Finalmente il gruppo composto dai cinque guerrieri celesti e la
sacerdotessa è giunto al villaggio di Tomite.
Il ragazzo ripensa alla mattina, quando aveva rincontrato l'amico
Hikitsu e poi aveva liberato la sorella di lui, Aira...Aira, che aveva
imprigionato un anno prima in una montagna di ghiaccio per un errore
voluto dal destino, perchè in realtà era suo
fratello Hikitsu che voleva sfidare...Credeva fosse stato lui la causa
dei mostri e dell'incidente del villaggio e l'attacco a sua madre...
Ripensa che è stato tutto un terribile equivoco, possibile
che avesse rimosso così il ricordo di quel giorno?
Perchè è riaffiorato nell'istate in cui si sono
rincontrati?
Solo una gran confusione in testa!
Tomite si sdraia sui cuscini colorati nella sua tenda e chiude gli
occhi, rivive i momenti i cui Tokiko, la sua sacerdotessa era sparita
in una luce argentea da lei emessa durante la battaglia...E poi il
ritorno dal suo mondo poco dopo...E lei abbracciata stretta a Rimdo...
Ormai come il ragazzo le aveva detto sulla montagna il giorno prima non
aveva piu' speranze, nessuna possibilità...Lei e Rimdo si
amano....E lui vuole solo dimenticare...
Ad un tratto, il sorriso di Aira gli appare davanti agli occhi, il viso
della ragazza che non aveva piu' rivisto dal giorno dell'incidente...
"quante giornate passate insieme a lei e a suo fratello" dice tra
sè e sè Tomite; "le lunghe cavalcate al i bagni
nel fiume d'estate, i tiri con l'arco.."
Gli sembra tutto così lontano, anche Aira gli sembra
lontana...
Ma nonostante sappia che era stato lui a congelarla per un anno intero,
quando l'ha liberata con il suo potere gli ha regalato uno dei suoi
piu' splendidi sorrisi...
" E' come una luce in una mattina d'inverno, un delicato tepore..." E
si addormenta.
"Tomite...Ti ho portato qualcosa da mangiare" la madre scosta la tenda
ed entra, lo guarda amorevolmente mentre dorme e proprio mentre se ne
sta andando Tomite si stropiccia gli occhi insonnoliti e le sussurra:
"Grazie mamma!"
Lei gli sorride "Mangia e se vuoi dopo vieni nella tenda accanto che ti
preparo un bagno caldo!"
Tomite è davvero felice di essere tornato a casa, ma se che
domani dovrà ripartire in viaggio con i suoi compagni verso
la capitale del regno meridionale, alla ricerca delle ultime due stelle
di Genbu.
Poi un nuovo pensiero ad Aira che ora è tornata...Ma
chissà quando si potranno rivedere...E questo lo rende
malinconico.
Finito il bagno si mette i vestiti che la madre gli aveva appoggiato
sulla sedia.
" Strano, questi sono quelli per le feste" ma non ricorda se ci fosse o
meno un evento particolare quella sera!
E così decide di andare a fare una visita nella tenda
dell'amico Hikitsu per sentire come stia Aira.
Arrivato alla tenda pensa a tutte le cose che vorrebbe raccontare alla
ragazza, ma una volta entrato rimane immobile, non riesce a dire niente.
Davanti a lui Aira si sta pettinando i lunghi capelli dorati che le
ricadono dolcemente lungo la vita, indossa un abito stupendo rosso,
luminoso sulla sua pelle bianchissima e morbido con dei fiori decorati
sull'orlo della gonna, dei lunghi nastri di raso rosso le chiudono il
corpetto sulla schiena ed altri le adornano le treccine quà
e là nei capelli.
" Ciao! Non pensavo saresti venuto!" gli dice la ragazza un po'
sorpresa.
"Ehm..." Tomite è imbarazzato, rosso come il vestito di lei,
non sa che dirle...
Proprio in quel momento enta Hikitsu: "Uhuh, mi sono perso qualcosa?"
Tomite gli da una frecciata: "Direi di no!"
Hikitsu guarda la sorella e da' una pacca all'amico: "Su'!!! Portala
alla festa! Divertitevi un po'!!"
Tomite piu' imbarazzato che mai: "Ehm...Quale festa?!"
Interviente pronta Aira: "Ma come?! Sei stato via un po' e
già non ricordi piu'?! E' la festa in onore di Genbu! Si
festeggia tutti gli anni!!!"
"E' vero!" ammete Tomite " Non pensavo fosse già passato
così tanto..."
" Su su!!" Hikitsu butta letteralmente i due ragazzi fuori dalla tenda
" Aspettate! Avete dimenticato le maschere!" E gliele tira un paio...
Le indossano subito: Aira ne ha una bellissima dalle sfumature Bordeaux
e nere, un misto tra un fiore esotico e una farfalla gigante, Tomite ne
ha una verde scuro con decorazioni laterali blu cobalto.
" E vedi di riportarla presto, eh!" lo canzona Hikitsu facendogli
l'occhiolino.
