Speranza di libertà

di Flos Ignis
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Nickname EFP: Flos Ignis ; Nickname sul forum: Fiore di Cenere

Titolo: Speranza di libertà

Immagine: immagine 9

Fandom: Black Butler / Kuroshitsuji

Personaggi: Ciel Phantomhive, Finian

Note: Finian ha vissuto tutta la sua vita rinchiuso in una cella: guardando un'immagine di farfalle in volo, liberate da un barattolo, non ho potuto evitare di pensare che lui e tutti gli altri membri della famiglia Phantomhive, sia padrone che servitori, fossero proprio come loro. Le loro traumatiche esperienze li hanno trasformati in disadattati, che poco hanno a che spartire con il mondo 'fuori' dalla loro gabbia. Lo osservano, ma una barriera trasparente li separa da tutti gli altri: la loro gabbia è il loro passato.

Vedendo l'immagine che ha ispirato la mia flashfic, ho subito pensato alla speranza: la speranza che un giorno, tutti loro possano essere liberati dal dolore che hanno subito e che impedisce loro di guardare al futuro, rappresentato dal cielo sereno che veglia sui personaggi, a loro volta rappresentati dalle farfalle dai diversi colori.

Sono stati riuniti forse dal caso, forse dal destino… ma il motivo poco importa: ora sono una famiglia, ed è questa consapevolezza che potrà aiutarli a superare ogni ostacolo.

Sono troppo ottimista? Forse… ma la speranza è l'ultima a morire.

Flos Ignis






 

Speranza di libertà



 








-Presa!-

Finny esultò per aver catturato il suo obiettivo, ma forse aveva cantato vittoria troppo presto: il suo scatto era stato così repentino da fargli scavare un fossato che attraversava buona parte dei roseti che avrebbe dovuto potare quel pomeriggio.

-Sebastian-san si arrabbierà di nuovo con me...-

Sospirò, pronto a ricevere l'ennesimo rimprovero per aver utilizzato sconsideratamente la sua forza. Ma visto che il danno era ormai fatto, tanto valeva che si dedicasse a terminare ciò che l'aveva distratto dal suo lavoro: fece entrare la nuova arrivata della sua piccola collezione nel contenitore di vetro che aveva acquistato apposta per l'occasione.

Finny sorrise, felice come un bambino, vedendo quella strana famigliola che aveva riunito. Poi però si rattristò, chiedendo loro perdono: non avrebbe voluto costringerle in una teca, lui sapeva fin troppo bene cosa si provasse a venire rinchiusi.

-Finian, hai terminato il tuo lavoro?-

Il suo Padroncino avanzava verso di lui, e come ogni volta che lo vedeva, la felicità più genuina illuminava il suo volto infantile, e di riflesso il giovane Conte ammorbidiva lo sguardo: non tutti l'avrebbero notato, ma per Finny quella gentilezza nascosta era tutto ciò che contava.

-Siete arrivato al momento giusto! Guardate!-

Aprì la teca accanto a lui, osservando il volo delle farfalle che aveva a lungo cercato: vederle volteggiare sullo sfondo di un cielo così limpido era una gioia per gli occhi.

-Dunque, cosa avrei dovuto vedere di tanto interessante?-

Finny non se la prese, sapeva che il suo Padroncino non si sarebbe mai comportato come un bambino normale. Qualunque cosa lo avesse reso adulto a quella tenera età, doveva essere passato attraverso situazioni terribili e questo pensiero gli faceva male al cuore.

Ecco perché era così felice della sua presenza in quel momento: voleva mostrargli la via d'uscita a quel vortice di dolore che lo aveva fatto chiudere in se stesso.

-Avete notato, Bocchan*? Quelle farfalle erano come noi, messe insieme da qualcosa di più grande di loro, costrette in una trappola da cui potevano osservare il mondo esterno senza poterne fare parte.-

Ciel lo guardò con malcelata comprensione, e per compensare quell'attimo di debolezza raddrizzò le esili spalle. Finny trovò triste la distanza che si stava creando, perciò si affrettò a spiegare il motivo per cui l'aveva fatto: desiderava mostrargli speranza, la stessa che lui vedeva fiorire in quei giardini che erano diventati il suo mondo grazie al triste bambino dall'anima spezzata davanti a lui.

-Se loro hanno potuto liberarsi, anche noi un giorno potremmo volare via, liberi dalla prigione in cui ci hanno rinchiusi. Non crede anche lei, Bocchan?-

I due rimasero in silenzio a guardare cinque farfalle volare via, ognuna per la sua strada: una aveva le ali nere come la notte punteggiate di rosso, un'altra altrettanto nera ma dalle sfumature indaco; una aveva le ali cremisi come lingue di fiamme, l'altra verdi come le foglie; l'ultima era la preferita di Finny, perché era azzurra come il cielo che per anni aveva desiderato ammirare, chiuso nella sua cella.**




 

 

*Bocchan: credo che tutti lo sappiate, ma significa 'Padroncino'. Ho pensato fosse un'idea carina usare la parola giapponese nei discorsi diretti, spero che siate d'accordo con me!

**Ogni colore utilizzato per le farfalle è stato scelto appositamente, pensando ai componenti della famiglia:

-nera e rossa: Sebastian

-nera e indaco: Ciel

-rosso cremisi: Meirin

-verdi: Finian

-azzurri: Bard





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