Paris je t'aime

di Cecile Balandier
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Prese le sue mani e le domandò i suoi segreti
Le onde di vento portarono il frastuono dei motori e lei gli rispose col silenzio 
Seguirono le luci dei lampioni e l'odore delle alghe 
con una corsa nel petto e le risa nelle orecchie 
Si persero nella bellezza e nei colori della sera
Indaco e perle sulle macchie del fiume 
Si guardarono ardere
sospesi da terra 
senza toccare il cielo che correva cieco col vento
Le chiese di non dimenticare 
Lo giurò con un bacio che profuse di sé sulle belle labbra già schiuse 
Insieme a parole e note di vecchi vinili 
Notte di china
si spinse in lei in una stanza sudata
tappezzata di fiori disegnati da una penna consumata 
Lei bruciò di uno strappo e d'amore 
nella calma stanca della notte 
e l'odore fragrante dell'alba cantò 
ricordandole la promessa
La prima volta a Parigi 
Non dimenticare 
 




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