Strani atteggiamenti
Era costernato. Semplicemente costernato!
Due mesi senza vedersi, sentendosi a malapena e lui... lui lo ignorava.
Dopo aver praticamente deciso come e dove incontrarsi.
-Ma è scemo?- domandò, più a se stesso
che a Killer. Anche il Massacratore era piuttosto perplesso.
-Beh, sano sano non è... Però è
strano... ci hanno visti, non capisco perché ci stiano
evitando.-
-Oh, io non mi avvicino.-
-Ma neppure io.-
I due si guardarono in silenzio per due secondi, poi scrutarono
dall'altra parte dell'osteria, dove, in un angolo, Law e Penguin erano
seduti a capo chino. Sembravano in qualche modo sofferenti.
-Senti, non è che hai fatto qualche torto all'Allegro
Chirurgo?- domandò a bruciapelo Killer.
-Perché devo essere sempre io a fare torti???-
Il Massacratore non si degnò di rispondergli e
guardò Penguin, offeso dal suo comportamento.
Come richiamato dal suo sguardo, Penguin gli rivolse un'occhiata, per
poi distogliere il viso bruscamente.
-Eh no!- sbottò Killer alzandosi in piedi -Passi Trafalgar,
ma Penguin che fa il muso, no!-
Kidd lo guardò disgustato mentre si dirigeva a passo deciso,
e furioso, verso il tavolo dei due pirati Hearts, i quali parvero
irrigidirsi sempre più man mano che si avvicinava. Tutto
ciò rendeva la situazione surreale. Fra l'altro, passi Law,
ma non ricordava di aver mai visto o sentito Killer e Penguin litigare.
Anche quando il biondo era stato scortese, l'altro non si era mai
alterato, quindi perché?! Era davvero qualcosa che aveva
fatto lui?
Poteva essere qualunque cosa, visto che quel coglionazzo di Law sapeva
prendersela per le cose più inutili, peggio di una vecchia
bisbetica. Ruggì sommessamente e tracannò la
birra, prima di seguire l'esempio del suo vice.
-Oh, no, capitano, stanno arrivando!- gemette Penguin.
-Maledizione!-
Entrambi erano quasi blu per la tensione. Non avrebbero retto ancora
per molto.
-Se si avvicinano ancora, è finita!- esclamò
drammaticamente Penguin -Capitano, che facciamo?-
-Se lo sapessi, io e Kidd staremmo al piano di sopra!-
L'unica cosa da fare era fuggire, perché i due pirati non
sembravano proprio propensi alle parole. Beh, dopotutto era
comprensibile, visto il comportamento che avevano tenuto per quei
minuti. Ma d'altro canto, che potevano fare? Sinceramente, Penguin non
credeva di riuscire a guardare Killer in faccia (ok, nella maschera)
senza sputargli un polmone addosso. Law a Kidd gli avrebbe sputato
sopra tutti gli organi, invece. Che ne dicesse l'altro, il suo sogno
era stato il più esilarante. E poi il Massacratore aveva la
maschera, Penguin non doveva guardarlo direttamente sul brutto muso per
parlargli. Un po' di concentrazione e sarebbe sopravvissuto. Ma non
lui.
Non Trafalgar D. Water Law.
Lui Kidd doveva guardarlo in faccia, perché il Capitano
avrebbe preteso che lo facesse e poi sarebbe partita la solita sfida
dettata dalla loro rivalità e lui si sarebbe ostinato a
guardarlo e... e poi avrebbe riso. E si sarebbe arrapato.
Non era sicuro dell'ordine.
Quella notte era stata portatrice di sogni dall'alto contenuto comico
per i due Hearts, ma il prezzo da pagare era stato troppo alto, tanto
che, ed era raro che accadesse, erano titubanti al confronto con i
rispettivi compagni.
-Penguin... - iniziò Law serio.
-Dimmi, capitano.-
-Tutto sommato il tuo sogno è più innocuo del
mio, Killer ti perdonerà. Vai per primo.-
Tradotto: va per primo a morire, Penguin.
"Mi ha venduto!!" pensò quello sconvolto. Ma non poteva
neppure disobbedire all'ordine, maledizione!
-Sì, però... - esitò -Non credi sia
più innocuo il tuo? Dopotutto, Kidd non aveva la gonna nel
sogno. E non stava misurandoselo!-
Law s'indispettì.
Il Massacratore in gonna arcobaleno che giocava a chi ce l'aveva
più lungo con chiunque diavolo fosse non era NIENTE a
confronto col suo sogno: Kidd che andava a farsi la doccia in
asciugamano, cuffietta e babbucce rosa non aveva prezzo!!
Era più utopico dell'utopia, più unico dello One
Piece e, santo Roger, se lo avesse saputo, Kidd sarebbe stato
così squisitamente imbarazzato che lo Eustassya del sogno
sarebbe impallidito al confronto. Ma lui sarebbe stato troppo preso
dalle grasse risate sul pavimento e non si sarebbe goduto lo
spettacolo. E quella maledetta drag queen non gliene avrebbe dato per
ripicca.
No, doveva mantenere il sangue freddo e sganciare la bomba solo quando
il proprio cervello avrebbe digerito quella visione. Aveva bisogno di
tempo. Anche solo cinque minuti!
Inutile, con l'oggetto della sua visione onirica a poco
più di quattro metri non sarebbe riuscito a ritrovare il
proprio equilibrio interiore.
"Perdonami, Penguin." pensò fra sé tentando di
defilarsi.
Una mano robusta si strinse intorno al suo braccio.
Eustassya, ovviamente.
-Allora?! Che cazzo di problemi hai?-
Beccato.
Piano A fallito.
Piano B... lato B... lato B inguainato in un maledetto
morbido asciugamano rosa! Muscoli irrorati d'acqua, sex appeal diviso
fra l'estremamente alto e l'estremamente ridicolo.
No. Non poteva davvero farcela.
-Perdonami... Penguin.-
Il Chirurgo della Morte si circondò della sua Room e si
dileguò. Penguin avrebbe capito, Kidd no.
Infatti, Kidd non capì.
Né in quel momento, né quando Law per farsi
perdonare, almeno così scrisse, gli regalò un set
da doccia personalizzato.
Rosa.
Nota:
Questa cosa è nata da due miei sogni. Purtroppo non ho
sognato Killer e Kidd, ma, rispettivamente, mia zia (PERDONAMI ZIA!!!)
e il direttore della mia scuola di giapponese. E credetemi, la seconda
era esilarante. Specie perché non ha il sex appeal del
Capitano u.u Ma, mi sono detta, che farebbe Law se sognasse Kidd
così?
Lo sputtanerebbe a vita?
Ovvio.
Ma prima deve digerire lui la cosa.
Neppure io potevo vedere il mio direttore dopo il fatto o.o
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