Be my mirror, my sword and shield.

di Destyno
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14. Fotografia

 

Dipper sbuffò, chinandosi a raccogliere le scartoffie cadute dallo scatolone. Se solo non fosse stato così maldestro…
Rimise tutto a posto il più velocemente possibile, finché una fotografia che sporgeva dall’angolo di un vecchio libro non catturò il suo sguardo.
Dimentico del disordine sul pavimento aprì quel libro alla prima pagina.
Sorrise. Il vecchio album di Mabel.
Continuò a sfogliarlo, come imbambolato, rievocando ricordi della sua estate da dodicenne: Mabel che stringeva Waddles, quell’uomo che viaggiava nel tempo, com’è che si chiamava?, e poi i vari mostri, pterodattili congelati nell’ambra, un furibondo Gideon che veniva sbattuto in prigione…
E poi i suoi occhi si posarono su quella foto.
Era solo leggermente più recente delle altre. Se la memoria non lo ingannava, era stata scattata l’estate immediatamente successiva.
Era una foto di gruppo. Una ragazzina dai capelli blu ed un piccolo fermaglio a forma di libellula tra i capelli, un magro ragazzo afroamericano dalla postura strana, con capelli ricci e marroni, un ragazzino un po’ grassoccio e capelli rossi, una ragazza con gli occhiali e una folta chioma di capelli neri ed un ragazzo dai capelli neri e ricci, con una maglietta rosa con sopra una stella posavano assieme a lui, Wendy, Pacifica, Mabel e un altro ragazzo, dai capelli neri, dritti come gli aculei di un porcospino e gli occhi di un azzurro slavato.
Lui e quel ragazzino si tenevano per mano.
«Dipper, dove ti sei cacciato?» gridò la voce di Coraline, dal piano di sotto «Te lo giuro, se perdiamo il treno per colpa tua e di Norman…»
«Io sono qui!» protestò il medium, sempre dal piano di sotto.
«Arrivo!» ridacchiò Dipper, posando il vecchio album sopra quello scatolone e precipitandosi giù per le scale.
La loro agenzia del paranormale era molto diversa da come Dipper aveva progettato all’inizio: era un lavoro faticoso, a volte rischioso, e non tutto andava sempre secondo i piani. Ma gli andava bene così; finché sua sorella e Norman gli sarebbero rimasti accanto, sarebbe andato tutto bene.



Oh beh.
Sì, mi merito le cose più brutte di questo mondo, ma la verità è che se non fosse stato per DemonStar94 probabilmente questa raccolta sarebbe morta un capitolo fa so there's that
Boh, questa è tipo l'ultima che ho scritto? Mi sa che ne ho un'altra ancora, ma è su carta e io ho tipo centocinquanta quaderni in cui scrivo quando non ho il cellulare o il pc quindi probabilmente farei prima a riscriverla rip
Evabbè, non so che dire ciao

 





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