Sono sempre stata una ragazza superficiale, che non guardava mai oltre
l aspetto delle persone.
Ho sempre avuto tutto, viziata al massimo. Ricca, un enorme villa,
figlia del presidente di un azienda.
Ero anche la ragazza più famosa del mio paese,
poichè ero una ballerina di danza classica molto conosciuta
e in tanti venivano a vedere i miei spettacoli.
Tutti mi portavano rispetto, la mia scuola era ai miei piedi. Tutti mi
veneravano e avrebbero voluto essere come me.
Ero fiera di me, orgogliosa della mia ricchezza e del mio nome: Katia.
Ma c era qualcosa che mi mancava, la felicità. Credevo di
sapere che cos era, credevo di avere tutto ma la cosa più
importante mi mancava.
Ma non potevo saperlo.
Come sempre, giravo a braccetto con la mia migliore amica per la
scuola. Tutti ci guardavano, eravamo le ragazze più belle.
Io in assoluto, Mimi per seconda.
- E' bellissima questa gonna, tesoro- si complimentò con me.
- Lo so, è mia. Come può non piacerti....- ovvio
no?
- Ehi ragazze stasera che fate?- era una amica di Mimi. Oddio ci stava
ancora a provare per entrare nel nostro duo the best.
- Ehi, lo dici poi a qualcun altro e poi...- fissai disgustata la sua
maglia - Dio, vatti a cambiare tesoro...- la troncai li e me ne andai
con Mimi.
Mi sembrava che a lei stesse simpatica quella cozza.
- Come può piacerti una persona del genere?- le chiesi senza
volerlo sapere veramente.
Intanto, mi concentravo sui saluti delle ragazze e dei ragazzi, come
tutti i santi giorni.
- No, non mi piace- mentì arrossendo.
Passavo tutta la mattinata a venerarmi davanti allo specchio. Elogiando
il mio viso, le mie labbra carnose, la mia pelle di porcellana, e i
miei occhi verde smeraldo...
- Cosa facciamo stasera?-
- Di sicuro tutta la città verrà a vedere me a
teatro. Quindi vieni anche tu, vero?- dissi non guardandola.
- Certo...- rispose annoiata.
Era il quindicesimo spettacolo che facevo in quei 2 mesi di settembre e
ottobre.
Tutta la mia classe mi stava aspettando in atrio, mentre a me mancavano
10 minuti per entrare in scena.
Io ero la prima ballerina, la più importante. Beh...io ero
importante in tutto.
Feci il mio primo balletto, mi impegnai al massimo, e sentivo gli
applausi calorosi del pubblico. Ero certa che se anche fossi entrata
senza far nulla, avrei ricevuto tutto quel calore.
Entrai nel mio camerino, pronta per la seconda carica di trucco. Il mio
staff era eccezionale.
- Non così tanto!- Rimproverai la prima truccatrice, che mi
stava mettendo kili di ombretto blu sugli occhi.
La mia acconciatura era superba, con tutti quei brillantini e quei
boccoli dorati e delicati che mi ricadevano sulle spalle.
- Basta, basta! Lavoro con degli incompetenti...- mi lamentai uscendo.
Ero esausta. Tutta la giornata studiavo per la mia interrogazione di
latino e la sera dovevo andare a teatro per esibirmi.
Uscii fuori, dall uscita di sicurezza per prendere una boccata d aria.
Mancavano ancora 5 minuti al mio rientro.
Guardai la luna, lei era l unica più bella di me in quel
momento.
Sentii dei passi provenire dietro di me e mi girai spaventata.
Era un ragazzo alla moda, con un paio di jeans e una giacca di pelle.
Probabilmente, un mio fan, pensai sicura di me stessa.
- Ehm...potresti venire un attimo con me?- chiese questo ragazzo tutto
agitato, guardandosi a destra, sinistra e indietro furtivamente.
Provò a prendermi per un braccio, ma io indietreggiai.
- Come?- chiesi incredula e spaventata - E tu chi saresti?- dissi
altezzosa. Nessuno poteva parlarmi e trattarmi in quel modo. Chi si
credeva di essere?
- A dopo le presentazioni... ma adesso per favore- si
avvicinò nuovamente.
Per favore? Per favore a me? Tsè...
Lo guardai meglio in volto: aveva degli occhi chiari( non potevo essere
certa del colore perchè era buio), i capelli neri rialzati
leggermente da un pò di gel. Ed ero completamente inebriata
dal suo dolce profumo.
Era veramente carino, ma maleducato. Di certo, non avrebbe mai
funzionato tra di noi.
- Si può sapere cosa vuoi? Ora chiamo la sicurezza- dissi
voltandomi per afferrare la maniglia della porta.
- No!- esclamò lui e in un attimo mi piombò
addosso, portandomi una mano alla bocca.
Lentamente, sentii i sensi paralizzarsi e gli occhi chiudersi.
Sprofondai nel sonno buio e vorace, tra le braccia
di uno sconosciuto.
Eccomi quiiiii!
Però con un altra storia... Beh che ve ne pare? Aspettate
eh...questo è solo l inizio, come idea mi piace abbastanza e
spero che prenda anche voi. Spero di non deludervi mai ^^. Un bacione e
buona lettura... silvietta <3
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