Memorie Materne

di Inchiostro Virile
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Dormiva,
gli ultimi brandelli di sogni
confusi con i sensi ormai destri.
Il profumo dell’ultima pioggia
confuso con quello della pelle.
Il grande letto in parte sfatto,
la vestaglia irosamente gettata per terra.
Sola, aspettava…
La mano correva sul cuscino intatto
mentre la paura la beffeggiava dalla finestra.
Poi un passo leggero,
e senza nemmeno guardarla,
deponeva i vestiti lì accanto
e si allungava al suo fianco.
Il torrente di lacrime prima contenuto
ora scendeva violento
ed il corpo sottile tremava…
Rabbia, timore, ma soprattutto amore
per quell’uomo che dormiva con lei…
Aveva chiuso gli occhi per un attimo
e riaprendoli l’aveva visto fumare nervosamente
in piedi, contro la finestra.
Quel loro non voler parlare,
non voler essere il primo
e adesso erano lì, frementi,
più che nello spasimo d’amore.
Poi lui le siede accanto, incerto,
le prende le mani e se le poggia sul viso,
gliele bacia, se la stringe al petto,
timoroso di perderla,
le chiede perdono
e lei gli si abbandona…
Dormivano
Gli ultimi brandelli di sogni
confusi coi sensi ormai destri.
Il profumo dell’ultima pioggia
confuso con quello della pelle.
Sul grande letto sfatto
Due corpi abbracciati




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