La storia di Ripper Roo
In una zona non ben precisa
di una
distesa d'acqua che non dobbiamo specificare, una nave stava navigando da ben due
giorni senza una vera e propria rotta. Questa nave era piena di malfattori:
bracconieri, insomma, che intendevano vendere animali catturati per
un abbondante quantità di soldi, introducendoli negli zoo dei paesi dove questi animali non si trovavano affatto. La loro nave era strutturata come
una prigione: nella stiva, erano presente un sacco di animali
provenienti da chissà dove, tenuti sotto sorveglianza
continua, e
ogni mattina si decideva la vittima sacrificale; infatti, un animale
per volta veniva giustiziato ogni volta, per incutere timore agli
animali ed impedire che si ribellassero. In particolare, un piccolo
canguro voleva tanto la libertà, e, giorno dopo giorno,
insieme al
padre, elaborò strategie e tattiche per scappare: ogni
giorno
mordicchiavano di quel tento che bastava le sbarre della cella, per
non rendere evidente che stessero cercando di romperle. Facevano poi
finta di essere stupidi, stando accasciati a terra come degli idioti,
per dare l'idea che non stavano progettando nulla, che si fossero
arresi al fatto che fossero dei semplici animali da quattro soldi,
che anche al mercato non sarebbero serviti per ottenere soldi, dato
che erano davvero poco interessanti; chi mai poteva immaginare che
due semplici canguri stessero progettando un piano così
geniale?
Nel frattempo, sull'isola
di Cortex:
Brio: “ Dottor
Cortex, mi dica, cosa
dovrei trovargli ora?” Cortex: “ Chiaramente un
altro animale.
Oh, ma che stupido da parte mia non specificar quale devi catturare!
Il punto... è che non lo so neanche io! Senti qui, da
qualche parte
c'è una nave di bracconieri, dove ci stanno un sacco di
animali. Tu
trova qualsiasi modo per abbatterla, poi vedi quali animali sono
sopravvissuti. A quel punto, non dovrai fare altro che portarmeli, e
ti giro che se torni senza neanche un animale... beh, sarai non solo
licenziato, ma ti attaccherò finché non uscirai
da questa isola!
Già mi hai molto deluso per aver preso quel koala, che
sembra tutto
tranne che intelligente. Ora vai, Brio, e buona fortuna. Non tornare
a mani vuote!”.
Tornando alla storia del
canguro:
La vera lama a doppio
taglio del
canguro fu il segnarsi i giorni prima della fuga. In verità,
essendo
un animale, si segnava semplicemente coi denti sul muro due sbarre,
per poi metterne una giorno per giorno. Le metteva sempre in un posto
nell'ombra, ma da qui iniziarono le difficoltà. Riuscire a
capire
quali aveva messo per prima era impossibile, e allora
cominciò a
scriverle una dopo l'altra. Anche nei posti dove c'era luce, anche
lì. Proprio quell'atto fu la sua rovina. Pochi giorni dopo,
si
svegliò senza il padre nella cella. Le sbarre erano di nuovo
a
posto, i suoi segni erano tuttavia spariti. Non era la stessa cella
di pochi giorni prima. Riuscì, tuttavia, da quella nuova a
intravedere la vecchia cella, riuscendo quindi a vedere uno
spettacolo terrificante: suo padre accasciato a terra, in fin di
vita. Urlò, andò a sbattere contro le sbarre
disperato, anche se
sapeva di non poter fare niente.
Pochi giorni dopo:
Il piccolo canguro stava
diventando
instabile. Non la smetteva di ridere e di saltellare. Dalla morte del
padre aveva riflettuto sempre di più sulla vita, e tanto
aveva
riflettuto che il suo cervello andò in tilt. Giorno dopo
giorno
veniva pestato per il troppo rumore che faceva, ma a lui non
importava: rideva, e il ridere era l'unica cosa che lo teneva in
vita. I bracconieri erano felici. Avevano trovato un qualcosa da
vendere, un qualcosa di interessante: un canguro completamente matto,
come gli umani nei manicomi. Ci avrebbero fatto un sacco di soldi,
tutti gli zoo sarebbero stati interessati a comprarlo, per mostrarlo
come difetto che accade poco negli animali, o almeno come i
bracconieri lo avrebbero descritto. Volevo far capire che non lo
avevano fatto diventare loro così, ma che ci fosse nato. In
questo
modo, tutti nel modo sarebbero diventati consapevoli che loro fossero
in verità scienziati che avevano trovato un animale con una
follia
pazzesca... peccato che, una notte, in quella nave tutti morirono,
tranne il canguro. Ma anziché dispiacersi, egli si mise a
ridere.
Isola di Cortex:
Corterx: “
Brio... sei un genio!
Cercare un animale del genere e perfetto! Pazzo ed imprevedibile! Me
ne potevi certo portare di più, non hai avuto un idea
così geniale.
Far esplodere una nave dall'interno... meno male che seri riuscito a
portarmi questa perla, senza morire annegato nel mare!”
Brio: “ Grazie
Cortex! Questo
esercito sarà potentissimo, un misto di forza ed
intelligenza!”
Cortex: “ O almeno, ciò che dovrebbe essere. Ed
ora, vai e cerca
altri animali, possibilmente più intelligenti. Anche se
ammetto che
avere un pazzo ed un koala davvero forte sono già buone basi
per un
esercito mutante... forse ti ho sottovalutato, Brio. Ma ora va, e non
deludermi!”.
Angolo autore: Terzo
appuntamento! Sta
volta trattiamo del canguro più pazzo della serie. Ho
cercato di
dare un motivo alla sua pazzia, e sacrificare l'idea di fare una
storia comica ( che con il personaggio non avrebbe stonato) per
qualcosa di più serio. Noi ci rivedremo con Pinstripe. Alla
prossima!
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