16 febbraio 2017

di Arrow of the Mockingjay
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16/02/2017


Scendo dal treno e la realtà mi colpisce come quando ti svegli e capisci che era tutto un sogno.
É stata una giornata particolare. In realtà, non la giornatain sè, ma le ultime 2/3 ore, da quando è finita la giornata di scuola.
Fuori c'è ancora luce, luce limpida, temperatura piacevole.
Decidiamo di non correre per prendere il pullman per prendere treno.
Prendiamo il tram, parliamo di film, filosofeggiamo, ridiamo. Scendiamo un Piazza Castello.
Un sacco di persone vivono qualche momento della loro vita lì.
Musica di tamburi da un angolo della piazza.
Immaginiamo il tutto ambientato negli anni '20.
Parliamo, filosofeggiamo, ridiamo.
Prendiamo il pullman.
Non abbiamo mai guardato l'ora.
Sto per tirare fuori il telefono per dire ai miei genitori che ho perso il treno quando mi chiede di indovinare che ore sono.
Non lo so, sbaglio di 10 minuti.
Siamo in orario.
Scendiamo dal pullman.
Il treno é in ritardo.
Saliamo sul treno.
Silenzio.
Scrive.
Disegno.
Silenzio.
Tre disegni particolari come il pomeriggio ma non calmi.
Mi fa leggere ciò che ha scritto.
Ci sono anche io.
Con calma abbiamo fatto più in fretta del solito.
Il destino ha rifiutato la nostra idea di perdere il treno, concordiamo.
Scendo.
Grazie.
Doccia gelata di realtà.








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Resoconto di un calmo, diverso pomeriggio di febbraio.
Grazie a L del pomeriggio. Grazie.
AotM




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