Come Tantalo ho peccato
e come Tantalo pago.
Ho peccato per te, e con te
anche al costo di perperdere me.
Come Tantalo ti ho ucciso più volte
ma come una fenice, sei risorto più forte.
L'erba cattiva non muore mai, e tu
odiato amor mio, cattivo sei
no, sei di più, tu
sei supplizio del cuore e della mente
che in accordo con gli dei
si burla di me, che inutilmente
lascio le lacrime rigare il mio viso.
Sento già il tuo riso.
Mentre io, come Tantalo, allungo la mano stanca
le cui vene son legate al cuor, ancor ricco di spesperanza
e tu, tu, castigo e peccato
ancora te ne sei andandato
e col cuor straziato
mi hai lasciato. |