Salve a tutti! Con questa piccola one-shot ho voluto dare un
finale diverso a KH2, l'ho scritta una notte in cui non riuscivo a
dormire, ma poco importa ai fini della storia. C'è un lieve
accenno di yaoi (per questo rating giallo), ma nulla di sconvolgente.
Spero possa piacervi. Buona lettura!
Disclaimer: i
personaggi di questa fic non mi appartengono e la fic non è
stata scritta a scopo di lucro.
.: Memories and new life :.
Seduto sul davanzale della finestra, il Maestro del keyblade
contemplava il cielo stellato, senza pensare al fatto che ogni punto
luminoso del firmamento era un mondo diverso. Semplicemente, osservava
il maturare della notte.
Il campanile del piccolo paesino rintoccò le quattro,
dopodiché tutto tornò
all’immobilità e al silenzio.
-Non è ora che tu dorma?- domandò la voce del
ragazzo dai capelli biondo grano e gli occhi azzurro cielo, dal corpo
intangibile.
Il castano non rispose alla domanda del suo Nessuno e nemmeno si
voltò. Anche se fosse andato a coricarsi, non avrebbe avuto
un sonno tranquillo, perciò tanto valeva stare svegli e
godersi la calma notturna.
Roxas sospirò e senza emettere alcun suono si
andò a sedere sotto la finestra. -Scusa…-
-Non preoccuparti, non hai colpa.- rispose freddo e distaccato il
ragazzo.
-Se riuscissi a controllarmi…- mormorò il
biondino con frustrazione.
-Ma non puoi, quindi smettila di chiedere scusa.-
Sora scosse la testa, per provare a rimuovere le immagini dei ricordi
dell’altro dalla sua mente e riportò lo sguardo
all’esterno, spostandolo sul mare.
Una profonda e immensa macchia scura senza fondo, come
l’Oscurità in cui lui è sparito per
sempre.
-Sapevi cosa ti univa a lui…- riprese il ragazzo dai capelli
castani all’improvviso. -Allora perché hai
lasciato l’Organizzazione e sei venuto a cercarmi?-
-Perché mi avevano mentito…- rispose Roxas,
stringendo i pugni. -Mi stavano usando per raccogliere i cuori, per
riavere i loro…- continuò, scattando in piedi e
girandosi verso la sua controparte. -Ma io non avrei mai riavuto il
mio! Perché non era scomparso
nell’Oscurità come quello degli altri! Mi avevano
ingannato…-
-Anche lui?-
Il biondo si bloccò. Lui?
In un attimo, tutti i suoi ricordi passati col Nessuno dagli occhi di
smeraldo e i capelli di fiamma gli tornarono in mente. Primi fra tutti,
i giorni passati a osservare il tramonto eterno di quel mondo in cui si
era ritrovato dopo la sua nascita. E poi…
I ricordi cominciano a mutare divenendo immagini nitide
davanti agli occhi spenti del Nessuno, che per pochi istanti
s’illuminano di una luce che da tempo non conoscevano.
Due corpi che si cercano, due anime sole che finalmente hanno trovato
la giusta compagna in quel castello tinto di un accecante bianco. Mani
che frenetiche scorrono sulla pelle dell’altro, seguite dalle
labbra che vogliono scaldare le membra gelide e donare qualcosa per
colmare il vuoto profondo che essi celano agli occhi dei viventi.
Sospiri e gemiti di piacere si sostituiscono al silenzio della stanza,
che muta anch’essa, diventando una spaziosa e candida camera,
in cui il biondo rivive quegli attimi della sua non-esistenza.
Un gemito strozzato riportò il biondo alla realtà
e lo fece voltare verso il suo originale.
Il giovane dai capelli castani aveva gli occhi chiusi con forza e si
stringeva il petto nel punto in cui c’era il cuore.
-Scusami… l’ho fatto ancora…-
-Come hai potuto…- mormorò il ragazzo con il
fiato corto. -Come hai potuto lasciare qualcuno che ti amava
così?!-
L’ex numero XIII rimase di sasso a quelle parole. Lui lo
amava?
-Credevo che mi avesse mentito come tutti gli altri! E comunque, quello
che hai detto non ha senso! Eravamo due Nessuno, due esseri privi di
cuore! Come potevamo amarci?!- urlò.
Il silenzio calò tra i due ragazzi, così simili,
ma allo stesso tempo così diversi.
Il custode dal corpo intangibile si portò una mano alla
bocca e sgranò gli occhi, rendendosi conto delle sue parole,
l’altro nel frattempo prese profondi respiri, per far
sì che il suo cuore rallentasse i battiti e
riportò la mano alla sua altezza.
-Lo amavi anche tu…- disse con un sorriso accennato.
-E’ vero, eravate dei Nessuno, ma chi dice che non avreste
potuto provare sentimenti?-
-Ogni logica lo afferma…- rispose Roxas, abbassando lo
sguardo.
-Ma l’amore va contro la logica…-
replicò il castano, attirando su di sé gli occhi
dell’altro. -E tu lo ami ancora, non è
così?- domandò, scendendo dal davanzale della
finestra per spostarsi di fronte al suo alter ego, che lo fissava come
se stesse delirando. Il keyblader della Luce fece per prendere le mani
intangibili del biondino, ma vi passò attraverso,
così alzò le sue iridi azzurro cielo su quelle
dell’altro con aria seccata.
