DARK SOULS - LE AVVENTURE DI BANDITO

di lclementi2
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Lassù, in una valle senza nome, un uomo valoroso sta per combattere una battaglia epica contro il nemico....... 'Assaggia la mia ascia, bastardo!…..Ha ha ha ha!' 'Veramente siamo in tre contro uno, pirla!…..' 'Ah!' '….quindi se permetti, ti facciamo assaggiare la nostra, di ascia. Ragazzi addosso!' 'Noo, la vostra noooo! Aiutooo!' .....Eccolo, Bandito e la sua solita figura di merda! Ehm.., ci troviamo anche oggi in questa deliziosa valle di lacrime, che gira intorno al Santuario e, da come avrete potuto intuire,.chi vi sta parlando è Bandito in carne ed ossa, almeno per ora, e quanto avete udito sopra è un po' la giornata tipo della mia tranquilla vacanza qui. Tutto questo, mentre la guida in console, come spesso capita, ha avuto l'ennesimo attacco di dissenteria e anche oggi non può essere della battaglia. La giornata di oggi, in particolare, mi vede protagonista anche nel mondo degli affari; infatti il primo incontro è con quel poveretto armato che avevo precedentemente colpito con l'ascia. Lo sventurato, dopo un iniziale atteggiamento ostile, mi propone un patto con il suo gruppo assicurativo ed io, inizialmente interessato, accetto e sto per iniziare le contrattazioni, quando un messaggio divino mi segnala che avevo in corso un patto con un altro gruppo. A quel punto rispondo al buon uomo di parlare direttamente con la mia banca per eventuali chiarimenti in proposito. Nel frattempo proseguo la mia avventura puntando diretto verso la sacra scala, e per farlo devo ahimè passare dalla benedetta piscina termale, da cui poi imboccare una stretta stradina secondaria. La cosa importante di quella stradina è di tenersi il più possibile a destra, questo perché se provi a spostarti un po' a sinistra, finisci dritto incontro al burrone. Come faccio a saperlo? Beh, ho misurato più volte personalmente la profondità di quel burrone….e ne ho dedotto che è PROFONDO e parecchio!. Ad ogni modo, la mia corsa prosegue spedita e, dopo aver schivato uno scheletro e dribblato alcune bare nel cimitero, proprio come avrebbe fatto Alberto Tomba con i paletti durante una delle sue discese, scorgo finalmente una scala e mi accingo a salire, o meglio mi accingerei, se non mi accorgessi di essere già morto e con di fianco uno scheletro che ridacchia allegramente. Così, appena ripreso il gioco, ci riprovo e ripercorrendo sempre la medesima strada, mi ritrovo ancora ai piedi della sacra scala. Stavolta riesco a salire e fare di corsa le due rampe, con dietro quei mucchietti di ossa che mi inseguono inferociti. Purtroppo, preso dal troppo panico, prendo per errore una via a destra e finisco nuovamente nel burrone; poi in altri due o tre successivi tentativi prendo la via a sinistra che dà su un tempio, e correndo, non so come, cado di sotto e finisco nella benedetta piscina termale, ma stavolta con uno o due scheletri alle calcagna, finiti anche loro in piscina. All'ultimo tentativo, raggiungo velocissimo la scala, ma stavolta, prima ancora di iniziare a salirla, mi ritrovo tre scheletri ad aspettarmi proprio davanti al primo gradino, e appena mi vedono, iniziamo a riempirmi di sonore mazzate. Non ricordo nulla di ciò che è successo dopo….a parte la solita scritta 'SEI MORTO'. Mortacci loro!…Sia lodato il sole




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