The
perfect present
<<
Non sbirciare >>
Kankuro
vagava per le strade di Suna con una benda sugli occhi guidato da
Sumire che lo teneva per mano tirandolo in modo un po' infantile da
almeno mezz'ora buona.
Stava
cominciando a stancarsi.
*
Era
veramente difficile trovare un regalo di compleanno per il
marionettista. Insomma qualunque cosa volesse o gli servisse, o ce
l'aveva o poteva costruirla.
Delle
marionette? Ovviamente no.
Dei
strumenti? La sua cassetta degli attrezzi era dotata di oggetti
sconosciuti persino dagli abitanti del paese degli artigiani.
Degli
abiti? Si, iniziamo a comportarci come una nonnina...
Del
legno? Ma la sua camera ne era stracolma!
Aspetta.
Legno, legno... trovato!
*
<<
Si può sapere dove stiamo andando? >>
<<
No >>
Kankuro
sospirò.
La
ragazza si era comportata in modo strano per tutto il mese e lui,
come al solito, le aveva dato corda.
Si
era limitato a fare qualche domanda ma le risposte erano così
evasive da risultare disarmanti.
<<
Siamo arrivati? >>
<<
No >>
<<
Ma quanto ci vuole? >>
<<
Uffa non fare il bambino... e non sbirciare! >>
Dopo
qualche altro minuto finalmente la ragazza si fermò e lui avvertì
l'aria più fresca e una piacevole brezza.
<<
Eccoci >> disse allegra.
<<
Posso togliermi la benda? >>
<<
Hai >>
Kankuro
si tolse il pezzo di stoffa dal vico e si ritrovò davanti ad un
magazzino anonimo e piuttosto piccolo.
Si
voltò verso la ragazza che aveva stampata in faccia un'espressione
raggiante.
<<
Mh... che cosa sarebbe? >>
<<
Su forza entra >>
L'interno
del magazzino era più grande di quanto pensasse ed era pieno zeppo
di piante e fiori, alcuni piuttosto rari.
<<
Sorpresa! >>
Kankuro
si guardò intorno toccando dei petali di genziana con aria sempre
più stupefatta.
<<
Che cos'è questo posto? >>
<<
La tua serra >>
Il
ragazzo la guardò ancora una volta inebetito e confuso.
Sumire
decise di dargli una spiegazione.
<<
Ti ci vuole sempre un sacco di tempo per andare alla serra principale
e per quella piccola ci vogliono sempre i permessi. Tu detesti
compilare scartoffie. In questo modo invece non dovrai compilare
nessun modulo e farai prima. E' più vicina al palazzo ed è solo tua
>>
<<
Come hai fatto ad avere le chiavi? >>
<<
Oh... una piccola scommessa con tuo fratello... >>
Kankuro
la guardò severo.
<<
Sumyyy >> disse a mo di rimprovero.
Anche
se non ne conosceva i dettagli sapeva che la ragazza ed il fratello
avevano un rapporto “particolare”.
<<
Che c'è? Il prezzo non era alto e il Kazekage mi ha dato i permessi
per la coltivazione.
Per
le piante invece mi sono fatta aiutare da Matsuri: per quelle più
comuni abbiamo usato l'arte del legno mentre per quelle più rare le
ho portate da Tsuki >>
Ci
fu un momento di silenzio.
<<
Allora ti piace? >> domandò cominciando a pensare di aver
commesso un grosso errore.
<<
Sei stata una pazza a fare tutto questo lavoro >> disse Kankuro
con aria neutra.
Sumire
abbassò lo sguardo con aria corrucciata, ma poi il ragazzo la
abbracciò dandole un lungo e dolce bacio sulle labbra e si ritrovò
ad arrossire.
<<
E' davvero un bellissimo regalo. Arigatou >>
***
Angolo
dell'autrice.
Dedicata ad un personaggio che
adoro.
Lo
so, lo so c'è carenza di scenette "comique" in questa shot (cosa
innaturale quando c'è Sumire nei paraggi). Ma visto quello che sta
succedendo in "omeostasi" ho pensato di concedere ai due piccioncini un
po' di dolcezza, anche se preciso che le due storie non sono collegate. (Poi non è così tanto smieleta come fic... no?)
Spero
di aver fatto un lavoro carino. Grazie a tutti.
Violetta_
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