Vi
voglio raccontare una storia, la mia storia.
Mi chiamo Sara Sakamaki, sono la figlia di Richter Sakamaki e di Mila
Toshi,
una sposa sacrificale mandata alla villa per essere la sposa di mio
padre.
Si conobbero molto giovani, mia madre aveva quasi vent'anni e mio
padre.....non
ne sono sicura.
Lui si approfittava di mamma, la sposò solo
perchè obbligato lei invece lo
amava davvero, nonostante la trattasse molto male e non la considerasse.
pochi mesi dopo il madrimonio mia madre scoprì di essere
incinta, mi raccontava
che era felicissima di avere un figlio con l'uomo che amava, credeva
che così
si sarebbero avvicinati,
ma appena Richter venne a conoscenza della graidanza fece trasferire
mamma in
una casetta un'pò lontana dalla villa, così da
poterla tradire con
quella strega ammuffita di Cordelia.
Passavano i mesi e lui non si fece mai vedere, durante la gravidanza
non c'era
mai; poi una piovosa notte del 9/01/(non vi dirò mai la mia
vera età) nacqui
io, una piccola e
cicciotta bambina dai capelli verde scuro come mio padre
disgraziatamente, e
gli occhi arancio rame come mia madre.
Poche ore dopo essere venuta al mondo Richter venne a trovare me e la
mamma per
vedere come fossi, inizialmente mamma non voleva che si avvicinarsi a
me, ma
subito capì di star sbagliando
e quasi lo pregò di restare, almeno per me che ero sua
figlia, ma sparì
dalle nostre vite almeno per il momento.
I miei primi tre anni di vita sono stati tranquilli, solo che chiedevo
sempre alla
mamma di mio padre, chiedevo sempre come fosse e perchè non
stava con noi....
....e il giorno del mio terzo compleanno ebbi una risposta.
Mamma preparava la torta in cucina e io ero a giocare in
salotto con
l'unico mio parente che conoscevo, mio cugino Kino.
d'un tratto la porta si aprì e da essa entrò
un'uomo che si mise subito a
discutere con la mamma; chiesi chi fosse quell'uomo arrivato dal nulla
emi
rispose di essere mio padre.
Ero felicissima, finalmente il mio papà era con me e con la
mamma, pensai.
Iniziai a tempestarlo di domande ad esempio " perchè non sei
mai con
noi?" "dove sei stato tutto questo tempo?" ed altre mille
mila domande, ma l'unica risposta che ebbi fu:
" sei una Sakamaki, Sara. Devi contare solo e sempre su te stessa, non
ti
serve che ci sia io, tua madre basta".
Il mio piccolo cuoricin si spezzò in un milione di piccoli
pezzetti...io volevo
solo un papà hce mi volesse bene, come quelli delle
fiabe.....
....ma il mio non era e non sarà mai così.
Gli anni passarono e mio padre non si fece vedere, di nuovo, io
prescevo e
giocavo sempre con Kino.
Un brutto giorno però, mentre giocavo in giardino, ci fu un
esplosoine e la
casa prese fuoco, con mi madre all'interno..
Cercai di entrare per salvarla ma mia zia, la madre di Kino, mi
fermò dicendo
che era troppo tardi.
Ero disperata, ora ero sola, si avevo mia zia che mi ospitò
per molto tempo, ma
non avevo più la mia adorata mamma.
Al funerale di mia madre vennero molte persone e stranamente anche mio
padre.
Venne vicino a me e mi prende per mano, io la tolgo subito ma subito mi
riprende, dice che devo stare con lui ora che mia madre è
morta e io non
voglio, non voglio
stare con lui, soprattutto che c'è anche Cordelia vicino a
lui.
Mi costringe a seguirlo e a vivere con lui, ma passo comunque tutti i
giorni
con Kino e la zia e nonostante ora abbia....facciamo diciassette anni e
non
abbia più una madre,
sono felice che almeno ho loro due, le mie ancore di salvezza diciamo.
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