Poems from the inside

di Andromeda_Blackwood
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V, o “La battaglia del 26/03”

A mia nonna A.

Forse troppo,
forse troppo poco,
ma sempre più che potevo,
io ti ho protetta.
Mi sono aggrappata alla tua esistenza
con le unghie e con i denti,
col mio terrore trasformato in rabbia,
con quella forza che invece
avresti dovuto avere
ma non hai mai avuto tu.
Attenta a ogni segnale
e ad ogni insidia,
tenevo alta la guardia.
Forse troppo,
forse troppo poco,
ma sempre più che potevo,
per oppormi al tuo destino.
Vana resistenza, la mia
ma inevitabile,
in nome di un amore
che ti dimostravo
forse troppo,
forse troppo poco,
ma sempre più che potevo.
Orgoglio, miti e convinzioni, crollano:
è resa
ai piedi di una tragedia,
non importa quanto attesa.
Posso contare
il tempo che ci resta.
O posso far sì che valga
e sia qualcosa di diverso
dall'attesa della Fine.
Quella parte, allora,
se la prenda pure il mio nemico!
Il resto sarà nostro e ne faremo
ciò che più vorremo:
io lo difenderò.
E se un giorno la Dama Nera
bussasse alle porte del cuore
insinuando il rimorso e il dubbio,
associando, sibilante, il negoziato alla sconfitta,
risponderò decisa che ho lottato
forse troppo,
forse troppo poco,
ma sempre più che potevo.





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