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Comunicazione di servizio: Ragazze se mi volete bene mentre
leggete questo capitolo ascoltate la canzone What Hurts The Most dei Rascal Flatts
Androginamente acido
Appena arrivata a
casa, Lyla si precipitò a farsi una doccia. Non si sentiva così emozionata e
piena di aspettativa da parecchio tempo, precisamente dall’ultima volta che era
stata con Brian.
Sorrise e si concesse un piccolo sospiro ricordando il
bacio che si erano scambiati alla stazione di polizia. Ancora non riusciva a
credere che fosse successo davvero.
Uscì dalla cabina doccia avvolta in un morbido telo di
spugna e si diresse in camera sua. Non appena entrò nella sua stanza però, si
incupì immediatamente.
Era una cosa che non voleva nemmeno prendere in
considerazione, tuttavia la sua razionalità stava cominciando a farle presente
che forse… Forse Brian si era voluto solamente prendere gioco di lei. Un’altra
volta.
Si strinse nell’asciugamano e rabbrividì. Non lo avrebbe
sopportato, di questo ne era sicura… Ma era un’ipotesi da prendere in
considerazione.
All’entusiasmo che aveva provato poco prima, si sostituì
una sensazione di sconforto che le fece riempire gli occhi di lacrime.
Più ripensava al bacio e al comportamento che Brian aveva
avuto con lei, più si convinceva che si era illusa per l’ennesima volta… Niente
sarebbe tornato com’era un tempo. Brian non poteva averla perdonata, lei non
gli aveva dato fornito nessun motivo per farlo… Anzi, l’aveva abbandonato
un’altra volta!
Una piccola lacrima sfuggì al suo controllo e rotolò lungo
la sua guancia destra.
-Hei…-
-Brian!- Lyla si voltò così velocemente verso la porta
della sua stanza che inciampò nei suoi stessi piedi e finì stesa sul letto.
Una risata leggera e divertita riempì l’intera stanza.
-Sembri quasi sorpresa di vedermi, dubitavi forse che
sarei venuto da te?- la stuzzicò lui, sedendosi a sua volta sul letto.
Lei si alzò a fatica e lo fissò, incapace di formulare un
pensiero razionale. Ma allora…
-Io… Credevo che…- senza nemmeno finire di parlare, Lyla
lo abbracciò di slancio. Brian la strinse forte contro il suo torace e iniziò
ad accarezzarle lentamente la schiena nuda. Poi avvicinò il viso al suo
orecchio sinistro.
-Ti ho odiato molto Lyla.- le sussurrò. Lei si irrigidì
fra le sue braccia ma non si spostò di un centimetro. Sapeva di meritare quelle
parole.
-Ti ho odiato più di qualsiasi altra persona al mondo
quando mi hai lasciato. Però… Non ho mai potuto e non posso fare a meno di te.
Tu sei la mia famiglia Lyla. Sei una parte di me che ho compreso di non poter
allontanare… Nonostante tutto e tutti.
So di essermi comportato da stronzo, bè… Forse perché lo
sono veramente e tu lo sai. Lo sai perché conosci tutti i lati del mio
carattere, così come io conosco i tuoi.
Probabilmente tra di noi non andrà sempre tutto bene,
all’orizzonte vedo solo tante difficoltà…
Prima fra tutte la nostra famiglia, ma non per questo posso permettermi di
rinunciare a te. Nessuno mi farà più rinunciare a te!… Sono pronto a
ricominciare tutto da capo...-
-Voglio fare l’amore con te…-
Fino a pochi giorni prima Draco non avrebbe mai pensato di
potersi sentire così… Vivo. Eppure in quel momento, seduto in spiaggia
con Harry ad osservare il tramonto, si sentiva in pace con il mondo intero e
soprattutto con se stesso.
Sorrise ed allungò una mano a sfiorare quella del moro,
Harry la strinse e continuò ad osservare il sole che spariva dietro la linea
dell’orizzonte.
-Harry…?-
-Mh…-
Prima che Draco avesse il tempo di parlare il cellulare di
Harry iniziò a suonare con insistenza. Il biondo sbuffò irritato, mentre Harry
rispose.
-Ciao Remus!… Si, va tutto bene… Si, sono stato attento a
non esagerare!… Ok, te lo saluto… No, partiamo domani sera… Davvero? E’ una
splendida notizia!… Allora ci vediamo lunedì, salutami Sirius… Ciao.-
Quando Harry mise fine alla conversazione, Draco lo fissò
curioso.
-Che ti ha detto di bello?-
-Probabilmente non ci crederai, ma lui e Sirius… Si stanno
frequentando!- esclamò felice il moro. Draco sorrise sornione. Aveva visto quei
due insieme solo una volta, ma conoscendo Sirius e il suo carattere focoso…
Harry sembrò intuire i suoi pensieri poco casti perché gli pizzicò con forza
una guancia.
-Hei! E ora cosa ho fatto?- si lamentò subito il biondo,
Harry lo ignorò e si allontanò un po’ da lui.
-Guarda che tra noi due solo posso essere quello
perennemente imbronciato!…- soffiò Draco, avvicinandosi piano ad Harry che però
si alzò e si allontanò di nuovo.
