Souvenirs
La
giovane afferrò la medaglietta militare, stringendola nel
palmo della mano.
Un
sorriso malinconico le si dipinse sul volto mentre lo sguardo castano
vagò oltre la finestra aperta sul balcone, oltre il tramonto
di Shibuya forse arrivando dove poteva trovarsi lui in quel momento.
Dopotutto,
per Akane era meglio così.
Probabilmente
le cose sarebbero andate meglio se lui non era nei paraggi in quel
momento.
A
vedere le lacrime che le rigavano il volto, sentendosi rimproverare
da Shinya per la sua mancanza di autocontrollo, d'altronde era un
Ispettore.
Ma
dall'ultima volta non era riuscita a dimenticarlo e temeva mai ci
sarebbe riuscita.
Shinya
mise la mano in tasca, tirando fuori il portacipria con un sorriso.
Nonostante
fosse maturata molto, rimaneva la stessa ragazzina sbadata che aveva
conosciuto al suo primo incarico come nuovo Ispettore.
Si
rigirò l'oggetto tra le mani, era il caso di
riportaglielo?Probabilmente, manco se n'era ancora accorta.
“ Kogami”
un uomo tutto muscoli e tatuaggi raggiunse l'ultimo piano
dell'edificio distrutto in cui si trovava l'ex esecutore.
Lui
nascose di nuovo il portacipria in tasca.
“ Sì,
dimmi” gli rispose con la sua solita flemma impeccabile.
“ Noi
saremo pronti” affermò questo, accedendosi una
sigaretta.
Il
moro annuì, voltandosi verso il tramonto, cercando di guardare
oltre gli edifici taroccati, poteva intravedere Shibuya e forse anche
lei.
Poi
fece per toccarsi il collo in un gesto spontaneo.
Sorrise
di nuovo.
Erano
pari, almeno.
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