Ancora
Mi batte.
Tum.
Il cuore. Veloce.
E soffocando i palpiti
e i colori che sublimano i miei occhi.
Le tue mani mi toccano,
mentre le telecamere scrutano ogni nostro battito e sospiro.
Si finge, qui, la
realtà di questo amore.
Si rileggono.. le
emozioni che dovremmo provare.
Si imparano.. le
sillabe che dovremmo esternare...
E ora, il calore. Il
torpore. Il dolore.
Di un liquido. Di un
brivido o di un tocco.
Mille occhi ci fissano
e indagano le nostre pelli e la nostra gioia.
Ma nessuno può
sapere.
Nessuno può
immaginare che tutto è reale.
E io soffocandomi
nell'ignoranza della paura ti guardo, bellissimo e innocente.
Contornato di luce,
sei, attraverso le mie iridi spastiche...e ti sfioro la pelle per
dirtelo.
Per confermare che
tutto questo è vero, anche per me.
Non ho la certezza del
tuo comprendere, ma continuo, lo voglio.
Affondo.
Sorrido.
E nessuno ci ferma.
All'improvviso
arriviamo, insieme, e la tua espressione sembra di estrema
beatitudine.
Chino il capo vicino al
tuo viso e lo sfioro.
E tu mi chiami.
''Gale''.
E' quello il segnale.
Me lo dici piano,
nell'orecchio, passionale.
Ti piace, tanto, come
sempre quando lo facciamo... io e te.
Sentiamo uno stop
in lontananza e io mi tiro su da un gomito.
Un
assistente viene a controllarci e io gli faccio cenno di sparire. E
con lui tutti gli altri.
Rimaniamo
soli, in silenzio, e le coperte sovrastano il nostro segreto.
Ma
quale segreto?
Randy
gli altri sospettano, immaginano, indicano e parlano..
Fino
a quando continueremo ad incontrarci così?
Fugaci,
veloci?
Ora
però accade anche sul set.
Non
ci riesco a resistere...non voglio.
Ma
vorrei tanto essere libero.
Libero
di accarezzarti quando ci salutiamo, fuori al teatro.
Libero
di guardarti come desidero.
Libero
di dormire insieme...
Ma
non posso lasciarmi andare nell'amore che provo per te...
Non
ci riesco.
Non
lo so.
E
ti guardo, ancora.
Mi
sorridi e mi prendi la mano.
Tu
hai capito.
Mi
hai accettato.
Se
io fossi stato un altro non l'avresti fatto, ma non ce la fai neanche
tu a stare lontano da tutto questo.
Rimaniamo
così per un po'.
E i
nostri cuori battono.
Il
mio soprattutto, per il dispiacere che ti sto provocando.
Ma
lo sai...
Dopo
un po' ti alzi tranquillo e ti rimetti i vestiti di scena.
Sei
carino lo stesso vestito da Justin. Infondo siete molto simili.
Ti
sorrido e mi accorgo dei tuoi occhi.
Non
sono tanto diversi da quel ragazzino.
Si
illuminano.
Scalpitano
per l'appartenenza a ciò che si ama.
Sfuriano.
Si
disperano, ma al contrario.
Perché
tu lo sai che per me sei l'unico uomo.
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