-Potter, vieni subito qui!- strillò imperioso il biondo.
Harry sogghignò e gli fece cenno con il dito indice della mano destra di avvicinarsi.
Draco non se lo fece ripetere due volte e si catapultò letteralmente su di lui,
tuttavia Harry non lo abbracciò come invece si aspettava il biondo, ma se lo
caricò agilmente su una spalla.
Draco, con il sedere all’aria, cominciò a urlare epiteti
poco carini all’indirizzo di Harry che intanto se la rideva alla grande.
-Potterrr!! Mettimi giù, immediatamente! Guarda che non
scherzo!!-
-Lo so principessa, ho imparato a conoscerti ormai.-
Draco strabuzzò gli occhi e ammutolì di colpo, Potter lo aveva
appena chiamato… Principessa?… Quando riuscì, parecchi secondi dopo, a
riprendersi, scoprì con sommo orrore che quel cretino si era immerso ormai fino
al ginocchio nell’acqua tiepida.
-Cos… Cosa credi di fare?! Non provare a buttarmi in acqua
sai?! I miei pantaloni non sono fatti per essere bagnati e ti faccio presente
che costano più di tutta la tua casa!-
Harry sbuffò annoiato. Sempre la solita storia.
-Come la fai lunga…-
Un attimo dopo Draco si ritrovò, inesorabilmente, in
acqua. Quando riemerse, tossendo come un ossesso e spuntando acqua, trovò Harry
che rideva divertito.
-T… Tu! Maledetto!-
-Questa è la punizione per aver pensato a Sirius. Sappi
che non sono più disposto a dividerti con nessuno.- gli fece presente il moro
assottigliando gli occhi.
Draco boccheggiò alla ricerca di aria. Ancora non capiva
come Potter riuscisse a dire cose come quelle così tranquillamente. Tuttavia
non disse nulla, semplicemente si avvicinò ad Harry e, dopo averlo stretto in
un abbraccio, lo baciò, cercando di fargli capire con quel gesto tutto quello
che sentiva di provare per lui. Harry sorrise appena contro le sue labbra e lo
strinse a se, facendo combaciare alla perfezione il corpo bagnato di Draco al
suo, e rispose al bacio.
Rimasero nell’acqua a baciarsi per parecchi minuti, poi
Draco rabbrividì violentemente ed Harry lo trascinò ancora sulla spiaggia.
-Draco…?-
-Mh?…-
-Ti amo…-
-Scusa, non ho capito bene…- mormorò Draco, lasciandosi
cadere sulla sabbia sempre più sconvolto. Harry ridacchiò.
-Ho detto che ti amo, nonostante tu sia l’essere più
assurdamente assurdo che abbia mai incontrato. Sei dispotico, acido, bugiardo,
egocentrico e anche… Maledettamente favoloso… In sostanza non voglio più fare
finta di niente. Non mi interessa che tu sia un uomo… Un uomo stronzo a dir la
verità, io… Io ti voglio al mio fianco.-
Draco dovette far
appello al suo leggendario autocontrollo per non farsi venire un attacco di
cuore fulminante.
Potter non poteva avergli detto davvero quelle cose!
Quando però lo guardò negli occhi ne ebbe la conferma e si sentì morire di
nuovo. In tutta la sua vita nessuno gli aveva mai detto di amarlo, neppure i
suoi genitori. Certo, qualcuno dei suoi partner occasionali ci aveva provato,
ma lui era sempre stato attento a glissare con abilità la questione, ma ora…
Ora era tutta un’altra storia. Potter era li, davanti a lui, e lo fissava con
una strana luce negli occhi che assomigliava pericolosamente all’aspettativa.
Già, perché Harry si aspettava qualcosa da lui, quantomeno una risposta e
questo lo capiva, ciononostante non riusciva a dire nulla.
Nei secondi seguenti, proprio come dicevano accadesse nel
momento della morte, davanti ai suoi occhi cominciarono a scorrere le immagini
dei momenti che aveva trascorso con Harry: il giorno in cui si erano conosciuti
e lui lo aveva trovato uno straccione… estremamente carino, la loro prima
litigata, la cena al McDonald e al ristorante francese, le rivelazioni sulla
malattia di Harry, la prima volta che avevano fatto l’amore… Era davvero pronto
ad accettare completamente Potter nella sua vita?…
-Draco?- Harry lo chiamò piano
-Si cazzo! Sono
pronto!- esclamò all’improvviso Draco, e prima che Harry avesse il tempo di
fare qualsiasi cosa lo trascinò sulla sabbia e si posizionò a cavalcioni su di
lui. Il moro lo fissò perplesso.
-Draco ma che…-
-Zitto Potter perché non so quando riuscirò a ripetere
questa cosa… Io… Io… Oh, al diavolo! Harry Potter io ti amo!-
***
Bene, bene, bene… A quanto vedo siamo giunti ad una
svolta *.*
Quanto Love in questo capitolo, mi è quasi
venuto il diabete XD
La fine di “Androginamente acido” si avvicina
e a questo punto si avvicina anche il sequel… Yessss!!!! *.*
Un mega bacione a tutte e grazie per le
recensioni, vi adoroooo!!!!
Cally
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