Ancora

di Violum
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Ancora




Mi batte.

Tum.

Il cuore. Veloce.

E soffocando i palpiti e i colori che sublimano i miei occhi.

Le tue mani mi toccano, mentre le telecamere scrutano ogni nostro battito e sospiro.

Si finge, qui, la realtà di questo amore.

Si rileggono.. le emozioni che dovremmo provare.

Si imparano.. le sillabe che dovremmo esternare...

E ora, il calore. Il torpore. Il dolore.

Di un liquido. Di un brivido o di un tocco.


Mille occhi ci fissano e indagano le nostre pelli e la nostra gioia.

Ma nessuno può sapere.

Nessuno può immaginare che tutto è reale.


E io soffocandomi nell'ignoranza della paura ti guardo, bellissimo e innocente.

Contornato di luce, sei, attraverso le mie iridi spastiche...e ti sfioro la pelle per dirtelo.

Per confermare che tutto questo è vero, anche per me.

Non ho la certezza del tuo comprendere, ma continuo, lo voglio.

Affondo.

Sorrido.

E nessuno ci ferma.

All'improvviso arriviamo, insieme, e la tua espressione sembra di estrema beatitudine.

Chino il capo vicino al tuo viso e lo sfioro.

E tu mi chiami.

''Gale''.

E' quello il segnale.


Me lo dici piano, nell'orecchio, passionale.

Ti piace, tanto, come sempre quando lo facciamo... io e te.

Sentiamo uno stop in lontananza e io mi tiro su da un gomito.

Un assistente viene a controllarci e io gli faccio cenno di sparire. E con lui tutti gli altri.


Rimaniamo soli, in silenzio, e le coperte sovrastano il nostro segreto.

Ma quale segreto?

Randy gli altri sospettano, immaginano, indicano e parlano..

Fino a quando continueremo ad incontrarci così?

Fugaci, veloci?

Ora però accade anche sul set.

Non ci riesco a resistere...non voglio.

Ma vorrei tanto essere libero.

Libero di accarezzarti quando ci salutiamo, fuori al teatro.

Libero di guardarti come desidero.

Libero di dormire insieme...

Ma non posso lasciarmi andare nell'amore che provo per te...

Non ci riesco.

Non lo so.


E ti guardo, ancora.

Mi sorridi e mi prendi la mano.

Tu hai capito.

Mi hai accettato.

Se io fossi stato un altro non l'avresti fatto, ma non ce la fai neanche tu a stare lontano da tutto questo.

Rimaniamo così per un po'.

E i nostri cuori battono.

Il mio soprattutto, per il dispiacere che ti sto provocando.

Ma lo sai...

Dopo un po' ti alzi tranquillo e ti rimetti i vestiti di scena.

Sei carino lo stesso vestito da Justin. Infondo siete molto simili.

Ti sorrido e mi accorgo dei tuoi occhi.

Non sono tanto diversi da quel ragazzino.

Si illuminano.

Scalpitano per l'appartenenza a ciò che si ama.

Sfuriano.

Si disperano, ma al contrario.

Perché tu lo sai che per me sei l'unico uomo.











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