Le mille e una notte

di whitemushroom
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Abyss ~ Yunan

Cosa c’è sul fondo dell’Abisso?
Tazze lucidate con cura, esposte su una dispensa in maniera perfetta, senza che una sopravanzi l’altra. Sono tuoi gli occhi che si riflettono nelle ampolle, nelle finestre, nelle tazze. Vaghi tra di esse col dito puntato, scegliendo la tua preferita tra quelle forme tutte uguali.
Ci sono casse di vestiti nell’Abisso, armadi vuoti e mazzi d’erba appesi al soffitto. Riponi i libri tra gli scaffali con cura, aprendo a caso delle pagine che hai avuto interi secoli per sfogliare.
Ti piace ordinarli per autore.
L’acqua bolle nel paiolo, ne metti un po’ di più perché non si sa mai, potrebbero arrivare ospiti. Sì, ospiti inattesi.
Li annunceranno catene tintinnanti.
L’ombra della Voragine è fatta per nascondere e tu rimani lì, in silenzio, osservando il rimorso giocare a nascondersi dietro l’armadio o sotto il tavolo. Non a tutti è dato di scegliere.
A te sì.
Cosa c’è sul fondo dell’Abisso?
C’è il silenzio di chi non vuole sentire il mondo piegarsi sotto il peso del Re sbagliato, mani sulle orecchie, buio, un’ampolla ti cade tra le mani e sette djinn si specchiano tra le schegge, ridono del tuo compito di guardiano. Raccogli i frammenti. Fanno male.
Ma il mondo soffrirà di più. Giochi a nasconderti insieme al rimorso, eppure lui è più bravo.
Sa sempre dove trovarti perché conosce l’unica risposta che importi. Quella che non vuoi sentire.
La verità è che sul fondo dell’Abisso ci sei solo tu.




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