Lya l'angelo caduto

di __Lily
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DUE



E mentre la rabbia del nero faceva tremare la casa, un tuono rimbombò nel cielo limpido e azzurro, e Lya, finalmente tornò a respirare e rilassarsi.
Conosceva quel rombo era inconfondibile alle sue orecchie, gli occhi le si riempirono di lacrime; erano salve!
Giacomo comparve in una luce ancora più chiara della sua, era giovane bensì fosse membro del consiglio degli anziani, uno dei più importanti, si era meritato il ruolo che ricopriva. 

Giacomo la guardò in modo truce, il suo sguardo era carico di rimproveri.
«Damian!» aveva urlato lui. 
Damian smise di far tremare tutto e i suoi occhi si colmarono di rabbia. 
Un tempo lui e Giacomo erano stati amici incredibile da credere dato la situazione, ma Lya lo sapeva, l’angelo nero un tempo era stato un angelo bianco. 
«Giacomo, quanto tempo amico mio»
«Taci! Tu hai disonorato quella che era la nostra amicizia, hai disonorato te stesso e la nostra missione!»
«Io non ho disonorato nulla! Ho avuto il coraggio di fare una scelta Giacomo, quella stessa scelta che tu non hai avuto il coraggio di compiere!»
«Come osi?!»
«Non sono io ad aver osato troppo! Sarò anche uno dei neri ora, ma non ho dimenticato le regole dei bianchi, quelle regole che Lya sembra non conoscere!»
L’angelo anziano spostò il suo sguardo colmo di dolore su Lya e sulla sua protetta, Marie. 
«Lya! Oggi hai violato due delle nostre regole fondamentali!»
«Giacomo… mi dispiace ma se non avessi fatto qualcosa l’anima della mia protetta sarebbe stata dannata e lei sarebbe diventata una di loro. Io volevo solo proteggerla.»
Giacomo aveva ascoltato in silenzio le spiegazioni di Lya, certo aveva sbagliato e gli anziani l’avrebbero punita ma le sue ragioni erano giuste. 
Quella era tutta colpa di Damian. 
Giacomo tornò a lui, i suoi occhi colmi di rimpianto per non essere riuscito a salvare il suo amico del male, lo aveva visto trasformarsi in uno dei neri davanti ai suoi occhi, impotente. 
«Vattene.»
Fu tutto ciò che riuscì a dire all’angelo nero, Damian cambiò espressione e per un istante tornò ad essere l’angelo bianco che Giacomo ricordava. 
«Non finisce qui Lya, ti conosco meglio di quanto tu immagini. Ci saranno altre occasioni, altri protetti» disse lui avvicinandosi a lei, i loro volti erano a pochi centimetri, e quell’angelo malvagio era davvero il più bello che avesse mai visto, strinse gli occhi, no, non gliel’avrebbe data vinta, mai. 
Così alla fine era scomparso in una nuvola nera come la notte, con la promessa che Lya l’avrebbe pagata cara per la sua intromissione e insolenza.





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