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CHANGE YOUR LIFE
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SEUL
JUNHYUNG'S POV
Probabilmente non mi sarei mai aspettato di dover fare i conti, una volta per tutte, con le mie azioni.
Ho sempre pensato che in un modo o nell'altro me la sarei sempre cavata. Ma non è stato così questa volta...
Non ho fatto i conti con la mia arroganza, con il CEO e con un giornalista rompi coglioni.
Una sera ero particolarmente brillo, avevo bevuto molto e non avevo assolutamente idea di quello che facevo.
Un giornalista, di cui ora non ricordo neanche il viso, mi stava
facendo incazzare particolarmente per colpa della mia rottura con Hara.
Mi infastidiva chiedendomi un'intervista sulla nostra storia, sulla
nostra improvvisa rottura mentre io l'unica cosa che volevo fare era
bere e dimenticare anche il mio nome e così, senza sapere
neanche come, la mia parte aggressiva prevalse, aggrendendo quel rompi
coglioni del giornalista e mettendo me nei casini.
Il mattino dopo non
sapevo neanche come ci ero arrivato in camera , ero disteso sul letto
con le tende abbassate e con un mal di testa atroce.
C'era un silenzio assoluto che venne interrotto da quel nanerottolo di
Yoseob, il mio compagno di stanza e migliore amico...
- Junhyung maledizione svegliati! -
- Aish,chi sta urlando a prima mattina!? -
- Jun che cazzo hai combinato? -
Aish era Yoseob, era incazzato.
- Che succede? Cosa ho combinato?- gli dissi ancora assonnato.
- Beh questo devi dirmelo tu!!- mi sbattè il giornale in faccia e vidi un me incazzato mentre
stavo picchiando un giornalista!
- Cosa? Ma non può essere, non sono io! - gli dissi saltando dal letto.
- E invece sei proprio tu e questa volta non possono difenderti con il
direttore. Dovrai vedertela da solo -
Sapevo gia cosa sarebbe successo, mi avevano avvisato che se avessi fatto
un'altra stronzata mi avrebbero mandato in "vacanza" lontano da
Seul.
Speravo solo non una cosa drastica come invece fu...
ITALIA
CLAUDIA'S POV
Finalmente era finito il primo giorno di scuola.
Quell' anno avrei avuto l'esame di stato e finalmente avrei lasciato quella
classe che odiavo da ben cinque anni.
Uscii dal cancello della scuola e misi le cuffiette alle orecchie e
subito feci partire una canzone dei Beast.
Una delle mie tante preferite: Shadow.
Mi piaceva questa canzone perché le parole erano cosi belle che ti colpivano
subito al cuore e poi c'era il mio bias che cantava delle parti stupende.
Era il rapper dei Beast, all'inizio poteva sembrare antipatico ma in fondo era
sicuro un bravissimo ragazzo ed aveva una canzone che ti cullava e ti rilassava.
I Beast erano uno dei miei gruppi preferiti insieme ai Super Junior,agli
Infinite e agli Exo.
I testi delle loro canzoni ti entravano dentro al cuore
subito e inoltre erano dei bravissimi ballerini, oltre ad essere dei bravissimi
cantanti ma, soprattutto, erano tutti dei bei pezzi di ragazzi.
Ero alla fermata dell'autobus e dopo un paio di minuti arrivò il bus che mi avrebbe
portato a casa.
Avevo una gran fame, avrei mangiato qualsiasi cosa mi si fosse presentata
davanti.
Dopo un'oretta arrivai a casa, entrai e sprofondai sulla sedia per
gustare il piatto di quel giorno: pasta,panna e prosciutto.
Meno male oggi c'era mia sorella che cucinava, quindi sarei andata bene.
- Allora piccì come è andata oggi a scuola? - mi chiese mentre finivamo di mangiare quel piatto prelibato.
- Bene dai ... non vedo l'ora di finire il liceo e andare via da lì! - dissi mentre finivo di mangiare.
- Dai un'altro po' e finalmente farai quello che hai sempre voluto
fare.. - mi fece un occhiolino e mi sorrise e io ricambiai sorridente
più che mai.
SEUL
JUNHYUNG'S POV
Ci presentammo dal direttore io e Yoseob.
Avevo troppa
paura di andarci da solo, speravo che non mi avrebbe cacciato dal
gruppo.
Eravamo seduti quando il direttore cominciò a parlare con gli
occhi puntati nei miei e allora capì, capì che ero in
grossi guai e che ero spacciato...
- Allora Junhyung, mi dispiace ma per il tuo atteggiamento devo prendere
una decisione... -mi disse in modo molto tranquillo.
Annuii, sperando che non
fosse niente di preoccupante per la mia carriera.
- Cosa farete?- chiese
Yoseob, era preoccupato quanto me per quella situazione.
Ormai quel
ragazzino era diventato un fratello per me, come tutti gli altri ma con
lui avevo un rapporto diverso.
Condividevamo la stessa stanza e parlavamo sempre di tutto, con lui
riuscivo sempre a dire tutto ciò che volevo e , anche se a volte
mi rifiutavo di parlare, lui capiva al volo quello che avevo dentro.
Sapevo che avrei potuto dirgli tutto, mi
fidavo di lui più di me stesso.
- La polizia voleva arrestarti! -
mi disse preoccupato e io lo guardai con un groppo in gola, questa cosa
non andava bene!
