Io non piango.

di Cigarette
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Il fumo saliva bianco e denso verso il soffitto, lentamente.

 La ragazza nuda puntava lo sguardo perso ed opaco fuori dalla finestra.

 L'aprì, per sentire meglio l'aria viva della mattina.

 Il vento le sfiorava i capelli rossi, facendole socchiudere gli occhi verdi, in estasi.


"Perché non piangi mai, Lisa?" la voce profonda del ragazzo disteso poco fa nel letto accanto a lei la riscosse, facendola voltare.

Ed eccolo lì, uno dei suoi tanti errori, tatuato e dannato.

 Come lo era lei, d'altronde.

 
"Perché mai dovrei, è una cosa stupida."


"Ma lo stai facendo ora."


Nessuna risposta.


"Perché sei così triste?" insisté lui.


Gli diede le spalle, accendendosi un'altra sigaretta.


"Non sono triste."


"E allora guardami."


Lo fece. Si girò, alzando il mento in segno di sfida, con un fuoco gelido negli occhi.


" Perché piangi?"


Si irrigidì visibilmente, le mani tremarono, gli occhi si serrarono, la gola si seccò del tutto, il cuore le si spaccò, di nuovo.


"Non piango."




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