Candida, pura, perfetta.
Era così che Takao vedeva la neve ogni inverno, come un qualcosa di magico arrivato dal cielo.
Ora, però, tra piccoli pupazzi di neve creati dalla squadra, la perfezione era rappresentata da uno tsundere di quasi due metri. Il suo tsundere.
Midorima.
Un sorriso apparve spontaneo e un baciò si posò dolcemente sulla guancia arrossata del ragazzo, che arrossì ancora di più al contatto improvviso.
"Bakao! Siamo all'aperto!"
"Scusa, Shin-chan."
Midorima sbuffò e borbottò qualcosa, tornando poi imbarazzo al suo lavoro sulla neve.
Perfezione, pensò Takao, Shin-chan era davvero la perfezione.
Ed era tutta sua. |