Paura e speranza

di lucysal
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Narcissa guardava la notte che prendeva silenziosamente il sopravvento sul giorno. Il tramonto, però, le appariva di un inquietante color sangue. Che fosse un presagio? Lei non lo sapeva, ma aveva la sensazione che qualcosa stesse per cambiare nella sua vita. Percepiva il cambiamento con ogni fibra del suo corpo, era nell’aria, nelle voci provenienti dal piano inferiore, dai passi dell’elfo domestico che si muoveva indiscreto nel corridoio, persino nel respiro leggero e regolare di Draco che dormiva nella culla accanto a lei, ignaro di tutto quello che gli accadeva intorno. Quel tramonto, così scuro, sembrava incrementare quei funesti pensieri. Narcissa tirò di scatto le tende verdi smeraldo del balcone cercando di calmarsi. Si concentrò sul viso angelico di Draco, sorrideva, era felice, e una gioia immensa le riempì il petto scacciando momentaneamente tutta la malinconia che l’aveva assalita fino a qualche attimo prima. Un leggero bussare alla porta le ricordò le voci provenienti dal salone. Dobby, l’elfo domestico, le annunciò che sua sorella era in salotto, la donna però lo congedò affermando che era stanca e di non voleva essere disturbata da nessuno eccetto che da Lucius. Bellatrix le avrebbe perdonato questa scortesia. Quando ormai il tramonto era scomparso Narcissa aprì nuovamente le tende lasciando che la luce della luna illuminasse il viso del suo piccolo angelo. Nello stesso tempo vide la nera figura di Bellatrix uscire dai cancelli di Malfoy Manor. Solo allora Lucius salì al piano superiore “Tutto bene?” chiese avvicinandosi e prendendole la mano. Lei però non rispose subito, guardò per un secondo il figlio per poi perdersi negli occhi del marito. “E’ bellissimo. Non trovi?” Lucius annuì entusiasta, orgoglioso della loro creatura.
“Ho una strana sensazione, Lucius. Sono così felice di averti accanto, di avere te e Draco, ma ho paura. Paura che in tutto questo vi accada qualcosa. Paura di perdervi”
Lucius le ripose con un bacio, voleva farla sentire la sua vicinanza, la sua protezione, voleva farle sapere che le era accanto. Quando si separarono, mormorò: “Andrà tutto bene!” tre semplici parole bastarono per rassicurarla, per farla sentire meglio. Doveva essere forte, per Draco e per Lucius, ma soprattutto per se stessa; lei era una Black e come tale avrebbe lottato per la sua famiglia, per le persone che amava! Si strinse ancora di più al marito, Lucius le accarezzò la schiena lasciandola fare, le baciò la fronte e Narcissa sospirò pensando: “Si! Andrà tutto bene!”
 
 




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