- Così ho pensato di farti partire per un po', andrai a
vivere a casa di un poliziotto, un amico di un mio conoscente. Starai li
per un anno, fino a quando non si calmeranno le acque e, se ci
vorrà più tempo, resterai li fino a quando non ti
dirò che potrai ritornare-
Era un esilio bello e buono quello!
Ero tremendamente
preoccupato, come avrebbero fatto i ragazzi senza di me!?
- Direttore e
i ragazzi come faranno senza di me? - gli dissi preoccupato, non volevo
che non potessero più cantare o esibirsi per colpa mia....
- Oh non ti
preoccupare. Troveremo una soluzione, tanto quasi tutti sono impegnati
chi per dei ruoli nei Drama, chi per la propria carriera da solista... Non
ci saranno problemi per il gruppo -lo diceva con cosi tanta
tranquillità che sembrava non gli importasse di me.
- O-ok... e dove
dovrei andare a stare? In Giappone o in Cina? -gli dissi scherzando ma
il suo sguardo si fece alquanto divertito e questo mi preoccupò
e non poco.
- Oh
no molto più lontano... in Italia, a Napoli verrai affidato a
questo poliziotto e andrai a vivere con la sua famiglia -
- Cosa ? - dicemmo in coro io e Yoseob alquanto scandalizzati e contrariati
- Si avete capito bene, e
preparati perché partirai proprio oggi. Tra due ore.-
No ! No !
Non
potevo crederci.
Io dovevo andare in paese straniero, dall'altra parte del mondo a casa di uno sconosciuto? Ma siamo impazziti per caso?
Ma questo non fermò il presidente.
Infatti, nonostante le mille lamentele mie e di Yoseob, mi accompagnò al dormitorio e,
mentre riferiva la notizia agli altri del gruppo, io preparai le valigie per il viaggio.
Prima di uscire guardai un'ultima
volta la mia stanza , l'avrei rivista dopo un'anno.
Presi le mie
cose, salutai gli altri che stavano piangendo e mi abbracciavano, ma
quando dovetti salutare Yoseob piansi anch'io.
Dovermi allontanare da
quel mostriciattolo era una tristezza, mi feci coraggio, gli sorrisi e
gli dissi di stare tranquillo.
- Ci sentiremo tutti i giorni te lo
prometto! - gli dissi sorridendo e lui annuii sorridendo.
- Bene! Jun
partiamo oppure perderemo l'aereo. - il direttore non si era per niente
commosso, ero curioso di sapere se avesse anche lui almeno un cuore.
Annuii e mi avviai verso la macchina, sistemai i bagagli e mi sistemai
in macchina.
Decisi di ascoltare della musica per non pensare a nulla e la prima canzone che mi
uscii fu Shadow, una delle mie canzoni preferite del nostro gruppo.
Non
so perché mi piaceva, ma le parole mi entravano dentro e mi facevano riflettere su ogni cosa.
Ci avviammo verso l'aeroporto e, dopo un'ora di check in, dovevo
sembrare una persona comune, era quello che mi aveva detto il
direttore, salii sull'aereo e mi addormentai.
CLAUDIA'S POV
Erano le
tre e mezza e non vedevo l'ora che arrivasse mio padre.
Aveva detto che
aveva delle notizie importanti per me, chissà cosa aveva di così importante da dirmi.
Bussarono alla porta e cosi
andai ad aprire, era mio padre che mi guardava ridendo.
- Hey papy che
succede ? Perché ridi ? - ero infastidita dal fatto che mi stesse
ridendo in faccia.
- Niente solo che ho una sorpresa per te - e mi diede
una cartellina con dentro dei documenti, li guardavo sorpresa non sapendo
che fare.
- Forza leggili! -mi disse.
Li aprii e vidi che c'erano numerose foto di Junhyung, non capivo perché c'erano sue foto in
quella cartella.
- Papà mi dispiace, ti giuro ancora non riesco a
capire -lo guardai perplessa mentre cercavo di capire cosa potesse c'entrare il mio idol con mio padre e con me...
- Cavoli sei proprio stupida! Questo tizio
non è il cantante che tanto ti piace? -
- Cavoli si ma non
capisco perché hai delle sue foto.. - mi dava fastidio quando faceva i
giri di parole per dirmi qualcosa.
- Bene questo ragazzo verrà in
Italia e vivrà da noi per un annetto, non so per quale motivo... -
Stava scherzando? Dio, Junhyung in Italia? Ma soprattutto in casa
mia? Non potevo crederci.
Senza nemmeno accorgermene incominciai
ad urlare come una pazza e saltavo dalla gioia attorno a mio padre.
- Ahahah Claudia però quando lui sarà qui trattalo come
una persona comune! -
- Ohh certo, se ci riuscirò ahahaha! Dio
Junhyung sarà qui e quando?- chiesi ormai troppo eccitata
all'idea che l'avrei avuto per casa per trecentosessantacinque giorni.
- Beh so che è partito oggi
quindi penso che domani mattina sarà in questa casa... -
Stavo
ancora più male... fra un giorno il mio bias sarebbe stato in casa
mia, non potevo crederci...
Come promesso ecco a voi una revisione della storia ...
Purtroppo devo dirvi che aggiornerò molto in ritardo
perchè tra studio e altro ho poco tempo... in effetti ho anche
altre mie storie in corso che devo ancora scrivere
Se volete leggere altre mie storie basta andare sul mio profilo EFP: MusicHeart
Baci :*
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