Finalmente casa

di __Dreamer97
(/viewuser.php?uid=542786)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Prompt: Spamano, durante un viaggio on the road in solitaria in moto, Antonio, che non ha mai avuto un posto da chiamare davvero casa, conosce Romano. E forse gli viene voglia di fermarsi, una volta tanto



Vento tra i capelli. Giubbotto di pelle nera. Guanti dello stesso materiale. Senso di libertà. Queste erano le cose che importavano ad Antonio Fernandez Carriedo, ragazzo spagnolo di 25 anni che da tre aveva deciso di intraprendere un viaggio con la sua adorata moto. Inutili erano stati i tentativi di convincerlo a fermarsi dei suoi amici, ma lui aveva voluto fare di testa sua. In quel preciso momento, aveva raggiunto la città di Marsiglia. Iniziò a cercare qualche posto dove mangiare e, finalmente, riuscì a scovare un piccolo bar. Parcheggiò la sua moto, rigorosamente nera, davanti al locale ed entrò: c'era un' aria accogliente, qualche signore giocava a carte, mentre altri erano al bancone a bere birra. Si avvicinò a quest'ultimo e iniziò a guardarsi intorno.

-Posso aiutarti?- chiese qualcuno davanti a lui. Antonio alzò lo sguardò e si ritrovò davanti un angelo: capelli e occhi marroni, carnagione pallida.

-Ehi? Ti sei rimbecillito?- chiese quello.

-Cosa? No! Scusami.- disse lo spagnolo. L'altro sorrise.

-Tranquillo. Sei straniero? Benvenuto a Marsiglia! Io sono Romano, piacere!- fece quello sorridendo.

-Io Antonio...- rispose.

Lo spagnolo non sapeva che, da quell'incontro, ne sarebbero nati altri. Per la prima volta, Antonio si era stabilito da qualche parte e quel posto poteva definirlo casa.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3658938