Minecraft : l'ultima guerra 2 - La contesa del Nether

di Fabb5000
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Steve si sedette sulla sua sedia, spossato dagli avvenimenti della giornata. Gli altri erano tutti fuori casa, chi per allenarsi, chi per riposare tranquillo.

Non poteva credere che Herobrine fosse tornato. Era convinto di averlo intrappolato per sempre, e invece quel demonio era tornato a infestare la sua vita.

Ci augurava che ci marcisse, nel Nether.

Eppure, nonostante Notch gli avesse assicurato che il vincolo era praticamente indistruttibile, Steve continuava a pensare che ci fosse qualcosa di sbagliato in ciò. Qualcosa che aveva dimenticato.

Era sicuro che ci sarebbe stato qualcosa che avrebbe permesso a Herobrine di fuggire dal Nether. Lui era scaltro e manipolatore, dopo tutto. Un modo lo avrebbe trovato.

Sarebbe stato l'inizio di una nuova guerra, forse più terribile della prima. Herobrine avrebbe scatenato chissà quale inferno sull'Overworld e chissà se lui e i suoi amici sarebbero stati in grado di fermarlo.

Improvvisamente sentì uno scricchiolio provenire dalle pareti. Inizialmente tentò di ignorarlo, poi il rumore si fece ancora più forte, fino a trasformarsi in un vero e proprio rombo.

Poi il rumore si fermò istantaneamente e metà della stanza sprofondò. Steve fece appena in tempo a attaccarsi al muro prima di venire risucchiato.

Quando riaprì gli occhi gli si palesò uno spettacolo spaventoso : oltre a più di metà della casa era sprofondata anche gran parte del prato, disegnando un cerchio perfetto, profondo migliaia di cubi.

A fatica Steve raggiunse la porta, rimasta miracolosamente intatta, e uscì dalla stanza pericolante, per poi ricongiungersi con Alex e Dinnerbone : -Che diavolo è successo?-

-Non lo so!- esclamò Alex. -Improvvisamente il prato è caduto!-

Anche Dinnerbone pareva molto scosso : -Klingatt e Bomby erano li sopra! Sono sprofondati anche loro!-

A sentire quei nomi, Steve si precipitò verso il buco. Era così profondo che era impossibile vedere cosa ci fosse in basso, ma era molto evidente una fievole luce che proveniva dal fondo. Inoltre si intravedeva qualcosa di colore azzurro.

-Forse sono ancora vivi- disse. -Il prato potrebbe essere caduto nell'acqua. So che Klingatt non è il massimo a nuoto, ma potrebbero essersi teletrasportati su una vicina riva-

-Dobbiamo scendere subito!- esclamò Alex.

-Ci servono corde e rampini- disse Dinnerbone. -Quelle pareti sono lische e ripide, rischieremmo di cadere scendendo a mani nude-

Steve stava per ricordargli che le attrezzature erano nella parte di casa crollata, ma non ne ebbe il tempo, poiché un secondo boato si udì e un'altra pezzo della radura sprofondò davanti ai loro occhi.

-Accidenti, ma che sta succedendo a casa mia?- esclamò Dinnerbone, ma non ebbe il tempo di dire altro : in quel momento, infatti, la terra sotto di loro cedette.




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