Vi
è mai capitato di sentirvi come se guardaste il mondo da
dietro una vetrina e tutto - la vostra vita, le persone che vi
circondano o anche solamente la gente in generale - vi apparisse
semplicemente troppo lontano, vuoto o indifferente? Questa poesia nasce
proprio dalla malinconia di uno di quei momenti e da un tentativo di
ridare un po' di colore e speranza al mio umore in caduta libera verso
la depressione totale, spero renda senza risultare esagerata o troppo
confusa. E confido in qualche anima pia che mi dia almeno qualche
spunto per capire se sono riuscita a mettere insieme qualcosa di
decente, o se sia meglio invece che mi dedichi a fare il fornaio! (Per
quanto nulla mi assicura di esservi maggiormente portata che nella
scrittura... ^^;;;) Bye bye a tutti! :)
*** Strade
d'asfalto ***
Oltre gli occhi inanimati
di finestrini opachi,
solo sterile immobile pietra.
Nel cielo argenteo
di bianco fumoso,
nuvole spesse
piano s’involano,
finché nelle nebbie,
incolori, non sfumano.
Come foglie morte,
giù dagli alberi scheletrici,
sciamano sull’asfalto
auto veloci, vuote e silenti,
non hanno una meta,
solo una via, persa nel nulla.
Mondi dimenticati
s’ignorano e passano,
lampi metallici
dalla vita fugace.
Non cedo e ostinata ancor ricerco
le solitarie, perdute orme
dell'antico errante maniero
che è il nostro azzurro Cielo.
Ma traccia alcuna non v'è rimasta
del suo sentiero d'esilio triste
e con l'ultima, flebile scia di luce remota
sua passata presenza ora svanisce.
In questa candida apatia,
dove tutto sfoca e sbiadisce,
nell'animo mio catturo e conservo
quel labile filo d'orizzonte lontano.
Negli occhi i colori che non sono,
una meta che ancor non trovo,
ma in un luogo che non ha dove
sento chiara tua voce e calore.
Percorro una strada senz’anima
di vuoto, morto grigiore,
ma su questo nebbioso cammino
quel dove troverà il mio destino.
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