desideri piccolo lord efp
Eccomi
tornata nuovamente alla carica per un occasione specialissima: é il
compleanno
della mia Pulce: Tanti auguroni
Ginny
W.
100 di questi giorni sorellina!
Non starò a dire quanto
importante tu sia per me e per annaly, penso tu ormai lo sappia
benissimo! Ti lascio con la speranza che questo piccolo pensierino ti
faccia piacere.
Sono felicissima di averti conosciuto.
Ancora
auguri!
Come sempre Grazie mille ad Annaly per l'aiuto. Sarei
morta senza di te!
Auguroni
da parte di Annaly:
Al
mio cucciolo, con tanti auguri di buon compleanno e ricorda che ti
adoro.
DESIDERI
DI UN PICCOLO LORD
MAKE
A WISH
-Tutto
bene, Draco?-
Due
iridi argentee si alzarono sorprese, rispecchiandosi in quelle
gemelle del padre che, scrutandolo, cercava di capire cosa stesse
combinando suo figlio da coinvolgerlo tanto.
Una
luce birichina animò lo sguardo del piccolo Malfoy mentre, con
innata disinvoltura, nascondeva alla vista del padre il suo piccolo
tesoro.
-Certo
padre. Mi stavo esercitando a scrivere- esclamò, con fare
orgoglioso, mostrandogli un foglio di pergamena in cui facevano bella
mostra svariati nomi di ingredienti, in una calligrafia sottile e
confusionaria e Lucius Malfoy annuì impercettibilmente, guardando
suo figlio illuminarsi al suo cenno.
Era
veramente fiero di lui. Un vero Malfoy: testardo, orgoglioso,
caparbio, astuto, viziato, intelligente, consapevole di ciò che
significava essere un Malfoy e possessivo verso ciò che riteneva
inconfutabilmente suo. A
soli cinque anni, Draco era la sua perfetta fotocopia.
Quando
il genitore lasciò la stanza, Draco attese ancora qualche secondo
prima di tirare fuori il piccolo foglio di pergamena che aveva
gelosamente nascosto alla vista del padre.
Come
un qualsiasi bambino di una delle famiglie di purosangue più
rinomate e prestigiose dell'intero mondo magico, Draco era un bambino
viziato. Estremamente viziato. Ma tanto, tanto, viziato: ciò che
voleva lo otteneva… sempre!
Bastava
che dicesse semplicemente: ”lo voglio”, che suo padre o sua
madre, con un solo movimento del capo, gli facevano avere tutto ciò
che desiderava.
Tutto...
o quasi. Ci sono cose che neanche un Malfoy può permettersi di
comprare; alla domanda: “Mamma posso avere Harry Potter per il mio
compleanno?” posta a cena quella stessa sera, con il fare innocente
tipico della sua età, Lucius Malfoy cominciò a tossire
convulsamente guardando suo figlio con un'espressione indecifrabile.
-Posso
papà, vero?-
Il
piccolo si rivolse al genitore con uno sguardo determinato,
chiaramente convinto che voler avere Harry Potter fosse come chiedere
di avere il manico di scopa più nuovo sul mercato.
-Tesoro...-
si intromise Narcissa Malfoy bloccando il più che evidente rifiuto
categorico del marito, - non puoi avere Harry Potter. Lui è un
bambino come te, non è un lecca - lecca al sangue - cercò di fargli
capire, accarezzandogli lievemente il viso.
-Non
capisco- disse guardando sua madre con occhi confusi, -tu hai papà.
Perché io non posso avere Harry Potter?- Era dalla nascita che
sentiva parlare di questo Harry Potter; era quasi un qualcosa di
proibito, che ormai lui doveva avere a tutti i costi.
La
madre sorrise davanti all'innocenza del figlio, ammonendo invece il
marito che aveva preso a tossire, neanche avesse appena inghiottito
uno snaso urticante.
-Draco,
amore...- iniziò, non sapendo bene quali parole usare, per farglielo
capire -facciamo una cosa, vuoi? Perché non aspetti di diventare
grande e conoscerlo? Magari non lo vorrai più; forse non ti sarà
simpatico...- tentò di convincerlo, ma allo sguardo scettico del
figlio proseguì sospirando: -Ti ricordi la mini scopa volante che ti
abbiamo regalato a natale? Ti ricordi anche che fine ha fatto?-
Il
bimbo aggrottò le piccole sopracciglia corrucciando lievemente la
fronte e incrociando le braccia al petto.
-...
sostituita poco dopo dal modello successivo e lasciata completamente
dimenticata da una parte, nonostante prima la volessi così tanto.
Hai capito cosa voglio dire, Draco?-
Il
piccolo si prese alcuni secondi di tempo per riflettere sulle parole
della madre: -Si madre. Ma di Harry Potter c'è n’è uno- continuò
caparbio, -non c'è un modello successivo- borbottò mettendo su il
broncio.
Narcissa
rise, nonostante tutto, scompigliando amabilmente i capelli
biondissimi del figlio così uguali a quelli del marito, se non
addirittura più chiari.
-Tesoro,
fidati, tra un po' te ne dimenticherai preso da chissà quale nuova
cosa...-
-No!
Io voglio Harry Potter. Voglio Potter! Perché non posso averlo?
Papà?- si rivolse supplicante verso il genitore, mostrando una
caparbietà e determinatezza degne del grande Lucius.
-Draco...-
sospirò l'uomo, fissando la fotocopia di se stesso, dritto in quello
sguardo risoluto.
-Ti
prometto che non vorrò sostituirlo con nessun altro...- pigolò.
Che
male poteva fare in fondo?
-D'accordo.
Ma ad una condizione!- mise in chiaro vedendo il volto del piccolo
illuminarsi a quelle parole.
-Devi
prima riuscire a diventare suo amico. Accetti Draco?-
A
quelle parole il suo volto divenne la maschera della felicità: -
Accetto papà. Te lo prometto, ci riuscirò e tu sarai orgoglioso di
me!- promise, per poi scappare via dalla sala sotto lo sguardo
divertito della madre e quello ormai rassegnato del padre. L'unica
nota positiva era che Draco, molto probabilmente, si sarebbe
dimenticato della sua nuova ossessione molto presto.
O
almeno, questo era quello che speravano.
Ed
ora Draco era lì, a fissare concentrato il foglio di pergamena che
aveva davanti agli occhi: sua madre gli aveva detto che molto
probabilmente se ne sarebbe ben presto dimenticato, accantonando
l'idea di avere Harry Potter tutto per se e allora lui avrebbe fatto
in modo che ciò non accadesse… mai.
Dopo
diversi minuti si alzò dalla scrivania su cui era stato chino tutto
preso dal suo lavoro e posando la piuma osservò la pergamena,
finalmente soddisfatto del suo operato. Con una piccola ed infantile
calligrafia facevano mostra di se tutte le cose che voleva e che
ancora gli mancavano: vari giochi magici in voga tra i bambini del
suo rango, una sorellina, finire a serpeverde, un animale degno di un
Malfoy, diventare il più bravo cercatore del mondo, avere tanti
amici e, infine, lasciato per ultimo, la scritta: “HARRY POTTER (
PER IL MIO COMPLEANNO)” come degna conclusione della lista dei
desideri di un piccolo lord come lui.
Non
si sarebbe dimenticato di Harry Potter! Mai.
L'aveva
promesso. E un Malfoy mantiene sempre la parola data.
Allora
che ne pensate? Mi merito qualche commentino da parte vostra o no? ^^
Ancora
tanti auguroni a Ginny, e fatemi sapere.
Farete
contenti sia me che la festeggiata.
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