-Alza queste mani e appoggiale sul mio petto all’altezza del
cuore, forza!-
Il senza cuore si guardò le mani e poi fece come gli era
stato detto. Avvertì i battiti accelerati, dovuti a quei
ricordi non propriamente suoi, e sorrise.
-Ora rispondimi, lo ami ancora?- chiese con voce tranquilla, come se
una certezza si stesse facendo spazio nella sua mente.
-Io…- il ritmo dei battiti aumentò ulteriormente.
-Sì…-
-Vorresti rivederlo?-
L’immagine del Nessuno dai capelli rossi come il fuoco si
ripresentò imponente nei pensieri del giovane dai capelli
biondo grano. Il ricordo di quel carattere indomabile e imprevedibile
come le fiamme di cui era padrone gli fece nascere un nuovo sorriso
sulle labbra sottili e la sola idea di potersi perdere nuovamente in
quelle iridi dal colore prezioso degli smeraldi completò la
sua visione, spingendolo a dare conferma a quella seconda domanda.
-Ok…- sussurrò il ragazzo dai dritti capelli
castani, facendo un paio di passi indietro.
-Sora… ma cosa…?- si fermò, quando
vide la Catena Regale, risplendere nella mano destra del suo custode.
-Non vorrai…-
-Chi sono io per impedire che quest’amore possa continuare?
Chi sono io per privarti della libertà che ti spetta?-
domandò facendo scorrere lo sguardo sulla chiave, osservando
il proprio riflesso sulla lama.
-Ma tu… hai lottato per riprenderti ciò che avevi
perso! Hai rischiato la vita per tornare sulla tua isola insieme a Riku
e Kairi! Vuoi gettare tutto per donare la libertà a me? Sei
forse impazzito?-
I grandi occhi azzurri come il cielo, si alzarono per guardare una
fotografia di poche settimane prima, che ritraeva lui e gli amici,
finalmente riuniti. Pensò ai due ragazzi, a come avrebbero
reagito alla sua decisione senza averli informati di tutto quello che
stava succedendo nella sua mente. Infatti, il castano non aveva parlato
agli amici dei ricordi che tormentavano le sue notti, aveva taciuto per
non dare preoccupazioni inutili, poiché era convinto che
prima o poi avrebbe trovato una soluzione a modo suo e, in
quell’istante, si era presentata. Quando Roxas aveva espresso
la sua volontà di andare alla ricerca di colui che amava,
solo quella soluzione era possibile e non sarebbe tornato indietro.
-Non preoccuparti, lo capiranno…- disse, avvicinandosi alla
scrivania per prendere un foglio e scriverci qualcosa in fretta e
lasciarvi sopra il ciondolo a forma di corona, dopodiché si
girò verso il biondo.
-Sei sicuro?- chiese il Nessuno alla vista dello sguardo deciso
dell’altro.
-Sì, ma avrei un favore da chiederti…- rispose,
puntando l’arma leggendaria al proprio petto. -Se dovesse
saltare fuori il mio Heartless, distruggilo… Non voglio che
tutto ricominci da capo… E assicurati che quel foglio e il
ciondolo arrivino nelle mani di Riku e Kairi…-
-Se non posso fermarti e questo è l’unico modo per
ripagarti, lo farò senz’altro. Grazie Sora.-
Il ragazzo mostrò un sorriso di quelli che solo lui era in
grado di fare e si concentrò, finché un raggio
non uscì dalla punta del keyblade e gli colpì il
petto, illuminandolo interamente, così da costringere la
Chiave del Destino a chiudere gli occhi.
Quando riprese coscienza, Roxas si accorse che c’era qualcosa
di diverso… Osservò il suo corpo e non vide
cambiamenti, poi avvertì un suono che lo fece tremare e si
portò una mano al petto. Il suo petto non era vuoto.
Il cuore batteva forte e vigoroso al suo interno.
-Com’è possibile?- domandò ad alta voce
il biondo, come se si aspettasse una risposta, che tuttavia non
tardò ad arrivare.
-Il custode ha liberato la sua parte oscura, ma la Luce del
suo cuore è rimasta con te, prescelto del buio.-
Spalancò gli occhi e si guardò la mano destra.
-Sarò in grado di entrare nelle tenebre con questa Luce?-
Una nuova risposta giunse alla sua mente.
-In fondo all’Oscurità
c’è sempre una Luce.-
Annuì deciso, prese il ciondolo e lesse il foglio.
“Roxas è tornato… Non cercate
di riportarmi indietro… Il mio cuore mi ha detto cosa fare e
come sempre l’ho seguito… Immagino che Riku mi
stia dando dello stupido e Kairi starà piangendo, ma non
dovete arrabbiarvi o rattristarvi… Io sarò sempre
con voi…
Sora.”
Mise i due oggetti nella tasca dei pantaloni e allungò il
braccio davanti a sé, per aprire un varco nero come la notte
che stava ormai lasciando il posto al nuovo giorno.
-Sto arrivando Axel.-
Owari
Spero che vi sia
piaciuta! Alla prossima!
See ya!
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