, lo so, ma nel mio piccolo spero di esserci riuscita. Perché le stelle del cielo? Le ho osservate mentre tornavo a casa: splendevano nel cielo nero e mi è venuto in mente che per tutti i sopravvissuti strappati dall’inferno, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e quanti altri, sono stati veramente come la luce delle stelle che evita al buio di prendere il sopravvento. Non sempre accade così purtroppo e loro hanno anche l’ingrato compito di recuperare chi non ce l’ha fatta.
Grazie infinite a queste persone che nonostante tutto, vanno avanti.
E grazie anche a voi per il tempo dedicatomi.
La Luna Nera
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