Frankie, un po preoccupata, un po impaurita, non trovò altra
soluzione che chiamare la sua migliore amica Martha, così da
consultarsi con lei.
Si misero d'accordo e portarono la piccola Megan da uno psicologo, ma
la visita prese una piega del tutto inaspettata; durante l'esame, il
dottore e la bambina era da soli e uno strano alone di pura
oscurità cominciava a delinearsi alle spalle di Megan;
l'uomo, pensando fosse solo una sua illusione, si tolse gli occhiali,
si stropicciò gli occhi e diede un'altra occhiata... quando
li riaprì, la piccola era davanti a lui, il suo sguardo
incrociava quello dell'uomo. Quest'ultimo urlò in preda al
panico, costringendo la madre e l'amica della giovane a fare breccia
nella stanza... lì trovarono Megan e lo psicologo seduti,
nella stessa posizione nella quale li avevano lasciati, la bambina
felicemente sdraiata e lui con le spalle alle finestra, anche se con un
viso, a dir poco, pallido
- Capito di cosa
parlavo Martha? Lo hai sentito anche tu stavolta -
riferendosi alle strane grida... l'amica non disse nulla, piombata in
un preoccupante silenzio
- Tttto bene dottore?
- chiese - S-si
signora, c-ci lasci un attimo da soli - rispose lui.
Uscirono, tornarono in sala d'attesa e rimasero entrambe a fissarsi i
piedi, incrociando nervosamente i pollici... centinaia di pensieri
affollavano le loro menti, uno soprattutto le turbava; "Cosa sta
succedendo?".
Prima della fine della seduta il dottore, irreparabilmente scosso da
quanto successo prima, si sentì dire con voce "profonda" da
Megan
- Scappa se tieni alla
tua pellaccia puerile umano... sarai il prossimo - ... il
giorno dopo il suo studio chiuse del tutto, lasciandolo momentaneamente
senza lavoro.
La famiglia tornò a casa dove, ad aspettarli, trovarono il
padre della bambina, Bob... la piccola salì in camera
così come ordinatole dalla madre e chiuse la porta.
Dalla sua stanzetta sentiva tutto l'incredibile litigio che stavano
portando avanti i suoi genitori, mentre la povera Martha, impotente,
rimaneva a guardare
- Secondo te potranno
mai andare d'accordo? - chiese Megan al muro Uno strano
sibilo si udì nell'aria, facendo sorridere la ragazza per
alcuni secondi
- Si hai ragione... non
potranno mai cambiare, sono adulti; sono stupidi -
Continuava a parlare apparentemente allo specchio della sua camera...
che si fosse trovata un amico? Magari lo stesso che aveva terrorizzato
a morte lo psicologo poco prima? La sua ultima risposta fu un
compiaciuto "si".
Una strana ombra avanzo' verso di lei, lentamente, mentre dei versi
ansimanti riempivano quel silenzio.
La piccola si vide sollevarsi dal letto di diversi centimetri, apri' le
braccia e piego' la testa all'indietro.
Qualcosa le strappo' la maglietta, le graffio' la pancia disegnandole
una croce all'altezza dello sterno e, dopo un lampo accecante, cadde in
un profondo sonno; ma qualcuno aveva assistito a tutta la scena...
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