As always

di Giandra
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As always

 
“Non fare niente di avventato, o di stupido.”
“Se pianifico di fare qualcosa di stupido, te lo mando a dire.”
“E avventato.”
“Su quello non ti assicuro niente.”
“In parte, sono sinonimi.”
Guren si voltò verso il compagno dai capelli argentei e roteò gli occhi, scocciato.
“Ti dico solo di essere prudente.” si giustificò quello.
“E quando non lo sono?”
Shinya indossò la sua solita faccia di bronzo e replicò: “Sempre.”
“Vai a dormire, Shinya. Lasciami fare ciò che so fare meglio.”
 
Quando l’uomo tornò, con i vestiti bruciacchiati e la pelle macchiata da polvere e sangue, Shinya inspirò forte prima di fargli qualsiasi tipo di ramanzina: non era suo padre, non era suo fratello, non era... non era il suo ragazzo. Non lo era.
“È andata bene?”
“Come sempre.”
Sorrise. Guardò l’uomo che amava rivolgergli uno sguardo beffardo, saturo della sua tipica arroganza, e congedarlo con una pacca sulla spalla. Shinya si voltò e lo osservò andare via, mentre un po' di malinconia si faceva strada nel suo petto. “Giusto” disse, “come sempre.”








 




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