You'll always be my brother...

di Im_Rave_Ross_16194
(/viewuser.php?uid=1004845)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.



Yeeey...
Finalmente anche io
sono riuscita a scrivere qualcosa su TVD,
e sono contenta che sia la mi versione
della fine di tutto.
Faccio una piccola premessa:
Ho smesso di seguire regolarmente lo show
dalla quarta|terza stagione perchè
non mi capivo più, troppi personaggi,
troppa roba, che poi gli ha portati fuori tema.
Voglio dire, la serie si chiama
"IL DIARIO DEL VAMPIRO"
ma dalla quarta stagione in poi, non si non mai più
rivisti sti benedetti famigerati diari, che hanno
servito per accendere il camino di casa Salvatore,
e la casa Gilbert...
Almeno nominarli in qualche scena, no?!
Giusto per far ricordare a chi ci segue, che non è
Uomini e Donne con Maria de Filippi...
No, eh?!
Pazienza...
Vi lascio alla lettura, un bacino...
rave.

 

You'll always be my brother...

Lo vidi prendere il suo ultimo respiro mentre giaceva morente tra le mie braccia.
«Perdonami Stefan -lasciai uscire tutte le lacrime trattenute in tutta quella eternità- perdona tuo fratello che ti ha reso la vita un'inferno e che non ha saputo lasciarti vivere la tua felicità; Perdonami per essermi fatto abbindolare da Katherine e non averti lasciato sposarla come desideravi, perdonami per averti arrecato tanta sofferenza solo perchè ero geloso dell'amore che nostro padre riservava a te, tu eri il suo piccolo, futuro dottore, quello che lo ascoltava sempre, quello che obbediva ai suoi ordini, quello che studiava e che si impegnava per ottenere un posto nella socetà. Perdonami per tutto il dolore che ti ho arrecato; Perdonami per aver cercato di toglierti dal tuo destino, perdonami tutto, ti prometto che cambierò, cambierò, lo giuro su tutto quello che ho di più caro, basta che tu, fratellino mio, non mi abbandoni adesso. Noi siamo una squadra, un duetto, siamo due gambe di uno stesso corpo, non puoi lasciarmi adesso...»
«Damon...» sussurò in fin di vita.
«Shhh.. non parlare, risparmia le forze.» cercai di sorridere asciugandomi il fiume di lacrime che stavo versando.
«Andrà tutto bene Stefan, tu non mi abbandonerai mai... L'hai promesso, te lo ricordi? -fece un leggero cenno con la testa- Avevi 5 anni, ricordi?! -sorrise lievemente- Mi promettesti che saresti sempre stato al mio fianco, e che papà non mi avrebbe più picchiato in quella maniera, ricordi? Eri il mio piccolo eroe... -non ebbi più la forza di trattenere nessuna lacrima- Lo hai promesso! Non puoi lasciarmi solo Stefan! Non puoi!» iniziai a guardarlo disperato in cerca di salvezza.
«Tu sarai sempre il mio piccolo fratellino, quello che mi ha protetto, quello che mi ha sempre amato incondizionatamente, anche quando io non ero il fratello migliore del mondo, sei l'unica persona per qui io abbia avuto una vera ragione di vita, l'unica persona che per quanto potesse tradirmi, rimaneva pur sempre mio fratello, il mio piccolo fratellino... -gli presi la testa tra le mani e lo abbracciai avvicinandolo al mio cuore- Ti prego Stefan, non andartene, cosa farò io senza di te?»   [off topic: ps. sto piangendo anche io]
«Rimani con me, ti prego...» non sentivo più il suo respiro, e neanche il suo cuore.
«Tu non sei morto, tu non sei morto...-continuavo a ripetermelo come una preghiera- tu non sei morto, tutto questo è solo un brutto incubo, sto sognando! Non c'è altra spiegazione! Eppure sembra tutto così reale, ma io ne sono certo... Tu non mi lascerai mai, lo hai promesso Stefan, me lo hai promesso! -urlai disperato- Lo. hai. promesso.  -singhiozzai-  E tu sei Stefan Salvatore, quello che mantiene sempre le promesse! Non lasciarmi, fratellino mio!» cercai di calmarmi, ma fu un tentativo invano.
«Quanto vorrei che nulla di tutto questo fosse mai successo... -sussurrai- Tornerei bambino, solo per non vederti morire -continuai a singhiozzare- le prenderei volentieri le frustate da Giuseppe, di nuovo e di nuovo, perchè non mi faranno mai male quanto perderti.» 
Rimasi lì immobile e in silenzio abbracciato a mio fratello ormai morto...
Passarono i minuti, ma le mie lacrime non finivano mai...
Solo una luce riuscì per un'attimo a fermarle, una luce immensa e avvolgente, dalla quale scorgevo una figura femminile, aggraziata, ma di un certa età che mi porgeva la mano e mi invitava ad entrare, ma per nulla al mondo avrei lasciato mio fratello lì da solo.
La donna, notando la mia negazione mi si avvicinò e con un tocco sulla fronte di Stefan, lo fece volare, gli diede delle ali bianche da angelo, proprio come me lo immaginavo io quando avevo 12 anni e lui irrompeva nella stanza dove nostro padre mi puniva per i brutti voti ottenuti.
«Vieni con me, Damon.» mi sussurò la donna di qui ormai riuscivo a vederne i tratti.
«Sheila?» rimasi sorpreso nel vedere la nonna di Bonnie cercare di aiutarmi.
«La congrega Gemini ha ascoltato le tue parole, Damon. Il tuo amore per il fratello è l'unica cosa reale e pura che tu abbia mai provato, il vostro legame sarà indissolubile, e il tuo desiderio sarà esaudito.» mi porse una mano caritatevole per alzarmi da terra.
«Che cosa ne sarà di Stefan?» domandai mettendomi in piedi.
«Lo hai già scelto tu, Damon.» mi sorrise gentilmente e mi accompagnò nel tunnel luminoso assieme al mio angelo custode.

___________________________________________________________________________
«Demon, svegliati!» sentii una vocina infantile piombare nella mia cameretta.
«Lasciami dormire, Stefan!» ricacciai la testa nel cuscino.
«Svegliati, dai, il papà ci insegnerlà ad andale a cavallo, e la mamma sta facendo la tolta...» a quelle parole balzai in piedi come un fulmine.
«Torta?! Dove?» mi guardai attorno, vedendo il mio piccolo fratellino di 3 anni con la bocca tutta sporca di cioccolata.
«In cucina...» mi mostrò la porta con le dita paffute e impastate di cioccolato.
«Vieni con me...» lo presi in braccio e corsi in cucina dalla mamma.
«Wuuuh, corri cavalluccio, corri!» mi incitò mentre lo tenevo in spalla e rideva come un angioletto. Entrammo in cucina e la mamma ci sorrise amabilmente, vedendo quanto andavamo d'accordo quella mattina.
«Purtroppo Stefan non ha saputo resistere...» sorrise vedendo che mi aveva imbrattato tutto di cioccolata.
«Tanti auguli Flatellone!» mi urlò nell'orecchio mentre lo tenevo ancora in spalla.
«Grazie Stef!» lo misi sulla sedia e lo abbracciai così forte che mi disse «Auuu, mi fai male!»
«Ti voglio bene, piccolino...» e mi lasciai scendere una lacrima, mentre vedevo chiaramente il fantasma della nonna di Bonnie che mi sorrideva felice.
«Prometto che non ti ferirò mai più...»

 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3646685