D’inverno
avevamo freddo, ed era vero
E
vero era il
caldo d’estate
Coperti
da un
vecchio cappotto
o
in canottiera e
mutande
Credevamo
a Babbo Natale, ed era vero
Dispensava
regali
e allegria
All’ora
di pranzo avevamo sempre fame
Ed
era fame vera
E
mangiavamo del pollo che sembrava caviale
Avevamo
fratelli e sorelle,
occasionali
nemici o alleati
Si
perdeva o si vinceva
nei
pomeriggi assolati
fatti
di
silenzi imposti dalla siesta,
rotti
talvolta da grida di meraviglia,
parole
misteriose, risate soffocate
A
una cert’ora si
scendeva in piazza
coi
pattini a
rotelle o con le biglie
Per
dare qualche
bacio di nascosto
o
per comprare un
gelato
Desideri
proibiti
!
A
scuola col
grembiule e la cartella
I
capelli tagliati
dalle mamme..
Eravamo
così…
Uguali
fuori
Così
diversi
dentro…
Voi
siete
nudi d’inverno
coperti
d’estate
Per
il troppo
calore dei termosifoni
per
un sole malato
che fa male
Vestiti
da capo a
piedi con abiti costosi,
invecchiati
per finta
Babbo
Natale non
esiste da un pezzo
Ricevete
doni tutto l’anno
Finte
sorprese che
non sorprendono mai
L’ora
di pranzo
non c’è più
E
neanche la fame
Ipernutriti,
mangiate per mangiare
E’
fame finta,
come finto è il cibo che ingerite
Figli
della mucca
pazza!
Alleati
di voi stessi, eterni perdenti,
litigate
con i video-games
perché
fratelli
non ne avete avuto
nei
pomeriggi
desolati
fatti
di grida di
rabbia,
strilli
e parole
urlate a nessuno che dorme
In
piazza non si
va,
c’è
brutta gente,
piove
in inverno
e
d’estate c’è il
sole
Baci
sfrontati,
tanto
non è niente
E
nulla da
desiderare
A
scuola con il
cellulare
E
poche altre cose
Un
taglio alla
moda
e…
basta divise!
Siete
così diversi fuori...
Così
spaventosamente uguali dentro...
|