All'età
di 12 anni, Clovis Vi Britannia prendeva lezioni di scacchi
quotidianamente.
Quando
l'insegnante gli porse la piattaforma dall'aria lussuosa in mogano
nero, non poté che guardarsi intorno in cerca di una
scappatoia. Non bastavano le noiose lezioni di etichetta dove passava
ore intere a cercare di imitare un atteggiamento da madamigelle
drammatiche, ora doveva sorbirsi le spiegazioni idiote di un
nobile di seconda categoria.
-Mi
sono stufato, prendo una pausa.- fece svogliatamente prima di
poggiarsi allo schienale ricoperto di velluto rosso.
Il
maestro tentò invano di convincerlo a proseguire, ma la poca
autorità concessa ad un insegnante spariva del tutto quando
il proprio studente era il principe di un regno che occupava
e governava un terzo del mondo.
-Conte
Ashford, lasci il posto a me,- disse una distinta voce al suo
fianco. - Clovis concluderà la sua lezione di scacchi in un
esercizio di pratica con me.-
Il Conte
Ruben Ashford si alzò, giurando mentalmente eterna
fedeltà a Lady Marianne per aver messo al mondo Lelouch Vi
Britannia: il suo salvatore.
-Come
desidera, altezza- Si congedò visibilmente felice.
Clovis
osservò il proprio fratello arrampicarsi sulla poltrona
evitando di ridicolizzarsi, per poi accavallare pomposamente le gambe
e, infine, sfoggiare un ghigno arrogante.
Come
facesse un marmocchio di sei anni ad atteggiarsi in questo modo,
rimaneva un vero mistero!
-Ehm,
grazie, Lelouch- ringraziò incerto - Mi hai
salvato.-
Alla
fine sorrise sollevato, nonostante fosse in debito col marmocchio ora
poteva dedicarsi ad attività più interessanti.
-Clovis,
forse non hai capito, ma abbiamo una partita da iniziare.-
ghignò sadico il suddetto marmocchio.
-A
malincuore, fratello mio, credo che per oggi debba
rinunciare, ma la prossima volta sarò lieto di farti da
avversario- - recitò da copione nella speranza di uscirne
presto.
-Hai
paura di perdere.- lo guardò sorpreso il più
piccolo. -Ti comprendo, fratello,
in fondo è stato Schneizel in persona ad avermi fatto da
avversario in questi due mesi dove ho imparato a giocare...ed
è conoscenza comune: Schneizel ti batte in tutto.-
Sbatteva
gli occhi perplesso senza riuscire a nascondere la perfidia nello
sguardo, conscio del risultato che avrebbe ottenuto e senza attendere
risposta mosse una pedina.
Nei
giorni seguenti, il conte Ashford non riuscì a capire come
mai una persona tanto frivola e poco seria si cimentava con tanta
dedizione negli scacchi. E nonostante i risultati
non fossero esattamente brillanti, l'impegno era notevole.
Per
quanto riguardava Clovis, lui non ci teneva proprio a dire in giro che
fu battuto -sconfitto, distrutto, annientato, polverizzato- per tre
volte di seguito da un bambino nell'età in cui le pedine
avrebbe dovuto metterle in bocca.
Note dell'autrice: Questa e' una storiella che oh scritto nel 2010,
quando amavo il mondo dele fanfiction. Niente, mmi e' venuta volia di
publicarla XD
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