Tomite ha mille pensieri per la testa, riesce pure a sentire il profumo
della ragazza..Dolce come un fiore nella neve...
"Wow! Quest'anno il falò è enorme! Guarda quante
bancarelle! E quante persone!" urla Aira iniziando a saltellare.
Tomite si sente piu' a suo agio, Aira è sempre la stessa
ragazza solare ed allegra che si ricordava!
" Che ne dici di andare a vedere le bancarelle?! " propone lui dopo
aver visto che si sono gia' aperte le danze! Non gli è mai
piaciuto ballare e di certo non voleva commettere gaffes proprio
stasera!
"Ok, ci sto! Prendiamo dei dolcetti!"
E così tra una bancarella e l'altra, tra una battuta e tante
risate, il tmepo passa velocemente.
Si siedono su una panchina poco distante dal falò attorno al
quale balla tutto il villaggio o quasi.
Aira si attorciglia i capelli al dito ed osserva con aria sognante i
ragazzi che ballano e lo scoppiettio del fuoco.
Tomite è così vicino alla ragazza, non sa davvero
se invitarla o meno a ballare...Che fare??
Aira si volta, un sorriso incantevole rischiarato dalle luci della
festa: "Andiamo a ballare pure noi?"
Tomite annuisce e...Prende per mano la ragazza.
Lei lo guarda sorridendo prima di buttarsi nella folla.
Il ragazzo intravede Takiko con Rimdo ma ormai ha occhi sono per Aira...
E ballano nella notte che scende, nel profumo della legna che brucia
sotto un cielo stellato come non mai, nelle risate della gente del
villaggio, nei mille colori che gli brillano attorno, nella melodia che
i suonatori stanno componendo...
Tomite si sente come in un vortice coloratissimo, non si sente affatto
a disagio sebbene sappia benissimo di essere negato nelle danze
tradizionali...
Vede solo lei, i suoi occhi nascosti dalla maschera, le sue labbra a
bocciolo...
Il tempo sembra scorrere diversamente: un minuto o un'ora: che importa?
Aira si avvicina a Tomite e gli sussurra all'orecchio: "Facciamo una
pausa?!"
"Va bene! Dove vuoi andare?"
"Mmm...Seguimi!" E afferra la mano del ragazzo, la stringe e iniziano a
correre.
Le grida di festa e le luci sembrano lontane, ora si sente solo il
silenzio della notte interrotto dal canto delle civette.
" Eccoci!" gli fa Aira.
Sono su una collinetta, su un prato rischiarato dalla luce lunare,
davanti un po' in lontananza il grande falò e gli abitanti.
Si siedono sull'erba fresca, i ciuffi illuminati di rugiada e si
tolgono le maschere.
Sono così vicini..
" Le stelle stanotte si vedono benissimo!" Esclama Aira.
"Già.."
Entrambi con il naso all'insù fanno a gara a riconoscere le
varie costellazioni.
"Suzaku e Byakko!" indica la ragazza "E di qua Genbu e Seiryuu"
"Wow ma sei un'esperta, eh?!" La interrompe Tomite.
"Eh, già...Inoltre conosco moltissime stelle..."
"La mia è vicina a quella di tuo fratello..."
"Lo so..." sussurra Aira e subito dopo arrossisce, come se avesse detto
chissà cosa.
Tomite non capisce bene il perchè ma si sente felice...
"Una stella cadente!!!" urlano insieme...Si guardano e ridono
poi..."Presto! Il desiderio!" Urlano sempre insieme e chiudono gli
occhi come se così si potesse meglio avverare.
"Non credo si avveri.." dice piano Aira
"Ah, non credo nemmeno il mio..."
Aira si sdraia sull'erba, i suoi capelli ricadono sulle gambe
incrociate del ragazzo.
Silenzio.
"Sai, mi dispiace tantissimo dell'incidente dello scorso anno.."
Lei scuote la testa.
"La vedi questa pietra?" Si stacca il ciondolo dal
collo..."Me la regalasti la scorsa estate quando eravamo al fiume con
mio fratello" e continua: "Sai, quando mi hai congelata si è
staccata dalla collanina che portavo e l'ho tenuta stretta nella mano
tutto il tempo, nella speranza di rivederti..."
Tomite è sorpreso, ma ciò che lo sorprende di
piu' è vedere le lacrime della ragazza subito dopo.
Lei fa come per rialzarsi ma il ragazzo le prende una mano e la fa
voltare.
Si ritrovano abbracciati, lui le posa gentile le mani sulle guance come
per asciugargliele.
Gli occhi di Aira scintillano come stelle in questa notte di primavera.
Tomite si avvicina alle sua labbra.
Silenzio.
Un bacio lungo e fresco nella brezza della collina.
"Ti voglio bene da sempre...Aira io ti..."
"Amo" completa la ragazza.
E fu dolce come i fiori di ciliegio che stavano sbocciando.
"Domani partirò pero...io..."
"Ssshhhh!!!" lo interromper Aira
"Solo per stanotte...Solo tu ed io..."
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