MM: Missing Moments

di __aris__
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Prompt: brotp Erik e il Persiano, "solo ora che si trovava in punto di morte, si rendeva conto che l'unico vero amico che avesse mai avuto era lui, che gli stava accanto".

 
Let it end, 222 parole
 



Aveva smesso di dirgli di non tornare, che preferiva morie da solo, solo perché non aveva più la forza di ripeterlo ad alta voce.
Ogni giorno alle undici precise sentiva scattare una delle serrature che conducevano alla Dimora e si limitava a sospirare per l’ostinazione di Nadir che continuava a portargli cibo, brandy e laudano. Ma era tutto inutile: il cibo gli riempiva lo stomaco, il laudano e il brandy attenuavano il dolore per qualche ora ma allungavano anche la sua agonia. Per questo avrebbe preferito che smettesse. Avrebbe preferito che lo lasciasse morire e tornasse solo dopo, per disporre delle sue spoglie, ma non aveva più la forza di dirglielo e Nadir era un uomo estremamente testardo.
Lo lasciava che Nadir entrasse da Rue Scriabe, che scendesse oltre l’ultimo dei sottopalchi, che affrontasse il lago e la Sirena e che arrivasse alla Dimora. Lì si sarebbe seduto accanto al letto e sarebbe rimasto in silenzio fino a quando non fosse giunta l’ora di tornare a casa. Allora Nadir si alzava, si rimetteva la bombetta in testa e gli diceva “A domani vecchio amico.”
Erik lo guardava per un attimo. Forse non ci sarebbe stato un domani per lui, lo sapevano entrambi, e forse sarebbe stato meglio così. “Addio amico.” sussurrava prima di rigirare la testa e tornare a guardare il soffitto. 
 




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