Inverno Artificiale

di Piccola grande autrice
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Inverno Artificiale È una tortura quotidiana.Sentire di aver sbagliato,nel momento stesso in qui non si dovevano fare errori;non si può,purtroppo scappare da questo.Il nostro stupido subconscio,lo archivierá in qualche angolo della mente.Per i miei gusti,penso che i mesi di quest'anno così torrido durino troppo.Sono ormai tre settimane che cerco di costruirmi un inverno artificiale,in casa mia.Facevo così perché il caldo non mi era mai piacuto.Non amavo molto passare le serate con gli amici come facevo prima preferivo rinchiudersi in casa e pensare alla mia Joy.Per creare il mio inverno artificiale abbassavo più che potevo il riscaldamento,praticamente era spento:accendeva i tre ventilatori al massimo,compreso il grosso condizionatore spesso da ormai due anni alla parete,dopodichè mi rannicchiato sulla mia poltrona scozzese,accendevo una sigaretta e guardava la mia piccola Joy su una vecchia videocassetta,mentre era tutta contenta della sua prima volta sull'altalena;era così che finivo,tutte le volte le mie serate.Era una specie di cura.Dopo la sua scomparsa;il freddo era la sensazione che meglio rispecchiava il mio io interiore,non ci sarebbe stato nessun'altro a riscaldarmi l'anima.Essa si era,come spenta,dopo che mi ebbero tolto il mio unico sole in grado di farmi sentire,partecipe di qualcosa o almeno utile a qualcuno come Joy.




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