Vivi solo per me, dolce rosa mia

di DD_Diddi
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Vivi solo per me, dolce rosa mia


 

Accarezzo questa rosa rossa con un dito. Sfioro prima i suoi morbidi petali, passo il dito su ognuno godendomi la freschezza che mi trasmette. Sono così morbidi, vellutati, fragili. Mi basterebbe premerli fra due dita, delicatamente e si ammoscerebbero. Perderebbero la loro bellezza. Poi il mio dito si sposta sul gambo resistente, toccando ogni spina. Non ho paura di sanguinare, ciò che dovrebbe proteggere questo stupendo fiore non è poi così forte. Almeno non per me, che ho colto questa rosa permettendole di vivere in un vaso degno di essa. Me ne prendo cura io ora che non è più la terra a farlo.

 

Un petalo cade dolcemente sul tavolo, sorrido malinconica. La volevo tutta per me, ma vivrà molto meno qui in questa piccola stanza. Mi siedo sulla poltrona e osservo quel poco che c'è qui dentro.
 

 

Fuori il Papa viene assassinato, guerre di uomini, di religione.

E' uno scandalo, persino gli atei rimangono interdetti, la Chiesa subisce un grosso colpo.

Un messaggio chiaro, un affronto che non passerà inosservato, qualcosa inizia a muoversi.
 

 

Passo il tempo a intrattenermi come posso: leggo, dipingo, cucino; faccio quello che mi è consentito fare qui dentro. Non è molto, non ho potuto portare granchè ma inganno il tempo. La mia bella rosa non ha nemmeno un po' di Sole, le cambio l'acqua ogni giorno eppure un altro petalo cade.
 

 

Molti oggi muoiono, come sempre e più del solito.

Del resto quando le potenze scendono in campo armate non importa chi è in mezzo.

C'è molto da proteggere, ma giurano che è necessario.

Per noi.

Città vengono distrutte, c'è ancora più fame oggi.

C'è tanto dolore.

L' intero mondo ne è carnefice e vittima.


 

Non oso uscire, non voglio vedere. Resto qui e continuo a pensare a me. E alla mia dolce rosa, mi sembra più moscia oggi. Non so cosa fare. La osservo, ho sempre cercato di tenerla con me. Di tenerla perfetta come era, eppure le ho fatto mancare qualcosa. Noto un altro petalo poggiarsi sul tavolo.
 

 

Varie scosse in tutto il mondo, la terra trema e trema la gente.

Devasta dove è già stato devastato.

Tra le lacrime ci si chiede perchè.

Non bastano le guerre, ora anche la Terra.

Alcuni cercano la tranquillità in un futuro mentre il cuore è in tumulto.


 

Sono molto triste, non ha per niente un bell' aspetto. Non posso fare niente se non osservarla appassire lentamente. Cerco di trovare altre passioni fra tutte le cianfrusaglie, ma nulla può pareggiare la bellezza che avevo in un vaso. Distratta non noto un altro petalo cadere.
 

 

C'è tanto, troppo caos. Ogni parte del mondo agisce.

Tenta di difendersi, attaccando ma non importa come.

Paesi contro paesi, persone contro persone.

Qualcuno esagera, un lancio di bombe atomiche.

Muoiono altre persone.

Altra terra viene rasa al suolo.

Contaminata.


 

La mia rosa è appassita ormai, è secca. Era così incantevole. Sono stata molto stupida ed egoista. Se l'avessi lasciata dove l' ho colta avrebbe resistito ancora a lungo. L' ho privata della sua natura e l' ho distrutta. Il roseto da cui l'ho presa sarebbe rifiorito, numerosi boccioli al posto della mia rosa rossa. Mi piace pensare che sarebbero stati i suoi bambini, i suoi discendenti. Triste la sfioro di nuovo, in un attimo cadono tutti i petali e la mia rosa non c'è più.


 

Il mondo cerca di ricomporsi.

Ma la Terra gli è ancora contro e non solo.

Ora arriva dallo spazio.

Una buona parte del pianeta viene oscurata, la parte più fortunata.

Non soffriranno.

Grandi nubi coprono ogni dove.

E' familiare, vero?

Gli altri soffrono la fame, soffrono per il loro futuro.

I Grandi vogliono scappare, ma è impossibile.

Le nubi non consentono il passaggio, troppo pericoloso.

 

 

Poi.. poi il nulla.

Tutto torna in equilibrio, come è giusto che sia.

La pace invade ogni luogo.

 

 

 

 

 

 

 

§Ispirata alle profezie di Nostradamus, non poi così impensabili.§





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