Smile
Ti
vedo arrivare…
Tu che scherzi con le amiche e sorridi sempre a tutti.
Tu con quelle tue gonne a balze e con merletti abbinate a camicette in
stile vittoriano, come per sembrare una bambola o, forse, per vedere con
gli occhi di essa un mondo migliore.
Tu che giri tranquilla tra la gente nel quartiere di Hirajuku con quel
tuo parasole nero con merletti bianchi per proteggere la tua delicata e
diafana pelle di umana.
Volgi il capo verso di me, mi sorridi, saluti le tue amiche e ti
avvicini correndo.
-Sesshomaru-sama!-
T’inchini per salutarmi. Non dico niente, non un cenno, non
una parola: il solo fatto che le mie iridi demoniache si concedono una
sola occhiata verso te, inferiore femmina umana, è
già tanto.
E sorridi ancora.
-Oggi è una splendida giornata, non trova?-
Alzo gli occhi al cielo terso e noto - con rammarico- che è
veramente una splendida giornata.
-Finalmente dopo tanto piovere il sole ha deciso di spuntare!-
-E’ per questo che sei felice?- Lo so, non è da me
interessarmi ad i cambiamenti d’umore d’un umano,
ma mi preme sapere il perché di tanta gioia assurda, nel suo
volto da bambina, che non possedeva nelle giornate uggiose e grigie.
-Beh, sì, ma sono felice anche del fatto che lei
è qui.-
Già, purtroppo sono quiì.
Sono qui perché ho un appuntamento con lei.
Ed ho un appuntamento perché non piove e lei è felice
di ciò.
-Dove andiamo di bello? Al cinema? O preferisci andare in biblioteca? O
prendiamo un gelato? Anzi, facciamo tutte e tre le cose? Certo, andiamo
prima al cinema, poi in biblioteca ed infine prendiamo un gelato! Che
dice?-
Annuisco.
Inizia a saltellare felice sul posto battendo le mani:
com’è infantile, basta così poco per
metterle allegria?!
Gli esseri umani sono così scontati e dannatamente semplici.
Prendi la mia mano e mi trascini per le strade affollate di Tokyo
diretta al cinema, forse per vedere quegli stupidi film sentimentali
che le tue coetanee adorano, ed io ti lascio fare, solamente per
godermi quel tuo sorriso così spontaneo e concedermi un
attimo di spensierata umanità.
Ma tu guarda come è fetente il destino: Io, Sesshomaru,
schiavo del sorriso della mia piccola bambola, della mia piccola Rin.
Ed
eccomi con la mia prima flash-fic e questa volta su un pairing a me
strano: Sesshomaru e Rin. In principio questa storia la volevo fare
con Sessho e Kagu, ma avevo un piccolo capriccio che volevo soddisfare,
infatti desideravo ardentemente che la protagonista femminile fosse una
GothLoli e secondo voi Kagura - bella, aggressiva e sensuale- starebbe
bene nei panni di una Gothic Lolita come Rin? Così
è nata sta cosa. Chiedo inoltre scusa se il finale
è dannatamente simile a quello della drabble "Il nulla", so
di non essere originale XDDD! Ora vi saluto!! Sauuuu!
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