SORRISI
DI LACRIME
Il
vento mosse le finestra di lino, lasciando filtrare i raggi della
luna e non solo.
La
figura sgattaiolò nella stanza, parandosi di fronte al letto
con le mani strette a pugno per poi rilassarsi e avvicinandosi
lentamente al giovane uomo dalla chioma argentata.
Si
inginocchiò, appoggiandosi al materasso e scostando alcune
ciocche madide di sudore dalla fronte di lui.
“
Non sai quante volte ho
desiderato che le cose andassero diversamente, ma ci sono cose molto
più grandi di noi, volontà molto più forti di
noi che inevitabilmente ci hanno separato per tutta la vita. Ma...la
vita non può pretendere che sia così semplice
allontanarsi da ciò che eri e che saresti voluta
essere...dalla tua casa, dai ricordi...dalle persone che ami. Dovrei
smettere di venire qui, pur sapendo che forse potrei causarti ancora
più dolore di quello che hai già dentro di te...”
la ragazza lasciò che le lacrime le rigassero le guance,
veloci e silenziosi, “ ma io non posso rinunciare alla parte
più importante della mia vita...Kakashi...”.
Non
si accorse degli occhi socchiusi di lui, “ sei...un sogno?”
allungò una mano verso di lei, che arretrò scossa e
cadde indietro.
“
Ti prego, non portarmela
via...non di nuovo” la supplicò lui nel dormiveglia, “
non la mia...Rin”.
Lei
spalancò gli occhi castani, portandosi una mano al cuore, per
poi alzarsi e pararsi di fronte a lui.
Lui
si sedette, tirando indietro la testa in malo modo contro il muro,
fissando il soffitto “ so che lei non tornerà mai più
indietro...a Konoha...da me. Lo sai, col tempo la promessa che ho
fatto ad Obito, con il tempo mi si è ritorta contro,
proteggerla per lui,
ma lei aveva sempre quel sorriso così dolce e gentile per
tutti, quel sorriso che cancellava le ferite e i giorni bui che ti
riportava alla vita, sono arrivato addirittura a volerlo solo per me
quel sorriso. Poi, è
scoppiata la Guerra, i nostri incontri erano radi anche quella volta
che è stata rapita, non ero con lei...si è sacrificata
per il suo Villaggio facendosi togliere la vita da me. A volte se
provo a chiudere gli occhi, anche solo per un attimo, immagino come
sarebbe potuta diventare la mia vita con lei” la giovane
osservò le lacrime scivolare via dagli occhi nascosti dalle
ciocche gessate.
“
Ti eri innamorato di
lei?”.
“
L'amore è solo una
parola...però sì, l'avrei amata ogni giorno per
sempre”.
“
Tu credi io sia un
sogno?”.
“
Un sogno...tu lo sei?”.
“
E se ti dicessi, che io
sono lei, per davvero? “.
“
Tu non puoi essere...”
il giovane uomo trasalì, con uno scattò si parò
di fronte a lei, bloccandola con le braccia al muro, “ tu...sei
Rin?”.
E
poi, un sorriso le dipinse un volto, accarezzò la guancia di
Kakashi, asciugandogli una lacrima, “ non sai quante volte, ho
desiderato sentirti dire queste cose” mormorò lei.
“
Rin...” la chiamò,
rimanendo a fissarla imbambolato.
“
Kakashi...non sono un
sogno” lo rassicurò, avvicinando le labbra alle sue.
Lui
ricambiò con trasporto mentre l'alba filtrò tra le
tende, preannunciando un nuovo giorno e un nuovo inizio.
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