Il tuo
Jacob….
Jacob Black camminava a testa bassa e
con le mani in tasca
verso una piccola lapide posta nella parte più lontana del
piccolo cimitero di
La Push. Era passato tanto tempo dalla sua ultima visita, ma dopo
quello che
era successo aveva trovato solo ora il momento per far visita alla
persona che
giaceva lì, vicino a un cespuglio di rose bianche che aveva
piantato quando lui
era piccolo.
Si fermò davanti alla
pietra bianca segnata dalle intemperie
e fece un sorriso triste. S’inginocchiò e
accarezzò le lettere incise sopra con
la segreta speranza che lei lo potesse avvertire. Sospirò
pesantemente e si
asciugò una lacrima solitaria con un gesto distratto della
mano. I suoi occhi
furono attirati dalla piccola foto e con un sussurro, disse.
“Ciao
mamma….”
Si perse a contemplare
l’immagine dove una bella donna con una
lunga chioma corvina sorrideva. Il suo stesso sorriso. Si
ricordò di come sua
madre ci scherzasse sopra quando Billy le diceva che il sole nasceva
grazie a
quel sorriso, ma lei era convinta che il sole nascesse grazie al suo
Jacob.
“è da tanto che
non vengo a trovarti, ma ho avuto un po’ da
fare. Ti saluta tanto, Rachel e dice che verrà a trovarti
quando tornerà dal
suo viaggio. È andata a trovare Rebecca. Ci credi che tra
poco diventerò zio?
Io? Zio Jake. Billy è stracontento. Si fa già
chiamare Nonno Billy da tutti.
Non riuscivamo a crederci quando Rebecca ha telefonato. Ha detto che se
sarà
una bambina la chiamerà come te. Non sei contenta?”
Il vento scompigliò i
capelli di Jacob e lui fece un gran
sorriso. Si sedette e si abbracciò le lunghe gambe come
faceva da bambino
quando raccontava la sua giornata a sua madre.
“Spero solo che non erediti
il carattere delle gemelle. Se no,
sono guai. Ah mamma, ho bisogno di dirti una cosa.
Dall’ultima volta che sono
venuto, sono successe molte cose.
Ti ricordi di Bella? Ti ho parlato
tanto di lei. Beh, è
diventata una vampira. Sì, alla fine Edward è
riuscito a salvarla. Come sai
avevo i miei dubbi, ma devo ammettere che mi ha sorpreso. Adesso ha dei
tremendi occhi rossi ma nell’insieme è sempre la
stessa Bella. A parte la
goffaggine. A detta dei Cullen, è diventa la vampira
più aggraziata che loro
abbiano mai visto. Non è buffo? Bella, aggraziata
è un paradosso. E per giunta
è diventata mamma della bambina più bella e dolce
che potesse esistere.
Sono venuto qua oggi per dirtelo,
finalmente ho trovato la
pace. Grazie a Renesmee. È così che si chiama la
figlia di Bella. Complicato,
vero? Infatti, l’ho soprannominata Nessie e per poco non
finivo ammazzato.
Bella è andata fuori di testa quando ha sentito questo
nomignolo, meno male che
Seth era nei paraggi. Ma credo che sia stato solo la goccia che ha
fatto
traboccare il vaso. Il vero motivo è di certo il fatto che
ho avuto l’imprinting
con Nessie. Sì, mamma so già cosa vuoi
dirmi… ma è come se il centro del mondo
si fosse spostato e lei abbia preso il suo posto. Adesso capisco Quil.
Ti ricordi
che ti avevo detto che subiva di buon grado tutti i giochi che Claire
s’inventava?
Beh, se Renesmee quando crescerà vorrà
travestirmi da fatina, andrò a comprare
le prime ali che vedrò e indosserò anche un
vestito rosa se questo la renderà
felice. Spero solo che quando succederà non ci sia nei
paraggi quella
sanguisuga bionda. Rosalie. Ha la capacità di farmi uscire
fuori dai gangheri.
Dovresti vederla? Cresce a vista
d’occhio ed è molto
intelligente. Sono il suo Jacob. Come lo ero per
te…”
Jacob s’interruppe e chiuse
gli occhi nel tentativo di
frenare le lacrime.
“Scusa mamma. Non volevo.
Ma in questo momento sento la tua
mancanza ancora di più. Non posso parlarne con Billy.
Anche se sono passati
mesi e mesi, Billy non riesce ancora da accettare del tutto i vampiri.
Ma non è
colpa sua. È cresciuto con quel pregiudizio, con il tempo
gli passerà. Tu starai
pensando perché non ne parlo con Rachel e il motivo
è semplice. È sempre
insieme a Paul. Eh, sì mamma. Paul ha avuto
l’imprinting con lei. Ma non ti preoccupare,
ci penserò io a lui. Al primo passo falso…
So già cosa vuoi dirmi.
Non devo essere così impulsivo e di
pensare almeno venti volte, prima di agire. Ma
l’impulsività l’ho presa da te.
Come stai tu, invece? Lì
dove sei, è un bel posto? Peccato
che non potrò mai vederlo.
Ed ecco il motivo per cui sono qui.
Mamma, ho deciso di
stare sempre accanto a Renesmee. Di proteggerla e starle vicino per
l’eternità.
Non potrò raggiungerti, mamma. E…”
La voce venne a meno e
abbassò lo sguardo. A un certo punto
avvertì una brezza leggera attorno alle spalle, ma era calda
e leggermente
pesante. Come se una persona lo stesse abbracciando.
“Mamma?” chiese
Jacob con voce incrinata.
Il vento gli scompigliò i
capelli come se lo stesse
accarezzando e Jacob chiuse gli occhi godendosi quel momento.
“Non sei arrabbiata,
allora? Ti prometto che penserò sempre
a te e ti porterò Renesmee, così potrai
conoscerla. È splendida e spero che quando
crescerà, mi vorrà come suo compagno. Secondo te,
questa volta ci riuscirò? Con
la mamma, Bella, non ho avuto molta fortuna.”
scoppiò a ridere e sentii intorno
a lui l’eco di una risata bassa e dolce.
“Ma sappi che
sarò sempre il tuo Jacob, mamma. Sempre.”
Si alzò e
accarezzò per l’ultima volta la pietra bianca,
prima di dirigersi verso il cancello di ferro battuto nero.
Stava per uscire quando una forza lo
spinse a dare un’ultima
occhiata e lì, di fianco alla lapide, una donna alta con la
carnagione bronzea
gli sorrideva.
Jacob rispose al sorriso e prima di
oltrepassare il
cancello, mormorò.
“Ciao
mamma…”
Il vento gli sussurrò
all’orecchio.
“Ciao, mio
Jacob…”
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